L’operazione che vi avevamo anticipato all’inizio del mese di gennaio è diventata ufficialmente realtà: i grandi universi FCA e PSA si sono uniti per dar vita al Gruppo Stellantis, che di fatto diventerà il quarto costruttore del settore automotive a livello mondiale. Un grande traguardo sia per la compagine Fiat-Chrysler che per quella capitanata da Peugeot e Citroen, che insieme hanno stilato una lista di obiettivi al fine di rilanciare diversi altri marchi facenti parte delle rispettive realtà. Quali? Sicuramente la nostra Alfa Romeo… ma anche l’italianissima Lancia, che secondo le intenzioni dovrebbe essere elevata a livello “Premium” proprio come la Casa del Biscione oppure la francese DS.
Consultando la road-map ufficiale di Stellantis, il brand torinese sarebbe addirittura superiore a Peugeot e Opel, facenti parte del livello “Upper Mainstream”, così come a Citroen, Fiat e Abarth, definiti con il livello base “Core”. Al di sopra di tutti questi marchi spiccherà solamente Maserati con il livello “Luxury“, mentre le vetture USA saranno ripartite con Jeep tra i “Global SUV” e la tripletta composta da Chrysler, Dodge e RAM tra gli “American Brands”.
La nostra Lancia, quindi, sarà presto protagonista di una vera e propria rivoluzione, cominciata innanzitutto con l’assegnazione del ruolo di Amministratore Delegato a Luca Napolitano, già responsabile EMEA di Fiat e Abarth. I lavori per donare a Lancia una “seconda giovinezza” inizieranno dalla sua unica vettura a listino, la Ypsilon, che verrà sicuramente rivalutata con una versione “full electric” basata sui pianali di ultima generazione di derivazione PSA, tra i quali figurano le piattaforme EMP1, EMP2 e l’inedita eVMP per i soli modelli a zero emissioni. Con tutta questa carne al fuoco la possibilità di vedere nuove creazione Made in Lancia è praticamente assicurata, anche se buona parte del lavoro dovrà essere destinata in parallelo alla riorganizzazione delle rete di vendita e di assistenza alla clientela, oggi limitata a soli pochi punti in Italia.