Hyundai ix20 è un’auto per il mercato italiano, perché gli MPV compatti (segmento B) piacciono molto. Perché sono spaziosi e perché hanno prezzi (relativamente) contenuti: possono essere sia una prima sia una seconda auto, a seconda delle disponibilità familiari. I coreani hanno esibito il facelift di ix20 al Salone di Ginevra 2015. Niente di trascendentale, ma qualche ritocco che ha riguardato, come sempre e sostanzialmente per ogni costruttore, i gruppi ottici (davanti e dietro), i cerchi ed anche la griglia anteriore esagonale, ormai il “marchio di fabbrica” di Hyundai, disponibile in due versioni, una delle quali con elementi cromati.
In appena 4,12 metri, la monovolume coreana può non solo ospitare fino a 5 persone, ma dispone anche di un bagagliaio che, a seconda della configurazione dei sedili, ha una capacità tra i 440 ed i 1.486 litri. Con orgoglio, ma anche a sottolineare l’impegno diretto nel Vecchio Continente con un bilancio sociale sempre più importante, Hyundai ricorda che ix20 è stata “disegnata, progettata e realizzata in Europa per i clienti europei”. Un dettaglio non trascurabile, visto che i gusti sono diversi a seconda delle latitudini e che anche le aspirazioni sui modelli globali vanno misurate, ma che contribuisce a spiegare come mai questo modello abbia scalato rapidamente il segmento MPV, raggiungendo il 9% di quota.
Dal punto di vista estetico, gli adeguamenti non cambiano la sostanza: ix20 resta “originale” e la funzionalità è la caratteristica vincente della vettura, che si sviluppa anche in alto (1,6 metri, anche se percepiti sono di più con il tetto panoramico), consentendo una buona abitabilità a tutti gli occupanti grazie al passo “smisurato” (per la categoria): oltre 2,6 metri. Tra le novità tecnologiche e di comfort ci sono il volante riscaldato e il sistema audio di nuova generazione con prese USB e AUX e possibilità di collegare iPod ea Bluetooth. Chi non si accontenta può optare per il navigatore touchscreen 7” con retrocamera integrata.
Sotto il cofano, gli ingegneri di Hyundai sono intervenuti con l’aggiornamento dei motori (naturalmente adesso Euro 6, anche grazie all’adozione di serie dell’ISG, Idel Stop and Go) ed offrendo su quelli a gasolio una nuova trasmissione automatica a 6 rapporti, cioè due marce in più alla precedente versione. L’unità benzina da 1.4 litri eroga 90 cavalli con consumi dichiarati (ridotti) di 5,6 l/100 km. I due propulsori a gasolio sono CRDi da 1.4 e 1.6 litri da 90 e 115 cavalli con coppie interessanti di 240 e 260 Nm. Il più piccolo dei due è annunciato con una percorrenza vicina ai 24 chilometri per litro. Una soluzione che in Italia piacerà molto sarà quella bifuel che arriverà tra pochissimo: la versione Econext da 1.4 litri. In fase di lancio, Hyundai ix20 è offerta a partire da 15.700 euro.
AL VOLANTE
Luce e spazio non fanno certo difetto a Hyundai ix20, la cui impostazione è squisitamente metropolitana e la cui produzione è cominciata in maggio nello stabilimento Ceco di Nosovice. Nel senso che, come gli altri modelli della gamma provati nelle Langhe, “soffre” di un’impostazione piuttosto morbida che agli appassionati della guida più dinamica non consente di “esagerare”. Del resto, almeno per il momento, i coreani puntano su una clientela più tranquilla, malgrado qualche concessione nel rally e qualche modello (i30 Turbo o Veloster, ad esempio) più “sbarazzino”. Questa mpv si lascia amministrare con facilità, anche perché non è pensata per essere strapazzata. Le prestazioni sono coerenti con il modello, così come i consumi. Qualcosa di meglio Hyundai può ancora offrire sulle plastiche, in particolare per quelle che toccano le ginocchia di guidatore e passeggero anteriore, e sull’insonorizzazione. Interessante (e importante) la dotazione di serie dello Stop & Go e, come sempre, il sistema di garanzia quinquennale che tranquillizza i clienti. Ottimo l’impianto frenante, meno convincente la reazione dello sterzo che, tuttavia, ben si adatta a manovre più tipicamente cittadine.
PREGI
abitabilità, garanzia, sistema ISG
DIFETTI
rumorosità, plastiche