Spazio, tecnologia ed efficienza: sono questi i tre pilastri fondamentali di Hyundai Tucson, la bestseller della Casa sudcoreana nel segmento C-SUV. Dopo gli eccellenti risultati ottenuti negli ultimi anni – tra cui spicca il primo posto in Europa nel 2022 (SUV C) e in Italia (SUV C Full Hybrid) tra le vendite –, arriva il restyling della quarta generazione del modello con tante novità, tra cui alcuni piccoli ritocchi al design esteriore e una completa riprogettazione degli interni, quest’ultimo con l’obiettivo di migliorare l’esperienza di bordo e il comfort alla guida.
Passo in avanti anche per quanto riguarda le tecnologie, la connettività e i sistemi di sicurezza, che si uniscono alle tante novità in merito alle motorizzazioni disponibili: Mild-Hybrid a benzina e diesel, Full-Hybrid e Plug-In Hybrid. In più, la disponibilità di quattro allestimenti rendono Hyundai Tucson personalizzabile in ogni suo dettaglio, a seconda dei gusti del cliente. Scopriamo insieme cos’è cambiato rispetto alla precedente versione del 2023.
Il design della precedente versione di Hyundai Tucson, basato sul concetto di Sensuous Sportiness, aveva fatto breccia nei clienti e, proprio per questo motivo, non sono state apportate particolari modifiche a livello estetico. L’aggiornamento presenta paraurti ridisegnati, cerchi in lega rinnovati, ulteriori opzioni colore e una nuova mascherina frontale Parametric Jewel Hidden Lights.
Altre cose da segnalare sono il tergi-lunotto nascosto nello spoiler – ora più grande per pulire una porzione più ampia di vetro – e le firme luminose all’anteriore e al posteriore. Le misure aumentano leggermente: lunghezza di 4.510 mm di lunghezza (+10 mm, ma bisogna sottolineare che l’allestimento N Line prevede un totale di 4.520 mm), 1.865 mm di larghezza (+5 mm), 1.650 mm di altezza e 2.680 mm di passo.
Se gli esterni, bene o male, non subiscono cambiamenti, il discorso è totalmente contrario per quanto riguarda gli interni. Hyundai Tucson guadagna un nuovo look e abbraccia un disegno più futuristico rispetto al modello dello scorso anno. Prima di tutto, salta all’occhio il doppio display curvo che integra il quadro strumenti e l’infotainment, entrambi da 12,3 pollici, e parzialmente inglobato nella plancia.
Anche il volante riceve una rivisitazione, perdendo il tradizionale logo di Hyundai sostituito da quattro punti, ovvero il corrispettivo nel codice Morse della lettera “H”. A proposito, sparisce la classica leva del cambio nel ponte centrale: il nuovo comando del cambio è posizionato dietro al volante, con l’obiettivo di rendere più facili le manovre e liberare spazio utile sul tunnel centrale. Due palette poste dietro alle due razze superiori permettono di comandare il cambio automatico, chiaramente nelle versioni in cui è disponibile, quando in modalità SPORT, o di regolare l’intensità della frenata rigenerativa quando in modalità ECO.
Ad aiutarci durante la guida c’è anche un comodo Head-up Display da 12 pollici, che consente di avere sempre sotto controllo le principali informazioni alla guida. Ovviamente sono immancabili Apple CarPlay e Android Auto wireless per collegare il proprio smartphone, quest’ultimo tranquillamente collocabile in uno spazio apposito al centro, di fianco a due portaborracce, dotato di piastra di ricarica wireless. Presenti anche la connettività Hyundai Bluelink, per controllare la vettura tramite app, i servizi connessi Hyundai LIVE e gli aggiornamenti Over-the-Air (OTA).
Per concludere, il bagagliaio è da 616 litri nella versione full-hybrid, ampliabile fino a 1.795 litri abbattendo i sedili posteriori nello schema 40:20:40.
Come da tradizione, Hyundai riserva per Tucson una vasta gamma motori elettrificata, tutte basate sul motore 1.6 T-GDI a 4 cilindri (tranne dove indicato):
Il pacchetto Hyundai Smart Sense offre una serie di sistemi avanzati di assistenza alla guida per garantire più sicurezza e comfort nei più diversi contesti di guida e parcheggio. Eccoli qui elencati:
In totale, sono quattro gli allestimenti di Hyundai Tucson:
Qui sotto è disponibile il listino dei prezzi nel dettaglio, a seconda delle motorizzazioni e degli allestimenti:
Segnaliamo qui il nuovo listino in vigore da fine agosto con aggiunta versione plug-in hybrid 2WD.
