Il TÜV Report si conferma come una delle fonti più autorevoli sull’affidabilità dei veicoli, raccogliendo e analizzando i risultati di oltre 10 milioni di revisioni annuali effettuate in Germania. Questo report, pubblicato dal TÜV Verband, offre una panoramica completa sulle prestazioni dei veicoli nuovi e usati, mettendo in luce sia le eccellenze sia le criticità che gli automobilisti devono considerare.
Per chiunque sia interessato all’acquisto di un’auto, il TÜV Report rappresenta uno strumento molto importante per orientarsi tra i modelli più affidabili e quelli più problematici. Ma non si limita a classifiche: questo studio rivela anche le sfide tecniche affrontate dai produttori, specialmente nell’era dell’elettrificazione.
In questo articolo esploreremo i temi chiave del rapporto: dai modelli più affidabili alle problematiche specifiche dei veicoli elettrici, passando per l’importanza della manutenzione regolare e i difetti più comuni riscontrati durante le ispezioni. Scopriremo, inoltre, come fattori come la piattaforma costruttiva e le condizioni regionali influenzino l’affidabilità delle auto.
Il TÜV Report 2025 assegna il prestigioso Golden Sticker alla Honda Jazz, che si conferma l’auto più affidabile con appena il 2,4% di difetti significativi riscontrati alla prima revisione tecnica. Questo risultato eccezionale, ottenuto con una media di 28.000 km percorsi, dimostra che anche le city car possono raggiungere standard di qualità altissimi.
Seguono nella classifica altri modelli di punta: la Volkswagen Golf Sportsvan, seconda con il 2,5%, e un ex aequo per il terzo posto tra l’Audi Q2 e la Porsche 911 Carrera, entrambe con una percentuale di difetti del 2,6%. Degna di nota anche la performance della Mitsubishi ASX, che chiude la top cinque con il 2,7%, confermando che anche un crossover di fascia economica può essere sinonimo di affidabilità.
Se la Porsche 911 Carrera eccelle nella classifica generale, il suo primato è ancora più evidente nel lungo termine. La sportiva tedesca mantiene il primo posto in tutte le categorie di anzianità superiore ai cinque anni, dimostrando come un design robusto e una qualità costruttiva di alto livello possano garantire affidabilità anche su lunghe percorrenze.
D’altro canto, la Tesla Model 3 si posiziona all’ultimo posto con un tasso di difetti significativi del 14,2%, seguita dalla Ford Mondeo (13,2%) e dalla Skoda Scala (11,8%). Questi numeri riflettono problematiche legate alla qualità costruttiva e alla mancanza di una manutenzione strutturata, specialmente per i veicoli elettrici che richiedono approcci di assistenza diversi rispetto ai modelli tradizionali.
Le differenze di affidabilità tra i vari modelli possono essere attribuite a numerosi fattori, tra cui la qualità dei materiali, il livello di innovazione tecnologica e le politiche di manutenzione preventiva adottate dai costruttori.
L’analisi del TÜV Report 2025 mette in evidenza una netta divisione tra i veicoli elettrici progettati su piattaforme tradizionali a combustione interna e quelli costruiti su piattaforme dedicate. Modelli come la Volkswagen e-Golf e la Mini Cooper SE, basate su pianali ICE adattati, si distinguono per la loro affidabilità superiore: il tasso di difetti gravi è rispettivamente del 3,4% e del 4,4%.
In confronto, veicoli come la Tesla Model 3 e la Renault Zoe – sviluppati specificamente per l’elettrico – presentano tassi di difetti significativamente più alti, con il 14,2% e l’8,9% di problemi gravi durante le prime revisioni tecniche.
Le piattaforme termiche offrono un vantaggio chiave: componenti come telaio, sospensioni e freni sono stati affinati per decenni, garantendo una maggiore resistenza e robustezza. Questo si traduce in un’affidabilità più alta anche per i modelli elettrici che sfruttano queste piattaforme.
Invece, le piattaforme dedicate soffrono spesso di problematiche strutturali legate al peso delle batterie, che esercitano un carico maggiore su sospensioni e assali, come dimostrano i dati relativi alla Tesla Model 3.
