Tutto è iniziato con la leggendaria Lamborghini Miura, prima vera sportiva della Casa del Toro che diede vita successivamente a una serie di modelli entrati nella storia del mondo delle supercar: la Countach degli anni ’70, la Diablo degli anni ’90, la Murcielago e la Gallardo degli anni 2000, poi sostituite rispettivamente dalla Aventador e dalla Huracan, attualmente in produzione. L’azienda di Sant’Agata Bolognese, tuttavia, è da sempre conosciuta per le sue innovazioni e per i suoi prodotti ad elevata ingegneria… ed è per questo motivo che entra in scena la Sián, la prima hypercar dotata di motore ibrido che collega un potente V12 a un sistema di propulsione elettrica basato su supercondensatori.
Questo modello rappresenta l’ultima evoluzione del progetto Lamborghini “Few Off”, intrapreso dalla casa bolognese nel tentativo di produrre delle versioni a tiratura limitata derivate dai modelli di serie con modifiche sostanziali al motore e nella linea. Dalla Reventon, che di fatto inaugurò nel 2006 questa categoria di supercar, alla Veneno fino alla Centenario, sono il simbolo della massima espressione ingegneristica del marchio Lamborghini, di cui la Sián sarà il portabandiera a partire dal Salone di Francoforte 2019.
La Lamborghini Sián rappresenta il primo passo della Casa del Toro nel mondo dell’ibrido: la scelta del nome, che in dialetto bolognese significa “fulmine”, non è casuale, dal momento che questa supercar è dotata di un innovativo motore elettrico a 48 volt in grado di sprigionare 34 CV, incorporato nel cambio e direttamente collegato agli assi. Il suo scopo è quello di garantire una risposta immediata sul pedale dell’acceleratore alle basse velocità (fino a 130 km/h), anche durante la retromarcia e le manovre di parcheggio.
La potenza fornita a questo potente propulsore è garantita dalla tecnologia del supercondensatore, già presente in una prima versione nella precedente Lamborghini Aventador. Si tratta di un dispositivo che sostituisce le tradizionali batterie al litio con una potenza tre volte maggiore e un peso tre volte più contenuto. La sua particolarità è il flusso di potenza perfettamente simmetrico sia nella fase di carica, a cui provvede l’inedito sistema di frenata rigenerativa che entra in azione ogni volta che si spinge sul pedale del freno, che in quella di scarica, quando la potenza è subito resa disponibile per massimizzare le prestazioni in accelerazione.
Complessivamente il motore elettrico della Sián, provvisto di supercondensatore, pesa solo 34 kg e permette a questa hypercar di raggiungere il famigerato valore potenza/peso di 1 CV/kg. Un risultato ottenuto anche grazie al suo motore termico, un V12 con valvole di aspirazione in titanio che diventa il più potente mai realizzato dalla Lamborghini con i suoi 785 cavalli, che raggiungono quota 819 grazie alla propulsione ibrida.
In sostanza la Sián è sinonimo di garanzia in fatto di prestazioni pure: alle basse velocità il lavoro è svolto dal motore elettrico, mentre dai 130 km/h in poi entra in gioco il V12, che può spingersi addirittura oltre i 350 km/h di velocità massima. I valori in accelerazione, poi, sono sorprendenti: da 0 a 100 km/h in meno di 2,8 secondi, con un incremento in trazione fino al 20% in più nel range 70-120 km/h rispetto alla Aventador SVJ.
A livello di design, la Sián ha il chiaro obiettivo di rendere moderni e avveniristici i capisaldi della Lamborghini, iniziati con la mitica Countach degli anni ’70. Le linee sono spigolose e taglienti, ma anche estremamente raffinate: ben presente e visibile ad occhio nudo il pattern esagonale nella parte posteriore della vettura, così come le forme a Y riproposte attraverso le prese d’aria NACA sulle portiere e nei fari anteriori.
Grande cura è stata riservata alle scelte aerodinamiche: sul tetto il famoso “Tunnel” della Countach è stato trasformato in elemento significativo per ottimizzare la penetrazione aerodinamica e la gestione dei flussi dell’aria, che vanno dagli splitter anteriori allo spoiler posteriore, nascosto nella carrozzeria e protagonista solamente durante la guida alle alte velocità.
Un’altra caratteristica distintiva della Sián che le permette di iniziare un vero e proprio nuovo corso nella storia della Lamborghini è l’utilizzo di materiali a memoria di forma. Si tratta di una speciale tecnologia che consente delle variazioni consistenti nelle forme e nelle proprietà dei materiali presenti nella zona posteriore dell’auto grazie ai cambiamenti di temperatura provenienti dall’impianto di scarico. Lo scopo? Di nuovo l’ottimizzazione aerodinamica con delle lamelle che si attivano automaticamente senza alcuna necessità di input da parte del pilota.
Da ultima evoluzione tra i modelli “Few Off” della Lamborghini, la Sián è un progetto davvero esclusivo, dalle linee inconfondibili e da soluzioni meccaniche all’avanguardia. Per questo motivo sarà prodotta in serie limitata a 63 esemplari, tutti personalizzabili a seconda dei gusti del cliente dal Centro Stile Lamborghini in collaborazione con il servizio Ad Personam della casa di Sant’Agata Bolognese. Ogni modello potrà diventare unico nel suo genere, come quello che sarà esposto a Francoforte: questo, per esempio, avrà una tinta impreziosita con scaglie e cristalli dorati ed elementi stampati in 3D, mentre gli interni saranno in pelle anilina, un’esclusiva riservata proprio a questa hypercar. Il prezzo non è stato rivelato, ma una cosa è certa: solo pochi fortunati avranno la fortuna di portarla in garage!