Con il facelift di i40, che abbiamo avuto l’occasione di prova su strada, Hyundai si avvicina ancora di più al gusto ed alle esigenze degli automobilisti europei. Del resto, tra Germania (sede della filiale del Vecchio Continente, Centro Stile e Centro Prove), Repubblica Ceca e Turchia (stabilimenti), il costruttore coreano ha creato una triangolazione vincente che sta facendo aumentare le vendite: quasi il 9% in più in Italia a fine 2014.
Con Hyundai i40 wagon, i coreani corteggiano i clienti aziendali il cui peso sta aumentando considerevolmente (ormai un quarto del mercato viene garantito dal noleggio), tanto che è stata messa a punto una specifica versione business. Finora venduta in oltre 100.000 esemplari, i40 è una auto moderna di segmento D “ideata e sviluppata in Europa e testata a fondo nel 2014 presso il nuovo Centro Prove Hyundai del Nürburgring”.
Esteticamente è stata aggiornata la griglia frontale, sono stati adottati nuovi gruppi ottici e fari bi-xenon con fendinebbia a LED (derivati dall’ammiraglia Genesis) e sono stati montati nuovi cerchi in lega. L’obiettivo è quello di rendere più distintive le linee, che la matita tedesca di Peter Shreyer (inizialmente ingaggiato da Kia e da tempo promosso a responsabile del design gruppo) ha già reso più emozionale negli ultimi anni grazie alla filosofia “fluid sculpture”. Tanto che, spiega il managing director della filiale nazionale, Andrea Crespi, il design è la prima motivazione di acquisto.
Il maquillage non è solo esterno, perché ci sono novità anche dentro l’abitacolo, ma, soprattutto, sotto il cofano. Dove i tre motori della gamma sono Euro 6: le unità benzina e diesel, assicura Hyundai, sono state “significativamente migliorate”. Nel caso del propulsore più generoso da 1.7 litri CRDi c’è anche un incremento della potenza: da 136 a 141 cavalli (4,7 l/100 km il consumo nel ciclo misto nella versione più efficiente, cioè con Idle Stop & Go)). Il benzina è l’1.6 litri GDI da 135 cavalli (fino a 6,1 l/100 km con cerchi da 16”) e l’altro diesel da 1700 cc, il più efficiente della compagnia, ha 115 cavalli con una percorrenza dichiarata di quasi 23,8 chilometri per litro con ISG e cerchi da 16 pollici. Abbinato al motore più potente, diventa disponibile la trasmissione a sette rapporti a doppia frizione DCT.
Nel pacchetto per aumentare l’efficienza – Hyundai parla di consumi limati fino al 17% ed emissioni abbassate fino al 20% rispetto alle precedenti versioni – oltre all’ISG sono compresi il dispositivo di gestione dell’alternatore (AMS) e la griglia frontale con “active air flap” per migliorare l’aerodinamica ottimizzando i flussi d’aria. Il listino parte da 26.650 euro.
AL VOLANTE
Hyundai i40 è sempre più ambiziosa, come rivela il design sempre più raffinato, e corteggia con grande determinazione anche la clientela più esigente. A loro offre interni dalle finiture più pregiate e meno spartane, con soluzioni che privilegiano il comfort alla mera razionalità. L’aggiornata i40 wagon propone anche una serie di interessanti dotazioni destinate a facilitare la vita a chi sta al volante. Ad esempio l’Advanced Traction Cornering Control (ATCC) per aumentare trazione e aderenza o il Rear Electronic Damping Control System per il settaggio delle sospensioni posteriori. Per la prima volta su una Hyundai, su i40 debutta anche la funzione SLIF (Speed Limit Identification Funcion) per la lettura del segnali stradali. L’obiettivo è quello di incrementare la sicurezza e accrescere le comodità di chi sta a bordo (fino a cinque persone).
Hyundai i40 wagon è comoda e spaziosa ed anche efficiente (anche se nel test drive attraverso le colline delle Langhe, come sempre, per qualsiasi vettura, i valori dichiarati sono rimasti inavvicinabili). È un’auto razionale e funzionale, ma sulla dinamica di guida ha margini di miglioramento. Il montante di dimensioni importanti e la sua inclinazione non agevola la visibilità laterale anteriore e i paddle al volante non hanno la stessa delicatezza di quelli di altri modelli. In generale, malgrado gli evidenti progressi, l’assetto è forse ancora troppo morbido, anche modificando le impostazioni del REDCS, che interviene pure sulla prontezza di sterzo, trasmissione e acceleratore. Rassicurante l’impianto frenante e confortante il motore diesel da 141 cavalli: l’erogazione è equilibrata, come ci si attende che sia da una familiare di questo tipo.
PREGI
Spaziosità
Abitabilità
5 anni garanzia
DIFETTI
Comandi al volante
Visibilità