Toccano la soglia del milione, le automobili ad energia alternativa che solo nel 2017 sono state immatricolare nell’Unione Europea. Più precisamente parliamo di 953.355 pezzi – un dato che fa registrare una crescita di quasi il 40% rispetto all’anno precedente. A snocciolare questi numeri è stata direttamente l’ANFIA (l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica ndr).
Guardando all’area europea a 15 Paesi – le vetture mosse da un’energia alternativa a benzina o gasolio rappresentano addirittura il 5,8% del totale, dato che scende al 4,1% se guardiamo all’intera area d’Europa – comprendente le nazioni che più recentemente hanno aderito all’Unione. Se prendiamo invece in mano i dati riguardanti Unione Europea più EFTA (per area EFTA s’intende anche l’Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia e la Svizzera ndr) – il numero di modelli mossi da energie alternative sale addirittura al 6,2%.
Ma cosa intendiamo per auto ad energia alternativa? Per entrare quindi meglio nel dettaglio scopriamo che di queste quasi la metà (il 48%) sono automobili ibride; il 30,1% è invece occupato da auto a zero emissioni, quindi elettriche. Va da sé che anche il mercato dei modelli “non diesel o benzina” abbia subìto una decisa impennata. Solo nel 2017 il dato ha registrato un +38,7% – con le auto elettriche a “divorarsi” il 14,2% di questo mercato “alternativo” e le ibride a prendersi il 15,1%. E a tal riguardo, forse un po’ a sorpresa – sono proprio i nuovi membri dall’Unione a dimostrarsi inediti sostenitori di questo tipo di tecnologie.
I nuovi Stati dell’UE hanno infatti visto una crescita delle immatricolazioni di ben il 72% – tra modelli elettrici o ibridi. Mica male se lo leggiamo come un inizio…