L’evento Art Basel Miami Beach 2023 ha segnato una tappa fondamentale per Lamborghini con la presentazione della speciale Lamborghini Revuelto Opera Unica, celebrando il 60° anniversario della casa automobilistica.
L’ultima creazione esclusiva del brand rappresenta non solo un capolavoro artistico, ma anche un punto di svolta tecnologico nel settore dei veicoli ibridi ad alte prestazioni (HPEV) grazie alla sua architettura innovativa e alla potenza del motore V12 ibrido plug-in, capace di erogare ben 1015 CV di potenza.
La nuova Revuelto Opera Unica è stata concepita e realizzata sotto la guida del team Ad Personam del costruttore bolognese, unendo le competenze artistiche e tecniche di Centro Stile Lamborghini. Stephan Winkelmann, presidente e CEO di Lamborghini, ha enfatizzato l’importanza di questa one-off, evidenziando l’entusiasmo globale per le prestazioni, la velocità e la personalizzazione che Revuelto ha suscitato.
Il lavoro di personalizzazione della supercar è particolarmente evidente nella scelta dei colori e nei dettagli artistici degli esterni e degli interni. Con esterni dipinti a mano, passando dal Viola Pasifae al Nero Helene e con accenti di colori caldi e freddi, la vettura ha richiesto oltre 400 ore di lavoro per raggiungere questo livello di dettaglio e raffinatezza.
Anche l’abitacolo non è da meno, con un design asimmetrico e dettagli accuratamente coordinati con l’esterno dell’auto, inclusi elementi celebrativi del 60° anniversario.
Mitja Borkert, direttore del design di Lamborghini, ha sottolineato il valore artistico della nuova Lamborghini Revuelto Opera Unica, paragonando il processo creativo a quello di un pittore che lavora su una tela. Questa metafora è particolarmente calzante considerando la dinamicità e la cura dei dettagli che emergono dai colori e dalle forme dell’auto, enfatizzando l’aerodinamica e la velocità del veicolo.
La nuova versione speciale della prima supercar ibrida plug-in del costruttore si presenta non solo come un tributo al patrimonio e all’innovazione di Lamborghini, ma anche come una dichiarazione d’intenti sul futuro del design automobilistico, dove arte, tecnologia e prestazioni si fondono per creare esperienze di guida uniche.