ID 19 Break, la prima station wagon di lusso europea

Per moltissimi anni la Traction Avant era stata prodotta in varie versioni: berlina, familiale, commerciale e cabriolet, con carrozzerie che si adattavano alle esigenze degli utenti di queste automobili per spazio, posti a sedere e… vocazione.

Al suo arrivo nel 1955 la DS aveva di fatto rimpiazzato le versioni più lussuose della Traction, come le 15Six che erano uscite dai listini di vendita. L’anno successivo, al Salone di Parigi del 1956, Citroën introdusse la ID19 che sarebbe stata posta in vendita nel successivo 1957, sostituendo del tutto la gamma della Traction Avant.

Tuttavia, la ID e la DS condividevano la medesima carrozzeria di tipo “berlina” che, pur essendo molto spaziosa, non offriva la funzionalità delle versioni “lunghe” della Traction.

Ovviamente questo “vuoto” non durò a lungo: al Salone di Parigi del 1958, Citroën espose per la prima volta la versione station wagon della ID19, che negli anni riuscì ad unire i motori più potenti ed il sofisticato impianto frenante della DS alla semplicità funzionale della ID in un mix che Citroën chiamò semplicemente Break.

Le versioni della Break furono essenzialmente tre: la Break classica, con otto posti a sedere disposti tre sul sedile davanti, tre su quello posteriore e ancora due in strapuntini a scomparsa nel bagagliaio. Poi c’era la Familiale, sempre con otto posti: tre davanti, due dietro e tre strapuntini tra i sedili anteriori e posteriori, con il bagagliaio sempre libero per le valige.

Infine la Commerciale, con sei posti: tre davanti e tre dietro, come nelle berline, ma con il sedile posteriore abbattibile ed un incredibile vano di carico.

Dalla Commerciale fu derivata quasi subito l’Ambulance, con lo spazio per una barella ricavato dal sedile posteriore frazionabile (2/3 – 1/3) che lasciava comunque lo spazio per un infermiere accanto alla lettiga.

Il successo fu immediato: le caratteristiche dell’impianto di sospensione idropneumatica autolivellante consentivano un carico importante senza che la vettura perdesse equilibrio. Fruttivendoli, rappresentanti di commercio ed anche coloro che al tempo trasportavano i giornali dalle città più grandi dove erano le tipografie fino ai più piccoli e sperduti paesini d’Europa avevano trovato l’auto ideale per le loro esigenze.

Non solo: la Break su base D manteneva la classe delle sue sorelle berline (e, dal ‘61, Cabriolet) e consentiva a chi l’adoperava nella settimana come mezzo di lavoro, di portare a spasso la famiglia nel weekend garantendo a tutti i passeggeri il lusso ed il comfort proprio di una DS.

Quando il 24 aprile del 1975, a causa della crisi petrolifera e della psicosi collettiva che ne derivò, l’ultima DS lasciò la catena di montaggio di quai André Citroën, la Break continuò ad essere assemblata ancora per quasi due anni, per soddisfare coloro che avevano la necessità di un’automobile lussuosa, spaziosa e sicura… come una DS!

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