Il peso elevato delle batterie rimane uno dei principali fattori che influiscono negativamente sull’affidabilità meccanica dei veicoli elettrici. Problemi a sospensioni e telaio si verificano più frequentemente nei veicoli con piattaforme dedicate, come confermato dai tassi di difetti significativi della berlina di Tesla (3% per i problemi al telaio) e della Zoe (0,3%). In confronto, la e-Golf non ha presentato alcun problema di questo tipo durante la revisione.
Un altro elemento critico è la manutenzione. Mentre si tende a credere che i veicoli elettrici richiedano meno interventi rispetto ai modelli a combustione, il rapporto TÜV sottolinea che questa affermazione è vera solo per il powertrain.
Altri componenti, come il telaio e i sistemi di illuminazione, richiedono manutenzione regolare. Tesla, ad esempio, è stata criticata per l’assenza di un programma di manutenzione strutturato, e la Model 3 ha registrato un tasso del 4,3% di difetti nei fari già alla prima revisione, contro lo 0,5% della VW e-Golf.
I risultati del TÜV Report 2025 evidenziano che il miglioramento dell’affidabilità dei veicoli elettrici passa attraverso l’ottimizzazione delle piattaforme dedicate e l’implementazione di strategie di manutenzione adeguate.
La manutenzione preventiva non è solo una questione di risparmio economico, ma anche di sicurezza. Controlli regolari possono identificare problemi come luci non funzionanti o freni usurati, che rappresentano i difetti più comuni rilevati durante le revisioni tecniche.
I fari, una luce nell’ombra
I problemi di illuminazione continuano a rappresentare una delle principali debolezze dei veicoli, come conferma il TÜV Report 2025. Gli anabbaglianti difettosi sono tra i difetti più comuni rilevati durante le revisioni, colpendo il 1,5% dei veicoli fino a tre anni e il 6,1% di quelli con oltre 11 anni.
Tuttavia, rispetto al 2016, quando la percentuale per i veicoli più vecchi raggiungeva il 24,9%, si osserva un netto miglioramento, grazie soprattutto all’adozione di tecnologie come i fari LED e i sistemi di diagnosi di bordo.
Le innovazioni tecnologiche hanno permesso di ridurre drasticamente i problemi di visibilità. I fari a LED, con una durata più lunga e una maggiore efficienza luminosa, hanno contribuito significativamente al miglioramento generale. Inoltre, i sistemi di diagnosi integrati rilevano tempestivamente i guasti, consentendo interventi più rapidi e mirati.
Un altro fattore critico è la corretta regolazione dei fari. Una messa a punto inadeguata non solo compromette la visibilità ma aumenta il rischio di incidenti. Gli esperti del TÜV sottolineano l’importanza di riparare immediatamente le luci difettose, evitando di attendere fino al controllo tecnico periodico.
Nonostante i progressi, i costi di riparazione dei fari LED rimangono una sfida. Essendo spesso progettati per la sostituzione completa anziché per la riparazione, rappresentano un onere economico maggiore per i proprietari. Il progresso tecnologico continuerà a essere un fattore determinante per migliorare ulteriormente l’affidabilità e la sicurezza.
Il nuovo report offre un’analisi approfondita delle differenze regionali nell’affidabilità dei veicoli in Germania, basandosi sui risultati delle ispezioni tecniche. La Sassonia si distingue ancora una volta come la regione con i veicoli più affidabili, registrando un tasso di difetti gravi del 16,4%, seguita dalla Baviera con il 17,6% e dal Baden-Württemberg con il 19,5%. In netto contrasto, Amburgo chiude la classifica con una percentuale di difetti del 25,4%, nonostante un lieve miglioramento rispetto all’anno precedente.
Le disparità tra le regioni possono essere attribuite a diversi fattori. In Sassonia, le migliori performance sono spesso associate a condizioni stradali favorevoli e a una tradizione consolidata di manutenzione regolare, supportata da officine ben attrezzate. Al contrario, ad Amburgo, il traffico intenso e le condizioni climatiche umide possono contribuire all’usura accelerata dei veicoli, incidendo negativamente sui tassi di affidabilità.
Nonostante le difficoltà, il report evidenzia che in tutte le regioni si sta verificando un progressivo miglioramento nella manutenzione dei veicoli. Questo è il risultato delle campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale e della crescente adozione di tecnologie di diagnosi preventiva, che consentono di identificare e risolvere i problemi prima che si aggravino.