Qui, invece, i principali equipaggiamenti di serie a seconda dell’allestimento scelto:
Il nostro test drive è partito dal nuovo hub di Autotorino a Milano e si è sviluppato nelle strade situate tra San Donato Milanese e la provincia di Lodi. In totale abbiamo percorso poco più di trenta chilometri, cosa che non ci ha permesso più di tanto di verificare gli effettivi consumi – secondo i dati dichiarati, si attestano sui 5,5-6,1 l/100 km – di Hyundai Tucson in versione Full Hybrid e con allestimento Exellence.
Quello che abbiamo apprezzato fin da subito è la comodità dei sedili e della postazione di guida, anche se a farci storcere il naso è stata l’assenza dei comandi elettronici per regolare la nostra seduta – disponibili solo tramite un pacchetto opzionale oppure nella versione N Line. Ciò nonostante, si tratta di un dettaglio che non rovina la nostra esperienza durante il viaggio: in ogni condizione ci siamo trovati a nostro agio e la visibilità anteriore è davvero ottimale. Per il posteriore, invece, è consigliato l’uso della telecamera e dei sensori messi a disposizione.
Nonostante le dimensioni, Hyundai Tucson si è dimostrata una vettura agile in città quanto in aperta campagna. Rispetto alla versione precedente del restyling, la Full Hybrid perde 15 CV di potenza di sistema, con una riduzione di potenza del propulsore turbo-benzina accompagnata da un aumento di quello elettrico, che offre quindi maggiore spunto e riduce i consumi. Le prestazioni salgono a 186 km/h per quanto riguarda la velocità massima e a 8,2 secondi per l’accelerazione 0-100 km/h. Non fatevi ingannare da questi dettagli perché, sullo scatto, si è dimostrata notevolmente performante, soprattutto quando scegliamo la modalità Sport a discapito della Eco (ma non esiste, almeno qui, la Normal).
Colpisce la silenziosità del propulsore e dell’abitacolo interno, permettendoci così di apprezzare ulteriormente la guida. Le sospensioni, anche abbinate coi cerchi da 19 pollici, fanno il loro lavoro e attutiscono con buone aspettative buche, dossi e le imperfezioni dell’asfalto. Davvero equilibrato e fluido il cambio, mentre gli ADAS sono piuttosto invadenti, anche se nei momenti più critici ci hanno dato un’ottima mano e sono comunque disattivabili dal menu delll’infotainment. Nonostante il breve percorso a nostra disposizione, lo sterzo ci è parso leggero, diretto e molto buono in risposta ai nostri input. Anche nelle curve più veloci, Hyundai Tucson riesce a rimanere molto stabile sulla strada e, all’interno dell’abitacolo, non veniamo sbalzati lateralmente in maniera violenta.
Bella, infine, la vista dell’ambiente interno, davvero curato in ogni minimo dettaglio e da caratteristiche “Premium”. Reattivo anche l’infotainment digitale, anche se i comandi a sfioramento sono difficili da utilizzare mentre siamo concentrati sulla guida. Rimangono comunque una serie di pulsanti fisici con scorciatoie ai sottomenù più utilizzati, come le rotelle per la regolazione del climatizzatore automatico. Indubbiamente, il C SUV si conferma essere un modello che va nella giusta direzione e che è in grado di soddisfare i desideri dell’attuale clientela del mercato italiano.
La presentazione ufficiale di Hyundai Tucson ha avuto luogo a Milano, più precisamente nel nuovo hub di Autotorino. Il Gruppo ha una lunga storia con Hyundai Italia, iniziato negli anni Novanta, e questo ha permesso di ampliare le proprie sedi nella Penisola e di approdare ufficialmente in via Cassinis con una struttura di oltre 6.000 metri quadri.
Con uno staff di oltre quaranta collaboratori, lo showroom dedicato a Hyundai si sviluppa su due livelli e presenta l’intera gamma, dalle city-car ai SUV e crossover. Tra Lombardia ed Emilia-Romagna, Autotorino dedica al Marchio asiatico un totale di tredici filiali.