McLaren ha svelato ufficialmente la sua ultima supercar: la McLaren W1. Segue le orme delle iconiche F1 e P1 e viene definita dalla casa automobilistica britannica come una vera supercar. I suoi numeri lo confermano.
Grazie a un nuovo gruppo propulsore ibrido basato su V8, la nuova W1 riesce a sviluppare 1275 CV di potenza e 1340 Nm di coppia massima, rendendola l’auto più potente mai prodotta fino ad ora dall’azienda britannica.
Se ciò non bastasse, presenta il rapporto peso/potenza migliore del segmento con 899 CV/tonnellata. Riesce a fermare l’ago della bilancia a soli 1399 kg, rendendola leggermente più pesante della precedente P1.
Per mantenere basso il peso, McLaren ha mantenuto invariata la trazione posteriore al posto di optare per quella integrale. Grazie al suo V8 biturbo da 4 litri con tecnologia ibrida e alla trasmissione DCT a 8 marce con sistema E-Reverse, la McLaren W1 impiega 2,7 secondi per scattare da 0 a 100 km/h, 5,8 secondi da 0 a 200 km/h e meno di 12,8 secondi da 0 a 300 km/h mentre la velocità massima è limitata a 350 km/h.
In aggiunta, la nuova supercar McLaren è 3 secondi più veloce nel giro sul Circuito di Nardò della Senna progettata appositamente per la pista. Soltanto il V8 MHP-8 eroga 929 CV. A detta di McLaren, si tratta di un propulsore completamente nuovo. Dispone di un albero motore piatto a 90° con cilindrata di 4 litri.
Riesce a raggiungere i 9200 g/min grazie ad alcuni alesaggi dei cilindri rivestiti con plasma e al fatto che il powertrain è stato costruito in alluminio. Il carburante viene iniettato nei cilindri a 350 bar grazie al sistema di iniezione di benzina diretta (GDI).
Un altro primato della W1 è il fatto di avere la potenza specifica più elevata di sempre, ossia 233 CV per litro. Non è finita qui poiché la vettura impiega meno di 9,6 secondi per completare il quarto di miglio e offre prestazioni in frenata di alto livello: da 100 km/h a 0 in 29 metri e da 200 km/h a 0 in 100 metri.
Accanto al V8 troviamo un motore elettrico e un’unità di controllo integrati in un unico componente, per un totale di 351 CV di potenza. Il sistema E-Module utilizza la stessa tecnologia presente sulle monoposto della IndyCar e della Formula 1.
Inoltre, c’è una batteria da 1,384 kWh che permette di percorrere 2,6 km in modalità completamente elettrica. McLaren fornisce un caricatore di bordo. Sia la batteria che il motore elettrico vengono utilizzati per la retromarcia e l’avviamento della supercar dopo lunghi periodi di inattività. Al contrario, il sistema sterzante e l’impianto frenante sono entrambi idraulici, quindi il marchio britannico non ha optato per soluzioni elettriche.
Arrivando al design, la McLaren W1 vanta diverse componenti sulla parte frontale che aiutano l’aerodinamica e sono tutte caratteristiche prese in prestito dal motorsport. Grazie alle ali anteriori e posteriori attive, l’auto riesce a cambiare comportamento quando bisogna scendere in pista.
Nello specifico, il retro è costituito da un’ala Active Long Tail che estende l’area di lavoro del diffusore e funge da freno ad aria e da ala DRS. La parte inferiore di questo speciale alettone permette di utilizzare efficacemente l’aerodinamica a effetto suolo.
In modalità Race, la W1 riduce l’altezza della parte anteriore di 3,71 cm e quella della parte posteriore di 1,78 cm. Grazie alle sue ali attive e all’Active Chassis Control III, è in grado di generare fino a 350 kg di deportanza nella parte anteriore e 650 kg in quella posteriore, per una deportanza totale di 1000 kg nelle curve ad alta velocità.
In totale, la casa automobilistica britannica prevede di produrre solo 399 esemplari (tutti già prenotati) ad un prezzo ciascuno di circa 2,4 milioni di euro. Tuttavia, il prezzo aumenta optando per le opzioni illimitate disponibili tramite McLaren Special Operations (MSO). Ciò significa anche che non ci saranno due McLaren W1 uguali.