Jeep Gladiator, il primo pick-up di FCA presentato al Salone di Los Angeles

Tanto per cominciare, ha cambiato nome: non si chiama più Jeep Scrambler come dichiarato in precedenza, ma i vertici del gruppo Fiat Chrysler Automobiles hanno optato per un più “cattivo” Jeep Gladiator. La denominazione comunque non è nuova perché riprende quella di un pick-up Jeep costruito dal 18962 al 1988 e quella di un concept presentato al Salone di Chicago del 2005.

Era dal 1992 che Jeep non costruiva più un pick-up: l’ultimo modello è stato infatti Jeep Comanche, costruito su base Cherokee a partire da metà anni Ottanta. Si capisce dunque ancora di più il senso di grande attesa che circonda la nascita del nuovo modello, soprattutto nel mercato nordamericano.

Il nuovo veicolo è pensato per il segmento dei pick-up medi, di grande tendenza negli Stati Uniti e non solo. In Europa le vendite di questo tipo di vettura stanno aumentando e l’attenzione che vi dedicano i costruttori è sempre più evidente: lo dimostrano i modelli della nuova Classe X di Mercedes-Benz oppure il clamore suscitato dalla presentazione di Ford F-150 Raptor, che sarà in vendita anche in Italia dall’autunno 2019.

A giudicare dalle prime immagini, Jeep Gladiator appare molto simile a Jeep Wrangler con la sola differenza della presenza del cassone. Dal punto di vista del design, è nuovo il posteriore con il paraurti che ha i ganci di traino integrati. Il portellone posteriore è di nuovo disegno, così come i fanali e la ruota di scorta posizionata sotto il vano di carico del cassone. Tuttavia non mancano alcune caratteristiche tipiche della Wrangler, come il tetto rimovibile. La versione “entry-level” ha la capote in tessuto, ma sono disponibili a richiesta anche due hard-top.

Il pick-up si potrà scegliere a due o quattro porte, e negli stessi allestimenti che caratterizzano Wrangler: Rubicon e Sahara.
All’inizio della commercializzazione, Jeep Gladiator sarà disponibile solo con motore V6 benzina di 3,6 litri, una cilindrata evidentemente pensata per le latitudini americane. Successivamente arriverà il V6 turbodiesel di 3 litri, che sarà probabilmente più apprezzato in Europa. Non è ancora chiaro se Jeep Gladiator sarà proposta anche con un 4 cilindri, come avviene per la nuova Wrangler.

Grazie alla trasmissione con bloccaggio dei differenziali all’avantreno e al retrotreno, al differenziale autobloccante (che ripartisce la coppia fra le ruote posteriori per migliorare la motricità) e alle quattro ruote motrici, Jeep Gladiator non avrà difficoltà ad affrontare fuoristrada anche impegnativi. Jeep parla del nuovo Gladiator come del più potente truck di dimensioni medie che sia mai stato costruito: secondo le aspettative, il pick-up sarebbe in grado di trainare un rimorchio pesante fino a 3,5 tonnellate e ospitare sul suo cassone un carico di 725 kg.

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