Il mercato delle auto elettriche si sta sempre più espandendo e, non è un caso, la scelta per il pubblico è sempre più ampia. Non è un caso che anche Jeep si stia affacciando, soprattutto seguendo la filosofia impostata in questi ultimi anni dal gruppo Stellantis. Ecco quindi il debutto ufficiale con la nuova Avenger, un B-SUV elettrico compatto nelle dimensioni – è lungo 4,08 metri, contro i 4,25 metri del Renegade – e avanzato nell’estetica. Condivide la stessa piattaforma della versione a benzina, quest’ultima dotata di un motore 3 cilindri 1.2 turbo da 101 CV, e promette un’autonomia di circa 400 km nel ciclo WLTP, grazie a una powertrain da 115 kW (156 CV) e 260 Nm di coppia e a un accumulatore da 54 kWh.
Per toccare con mano la Jeep Avenger “e”, siamo volati direttamente a Malaga, nel sud della Spagna, e l’abbiamo messa alla prova nelle sinuose strade di montagna del territorio andaluso, anche sullo sterrato.
In casa Jeep ci tengono a far sapere che tutte le scelte estetiche non sono state prese solamente per puro gusto, quanto piuttosto per il “lavoro sporco” che un SUV deve svolgere ogni giorno. Ecco quindi i fascioni in plastica nera che ricoprono tutta la parte inferiore della vettura, con le forme studiate per evitare ogni tipo di graffio alla vernice della carrozzeria e per permettere massima libertà di movimento. Così come i fari interiori, incavati proprio per sottrarsi a possibili danni senza compromettere le loro funzionalità.
Invece, le dimensioni hanno numeri piuttosto contenuti: 4,08 metri di lunghezza, 1,72 metri di larghezza, 1,53 metri di altezza e passo di 2,56 metri. Il veicolo è stato rialzato, con l’altezza da terra di 209 mm a livello sospensioni e fino a 223 mm dalla piastra della batteria. Da sottolineare anche il peso: 1.500 kg è un ottimo risultato per un’elettrica di questo segmento.
La praticità è la parola d’ordine di Jeep e, anche sull’Avenger elettrica, spicca questo elemento. Infatti, sono disponibili tantissimi vani portaoggetti: come la vistosa mensola posta nella plancia anteriore, oppure il pozzetto centrale ricavato nello spazio solitamente dedicato alla manopola del cambio delle vetture termiche. In questo modo è possibile organizzare i propri oggetti, soprattutto il proprio smartphone grazie alle comode prese USB.
Per il resto, davvero semplice la realizzazione dell’ambiente interno. Al centro troviamo l’enorme schermo touch da 10,25 pollici, dotato di un nuovo sistema basato su Linux; tuttavia, almeno personalmente, preferivo una maggior incorporazione del monitor con la plancia, anche per evitare il surriscaldamento della superfice durante le calde giornate estive. Ricordiamo che è possibile collegare senza fili il nostro telefono tramite Apple CarPlay e Android Auto.
Intuitiva la strumentazione nel quadro strumenti, anche se sarebbe stato più efficace concentrare più tasti sul volante piuttosto di disporne un paio nel suo retro. I rivestimenti in plastica danno, invece, un senso di robustezza dell’insieme, a cui si aggiunge un’illuminazione soffusa a LED davvero ben fatta. Infine, il bagagliaio ha un volume di 355 litri.
Jeep propone un totale di quattro allestimenti, che vi elenchiamo di seguito.
Avenger: è dotato dei sistemi Selec Terrain e Hill Descent Control per la guida su tutti i tipi di terreno e in tutte le condizioni atmosferiche. Inoltre offre sistemi di sicurezza di ultima generazione, quali Autonomous Emergency Braking, Traffic Sign Recognition e Keep Lane Assist. Prezzo indicativo di 38.000 euro.
Longitude: rappresenta il lato elegante della “capability”, e offre più stile e una maggiore praticità grazie ai cerchi in lega da 16 pollici e ai sensori di parcheggio posteriori. Qui il prezzo base è di circa 40.000 euro.
Altitude: è caratterizzato da una maggiore quantità di contenuti tecnologici e dal carattere esclusivo, con i sedili premium abbinati alla plancia e agli inserti color argento degli interni, il cluster digitale da 10,25 pollici e il portellone posteriore elettrico “handsfree”. Prezzo di partenza di 41.000 euro.
Summit: il top della gamma, offre fari e luci posteriori Full-LED, luce ambiente multicolore, guida autonoma di livello 2, sensori di parcheggio a 360° e telecamera posteriore con vista drone. Il tutto a partire da 43.000 euro.
Ora basta chiacchere, è tempo di entrare in azione. Ci siamo subito ritrovati in una situazione di traffico intenso e, per questo motivo, abbiamo subito sfruttato la modalità Eco e la frenata rigenerativa: quest’ultima risulta poco modulabile e brusca. Sarebbe stato più pratico porre delle manopole dietro al volante per regolarne la forza, ma allo stesso tempo possiamo capire che ciò, invece, complicherebbe le cose a chi non è abituato.
Con maggiore spazio di manovra, abbiamo testato anche le modalità Normal e Sport. Soprattutto quest’ultima – ovviamente – dà un maggiore brio alla nostra guida, con uno scatto davvero impressionante. Effettivamente l’accelerazione da 0 a 100 km/h è di 9 secondi, mentre la velocità massima si attesta sui 150 km/h. Positiva anche la tenuta su strada, soprattutto in curve affrontate ad alta velocità. Bene la risposta dello sterzo, molto comodo quando si tratta di affrontare situazioni che richiedono una certa agilità. Da sottolineare che il volante settato in “Sport” diventa molto più rigido e restituisce quella classica sensazione “racing”.
Veniamo alla (brvee) guida su sterrato: la Jeep Avenger si è ben districata tra gli ostacoli e ha dimsotrato ottima agilità, nonostante sia dotata di trazione anteriore (la versione 4×4 arriverà prossimamente). Ricordiamo che sono disponibili le modalità Sabbia, Fango e Neve, oltre all’angolo di attacco 20°, l’angolo di dosso 20° e l’angolo di uscita 32°.
Concludiamo con l’autonomia, con il nostro test drive che ha visto cifre comprese tra 15 kWh/100 km e i 23 kWh/100 km su un percorso misto e con un’andatura “spinta”. La Jeep Avenger e si ricarica fino a 11 kW in corrente alternata AC e fino a 100 kW in corrente continua DC: in quest’ultimo caso bisogna attendere 25 minuti per passare dal 20% all’80%.