L’UNRAE non ci sta e interviene nel vivace dibattito sull’erogazione o non degli incentivi auto per il 2010. «Dopo aver assistito in questi ultimi tempi al “botta e risposta”, apparso su tutti i giornali, tra gli esponenti di Governo e il Costruttore automobilistico nazionale, devo rilevare con vivo disappunto e rammarico come non si sia tenuto conto anche degli altri Costruttori presenti in Italia».Così inizia la lettera che Loris Casadei, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, ha indirizzato al Presidente del Consiglio, al Sottosegretario e ai Ministri dello Sviluppo Economico e dell’Economia, prendendo atto dell’ipotesi sulla quale starebbe lavorando il Governo di non voler rinnovare, per l’anno 2010, gli incentivi alla rottamazione.
L’Associazione lamenta una grave mancanza di informazione e consultazione di chi rappresenta il 70% del mercato, circa le ultimissime evoluzioni e cambi di scenario che l’Esecutivo avrebbe intenzione di mettere in atto, dopo che per mesi i suoi stessi Rappresentanti hanno più volte confermato la volontà politica di una exit strategy graduale, convalidando ripetutamente l’ipotesi del rinnovo degli incentivi statali alla rottamazione anche per il 2010.
«Come più volte evidenziato alle Istituzioni competenti – prosegue Casadei – i dati degli ordini sono oggi fortemente negativi e, in assenza di incentivi, il mercato automobilistico subirà una flessione di 350.000 unità, come del resto già evidenziato anche dal Costruttore nazionale».Ciò, con pesantissimi riflessi a livello occupazionale, stimabili in una perdita di 10.000 posti di lavoro nella sola filiera distributiva delle Case estere. In termini di fatturato totale, inoltre, tale riduzione comporterà una perdita di 4,6 miliardi di euro (quasi lo 0,4% del Pil) e, per le casse dell’Erario, di circa 800 milioni di gettito IVA.
Secondo l’Unrae il settore necessita ancora di un rinnovamento della parte più obsoleta del parco circolante in modo da proseguire nel circolo virtuoso dell’abbattimento dei consumi e delle emissioni di CO2 che, grazie alla presenza degli incentivi, lo scorso anno hanno evidenziato una riduzione di oltre 8 punti, a 136,6 g/km, consentendo così all’Italia di avvicinarsi all’obiettivo prefissato dall’Unione Europea di 130 g/km per il 2012. E’ evidente che la mancanza di interventi governativi interromperebbe questo trend.
«Riteniamo necessario – conclude il Presidente dell’UNRAE nella sua lettera al Governo – che l’Esecutivo valuti con urgenza l’introduzione di provvedimenti a sostegno delle Reti commerciali, nonchè misure più strutturali quali la revisione della fiscalità dell’auto, con particolare riferimento alle auto aziendali, e forme che promuovano la mobilità sostenibile ed eco-compatibile, unitamente ad una sempre maggiore sicurezza della circolazione degli autoveicoli».
Voi cosa pensate a riguardo?