Mentre in Europa e in America il Coronavirus rimane una minaccia ancora concreta, in Cina l’emergenza scatenata dal Covid-19 si sta lentamente allentando. Al punto che il governo ha già pronto un piano di rilancio del proprio mercato automobilistico, da sempre uno dei capisaldi della propria economia. Come? Con dei sussidi per costruttori, concessionari e clienti per la durata di ben due anni, rivolti in particolar modo alle vetture “green” con propulsori elettrici.
Questo permetterà non solo un incentivo all’acquisto di veicoli nuovi, ma anche un rafforzamento del mercato dell’usato; sul lato dei costruttori, invece, i benefici si concretizzeranno in un drastico taglio delle tasse, sotto forma di detrazione dell’Iva. “L’auto è un pilastro dell’economia nazionale e l’industria automobilistica svolge un ruolo cruciale nell’incrementare i consumi interni e nell’agevolare la modernizzazione della domanda“, queste le parole del Ministro del Commercio di Pechino, Wang Bin, pronunciate in conferenza stampa, che sottolineano la strenua volontà ad aiutare uno dei settori cardine dell’economia cinese.
Dati alla mano, l’emergenza del Coronavirus in Cina ha determinato un crollo delle vendite su base annua pari al 42% nel primo trimestre del 2020, un deficit che, se non arginato in tempi, potrebbe comportare delle drammatiche conseguenze. Ecco il perchè di queste misure introdotte dal governo di Pechino: come è accaduto nella gestione della pandemia che sta sconvolgendo il mondo interno, ancora una volta c’è molto da imparare…