Anche Maserati, come tanti altri costruttori Premium, cede al fascino commerciale del SUV sportivi e propone – già da qualche anno – il Maserati Levante: imponente veicolo multiuso che ben si presta tanto ad un uso sportivo quanto ad un uso fuoristradistico. Lo proviamo sui monti della Valle d’Aosta in versione MY2018, Gransport, Diesel da 275 CV.
In principio c’era solo Porsche che con Cayenne aveva anticipato i tempi presentando la propria interpretazione di SUV sportivo. Poi con gli anni, visti i successi di vendite, arrivarono le altre: Mercedes-Benz, BMW, Jaguar e infine Maserati che dal 2016 propone alla propria clientela un SUV sportivo in tutto e per tutto esclusivo che sa interpretare al meglio il Made in Italy. Progettata e costruita in Italia la Maserati Levante condivide con la cugina Ghibli il pianale e le motorizzazioni tuttavia ha una propria indipendenza stilistica e tecnologica che parte, ad esempio, dall’impiego diffuso di magnesio e alluminio.
Le novità della versione MY2018 (Model Year 2018 – ovvero l’aggiornamento di metà carriera della vettura del Tridente) riguardano principalmente gli aspetti tecnologici che puntano a portare la vettura al livello delle concorrenti che, forti di alleanze di gruppo, godono di tecnologie interne e a bassi costi ma soprattutto, fino a ieri, più evolute.
Maserati levante MY2018 propone un avanzato sistema di ausilio alla guida che si assesta al Livello 2 e che quindi prevede la possibilità, per il conducente, di togliere le mani dal volante per brevi periodi di tempo come ad esempio per bere da una bottiglia di acqua o per inserire una carta di credito nel portafogli. La tecnologia è oggi possibile grazie al servosterzo idraulico EPS ad attuazione elettrica che permette l’integrazione con i radar di bordo.
Ovviamente il conducente non deve mai distrarsi ma la vettura è in grado di “guidare” in maniera autonoma compiendo curve, restando in carreggiata e mantenendo la distanza dal veicolo che precede.
Il sistema va bene e sperimentato sul tratto che collega Courmayeur ad Aosta abbiamo verificato quanto possa reagire correttamente alle diverse condizioni stradali anche in caso di pioggia intensa e strisce non ben definite. Basta una mano sul volante (meglio due!) e uno sguardo sulla strada per affrontare tanti chilometri in totale leggerezza facendosi cullare dalle sospensioni pneumatiche attuate elettronicamente.
Il pacchetto, optional, comprende Highway Assist, Lane Keeping Assist, Active Blind Spot Assist e Traffic Sign Recognition.
Il Levante monta di serie un sistema di sospensioni pneumatiche all’avanguardia. Si tratta di un sistema pneumatico chiuso, costituito da quattro molle pneumatiche indipendenti, ciascuna dotata di sensore di livello, due serbatoi montati sulla culla delle sospensioni posteriori. L’obiettivo di questa tecnologia è quello di offrire una guida più confortevole in ogni contesto stradale.
In particolare in autostrada si percepisce l’effetto “tappeto volante” e il viaggio risulta comodo e senza rollio anche affrontando curve veloci. La macchina si abbassa e riduce anche i consumi. In fuoristrada – attivando l’apposita modalità di guida dal pulsante nel tunnel centrale – le sospensioni si estendono di 40mm rispetto alla posizione normale e permettono al Levante di affrontare tutte le condizioni di guida off-road (pneumatici permettendo).
La presenza dello sterzo servoassistito elettricamente si sente e in generale devo ammettere che migliora l’handling e il comfort della vettura. La tecnologia EPS asseconda meglio le modalità di guida e abilita i nuovi sistemi avanzati di assistenza alla guida.
In autostrada è comoda e nel misto c’è un rollio ridotto. Merito delle sospensioni con molle pneumatiche a controllo elettronico. Se si vuole godere appieno delle prestazioni del cambio automatico ad 8 rapporti si passa ad usare i paddle (optionals) e dalla modalità di guida NORMAL si passa alla SPORT, il posteriore canta e il motore, italianissimo, ruggisce mentre la macchina si abbassa fino a 35mm come un gatto pronto ad attaccare la propria preda.
Il motore è un monoturbo costruito in Italia che però riesce a spingere bene fino dai bassi senza necessariamente lasciare vuoti enormi. Certo la sovralimentazione a doppio stadio ha doti diverse, ma stiamo pur sempre parlando di un motore sportivo ma che ha comunque un numero di cavalli non stratosferico.
Maserati propone alla propria clientela la trazione integrale Q4 accoppiata al cambio ZF ad otto rapporti. Chi ha avuto modo di leggere qualche mio articolo in passato sa che non sono appassionato della trasmissione ZF con convertitore di coppia ma in questa vettura mi sono ricreduto. Funziona bene, permette una guida lineare e ben si adatta alle esigenze del grosso SUV.
La trazione Q4 e la trasmissione dialogano con le 4 modalità di guida Normal, Sport e Off Road, abbinabili alla modalità di cambiata manuale o automatica, e I.C.E. (Increased Control & Efficiency) che si può usare per sfondi scivolosi o per ridurre i consumi.
Il sistema di trazione integrale, di serie su tutti i Levante, manda il 100% della coppia all’asse posteriore e convoglia la coppia all’anteriore solo quando serve. L’analisi delle condizioni stradali avviene ogni 100 millisecondi e questo assicura una prontezza di riflessi senza precedenti.
Il sistema, a frizione multidisco, pesa solo 60 kg in più e permette quindi di minimizzare l’impatto nei consumi.