Horacio Pagani, per chi non l’avesse conosciuto, è il genio estroverso che gravita dietro la Pagani Automobili. Huayra e Zonda sono sue creazioni, nate dopo un lungo periodo di lavoro alla Lamborghini. Pagani, italiano con radici in Argentina, era grande sostenitore del 5 volte campione mondiale Juan Manuel Fangio, al quale dedico la prima auto prodotta dalla sua azienda.
Pagani ad oggi ha una grande collezione di automobili, a cominciare da diverse Porsche, inclusa una velocissima 918 Hybrid Shappire Blue ed una Carrera GT. All’alba del debutto al Salone di Ginevra 2017 della Huayra Roadster (qui l’articolo), il patron di Pagani Automobili ha deciso di regalarsi una Ferrari F12 TDF: prodotta in soli 799 esemplari, è una vettura presentata nel 2015 ispirata alla 250 GT Berlinetta che, per l’appunto,vinse il Tour De France (TDF) nella sua edizione riservata alle vetture da corsa.
Per questo, l’idea a Maranello era di produrla nel giallo che ricorda la maglia della vittoria, ma evidentemente Horacio Pagani aveva un’altra idea. La sua Ferrari F12 TDF mescola i colori dell’Italia che va veloce, dal rosso Ferrari al bianco perlaceo, con richiami in carbonio e raffinati cerchi a cinque razze sdoppiate con doratura a contrasto.
Di quest’auto sono stati appunto prodotti solamente 799 esemplari, cifra spaventosamente vicina ai 780CV erogati dal V12 da 6,2 litri derivato dalla F12 Berlinetta che però, di cavalli, ne ha 741. Oltre a questo la scheda tecnica della F12 TDF di Horacio Pagani parla di pesi ridotti di circa 110Kg, per uno 0 a 100Km/h in 2,9 secondi. Servono invece 7,9 secondi per raggiungere i 200Km/h, prima di sbattere sul limitatore della velocità fissato ai 340Km/h. D’altronde, per una vettura con una potenza specifica di 125CV/l, c’è ben poco da lasciare all’immaginazione.
Rispetta i più grandi scrive Pagani in merito al suo nuovo acquisto, il primo con lo stemma del Cavallino Rampante ad entrare nel suo lussuoso garage.