Al Salone di Ginevra 2017 tra le novità più interessanti c’è Kia Stinger. Negli ultimi anni il marchio coreano ha continuato a raccogliere consensi, grazie ad una gamma completa ed affidabile -quasi proverbiali i 7 anni di garanzia Kia- ed una linea che convince. Sportage, il crossover più ricercato in Italia -lo è nel momento in cui scriviamo- ne è l’esempio calza.
Pungente, ma anche missile terra-aria autoguidato se traduciamo alla lettera, la nuova ammiraglia a marchio Kia si ripromette di entrare in competizione con le berline più veloci attualmente sul mercato.
Presentata al Salone di Detroit 2017, debutta in società -quella statunitense per il momento- fornita principalmente di due motorizzazioni, con il V6 a benzina biturbo da 3,3 litri a calamitare le attenzioni grazie a 370CV e uno zero a cento in 5.1 secondi. L’alternativa è, invece, un più sobrio quattro cilindri a benzina da 2.0 litri e 258CV, mentre in Europa oltre a queste due opzioni ci sarà anche una terza scelta alimentata a gasolio.
Il ritorno di Alfa Romeo Giulia non ha insegnato nulla ai coreani, per carità, ma se c’è una cosa che accomuna la berlina del Biscione alla Kia Stinger quella è la trazione posteriore. Un ritorno delle sportive vere quindi, per gente stufa di un’elettronica sempre più invadente e di auto sempre più improntate alla guida autonoma. Giulia funziona perché le sue reazioni sono sincere, e Stinger farà lo stesso per farsi apprezzare dal pubblico nostalgico, con la voglia di guidare di traverso qualcosa di vivo.
A giudicare dalle linee -marchiate Peter Schreyer, precedentemente impegnato sull’Audi TT- la Kia Stinger vuole essere presa sul serio; i grossi cerchi da 20 pollici ed il cofano allungato con due prese d’aria a rinfrescare il V6, le linee aggressive del posteriore ed il taglio laterale della carrozzeria infatti non lasciano scampo ad interpretazioni.
Ad ogni modo, acciai ad alta resistenza sono stati impiegati in gran misura per costruire il pianale dell’auto, in modo da offrire il giusto compromesso tra resistenza e flessibilità. I vertici Kia hanno poi confermato l’arrivo di una seconda versione a trazione integrale.
Gli interni sono stati curati nei dettagli per non offrire ai rivali un punto d’appoggio per eventuali critiche, anche se in Europa la voglia di cambiare mentalità non è esattamente molta.
Il Salone di Ginevra 2017 è l’appuntamento con cui scopriremo dal vivo la Kia Stinger nella sua versione europea, compresa la data d’uscita -si ipotizza il primo trimestre del 2018- ed i prezzi, di cui si sa ben poco. Ciò che possiamo vedere da subito è che da Seoul hanno lavorato davvero bene, partendo da qualcosa di nuovo -se tralasciamo la K900- e gettandosi in un mercato difficile, fatto di piccoli volumi e di grandi pretese.
Staremo a vedere prestando un occhio anche alla gemella Hyundai con cui, non è un mistero, sono stati realizzati pianale e motore.