Il marchio Porsche è molto probabilmente uno dei pochi rimasti veramente fedele fino in fondo ai propri principi: oggi, infatti, la sua gamma sportiva mantiene ancora alta la bandiera dei motori endotermici ad alte prestazioni, sia con la serie 911 (modello 992) che con la più compatta 718 Cayman (Boxster se si prende in considerazione la versione a cielo aperto). L’idea di una probabile elettrificazione, fortunatamente, è ancora lontana e a testimoniarlo ci ha pensato la presentazione al recente Salone di Los Angeles del modello più sportivo proprio della Cayman, sia in versione stradale che pronto pista.
La 718 ottiene così una delle sigle più prestigiose in ambito motorsport e diventa GT4 RS, ereditando diverse peculiarità che finora erano riservate esclusivamente alla “sorella maggiore” 911. La più evidente è l’introduzione di un pacchetto aerodinamico che, in configurazione Performance, le consente di ottenere un aumento del 25% in termini di downforce rispetto alla precedente GT4, caratterizzato dal nuovo splitter anteriore con bargeboards specifici, dalle prese d’aria sul cofano, dagli sfoghi a livello dei passaruota, dal diffusore posteriore e dall’alettone derivato dalla 911 RSR da competizione, tra l’altro già adottato sulla 911 GT3.
Completamente rivisto in funzione “pistaiola” anche l’assetto, ribassato di 30 mm grazie a nuove sospensioni con tarature dedicate che aiutano a mantenere il contatto con l’asfalto anche alle più alte velocità in curva. In questo senso aiuta molto l’inedita costruzione in CFRP (composita con fibra di carbonio) della maggior parte dei pannelli della carrozzeria, che riducono complessivamente di 35 kg il peso a secco della vettura rispetto alla precedente GT4 fermando l’ago della bilancia a soli 1.415 kg.
Per chi non si accontenta la nuovissima Porsche 718 Cayman GT4 RS può essere poi equipaggiata con il pacchetto opzionale Weissach, che aggiunge le prese d’aria, le calotte degli specchietti retrovisori e l’alettone posteriore in fibra di carbonio assieme al rivestimento della plancia in Race-Tex con carbonio a vista, ai cerchi forgiati in magnesio e all’impianto di scarico (più roll-bar interno) in titanio.
Proprio in questa configurazione la Cayman GT4 RS ha battuto il record della precedente GT4 sul circuito del Nürburgring Nordschleife, abbassandolo di oltre 23 secondi e fermando i cronometri sul tempo di 7’04”511. Ciò è stato possibile anche grazie all’importante eredità ottenuta dalla 911 GT3 che consiste nel suo motore boxer a sei cilindri 4.0 Litri aspirato, capace ora di 500 cavalli per 450 Nm di coppia massima in abbinamento al cambio automatico Pdk a sette rapporti e a un limitatore che vede la zona rossa a 9.000 giri al minuto.
Le prestazioni? Lo scatto 0-100 è coperto in soli 3,4 secondi mentre la velocità massima tocca i 315 km/h: se questo non fosse abbastanza per divertirsi dietro al volante, allora i più esigenti potranno trovare pane per i loro denti con la versione “solo pista” Clubsport, ulteriormente modificata e omologata per l’utilizzo in circuito con alcune soluzioni tecniche previste dalla FIA in vista della partecipazione ai Campionati SRO di categoria GT4.
Partiamo stavolta dal motore: la 718 Cayman GT4 RS Clubsport utilizza sempre un sei cilindri boxer da 4.0 Litri di cilindrata derivato però dalla 911 GT3 Cup, che eroga fino a 500 cavalli e 465 Nm di coppia massima ma che è ottimizzato sia nella curva di coppia che in quella di potenza per essere il 18% più performante rispetto a quello della precedente “non-RS”. A livello di aerodinamica, invece, ciò che la distingue dalla versione stradale è la presenza di un bodykit derivato dalla 911 GT3 R con splitter anteriore maggiorato, sottoscocca carenato e alettone posteriore regolabile in due posizioni, i quali permettono un’ottimizzazione importante dei flussi dell’aria alle alte velocità.
E mentre molti pannelli della carrozzeria sono realizzati con materiali compositi e fibre naturali (un occhio alla sostenibilità, d’altronde, ci vuole sempre), gli interni della nuova Clubsport possono essere considerati praticamente “pronto-gara”. L’abitacolo, infatti, mette in luce i sedili da corsa Recaro con cinture a sei punti, una strumentazione essenziale per la guida in circuito e l’intera gabbia di sicurezza con roll-bar omologato FIA, che aiuta a garantire la giusta stabilità in curva e a impedire il ribaltamento della vettura in caso di errore del pilota.
Le ultime differenze da annotare rispetto al modello stradale sono i terminali di scarico con tecnologia anti-rumore per andare incontro ai limiti di emissione sonora in circuito, la possibilità di installare dei fari supplementari utili durante le gare di durata e un sistema di sospensioni ancora più raffinato, che può essere adattato a piacimento a seconda della pista dove si intende correre. L’impianto frenante, poi, utilizza dischi da 380 mm, mentre a livello di elettronica è stato introdotto il sistema PSM (Porsche Stability Management System) con tarature specifiche del controllo di trazione, di stabilità e dell’ABS.
Ora uno sguardo ai prezzi: la nuovissima Porsche 718 Cayman GT4 RS “stradale” può essere ordinata nei concessionari ufficiali già da oggi con un listino di base che parte da 147.471 Euro e consegne previste entro il mese di marzo 2022. Per quanto riguarda la Clubsport, invece, la disponibilità è per il momento stata confermata solo negli Stati Uniti con un prezzo di listino di 229.000 dollari… ma non preoccupatevi: qualche settimana di pazienza e Porsche annuncerà anche quello destinato al mercato europeo.