Espada è un nome importante per Lamborghini. La vettura così denominata, prodotta dal 1968 al 1978 e diegnata da Bertone, era una coupè 2+2 dalla linea futuristica, ma non metteva in secondo piano la funzionalità. Nonostante la ridotta altezza da terra disponeva di 4 posti singoli, e grazie alle finiture raffinate dell’abitacolo riuscì a conquistare oltre mille clienti. Una riedizione in chiave moderna della Espada potrebbe allargare la gamma Lamborghini senza snaturarne lo spirito, cosa non scontata se si dovesse invece produrre la Estoque Concept, una “quattro porte” ben più lontana dal terreno di caccia delle Lambo moderne.
La proposta che abbiamo selezionato ci viene da un giovane designer, Amadou Ndiaye, che ha battezzato la sua creatura Lamborghini Toro Concept. Si tratta di una coupè a motore anteriore V12, a soli due posti, ma concepita per essere più Gran Turismo che sportiva dura e pura. Le linee riprendono il filone aereonautico iniziato dalla Reventòn, uno stile che molto probabilmente vedremo anche sulla nuova Murcielago-Jota della quale vi abbiamo già proposto qualche anticipazione.
Un concept interessante, decisamente “Lamborghini” nelle forme estreme ed anticonvenzionali. Oltretutto, una proposta del genere non andrebbe a cannibalizzare nessun modello della gamma di Sant’Agata, esplorando un segmento che dalla già citata Espada in poi non ha più visto protagoniste le vetture firmate dal Toro.