Dopo la presentazione di inizio anno, la divisione sportiva AMG della Mercedes è oggi in pieno fermento con le ultime novità del suo reparto interno E Performance, che di fatto andrà ad equipaggiare le vetture di Affalterbach con delle specifiche ovviamente indirizzate verso il mondo dell’elettrico. Queste non limiterà la loro indole “da corsa”, ma anzi la renderà ancora più evidente e importante grazie a propulsori a quattro e otto cilindri a V abbinati a un’unità “full electric” di tipo sincrono, a batterie ad alte prestazioni, alla trazione integrale AMG Performance 4MATIC+ e al differenziale autobloccante a controllo elettronico EDU (Electric Drive Unit) con torque vectoring.
Tecnologie derivate da quelle utilizzate nel mondo della Formula 1 e che daranno a vita a powertrain di tipo plug-in hybrid con la parte elettrica in grado di erogare fino a 204 cavalli e 320 Nm di coppia massima, abbinata a una trasmissione a due rapporti AMG Speedshift MCT 9G che privilegia prima l’accelerazione fino a 140 km/h e poi la velocità massima fino al limitatore elettronico. L’obiettivo? Assicurare la migliore motricità possibile in ogni condizione di guida, anche grazie alla ripartizione intelligente della coppia che può spostarsi dall’asse posteriore a quello anteriore in caso di necessità.
Lato batterie, la soluzione implementata dal reparto interno E Performance della AMG è quella di un pacco di accumulatori che trova il proprio alloggiamento sopra l’asse posteriore per un miglior bilanciamento dei pesi, e che saprà offrire una capacità di 6,1 kWh e una potenza massima di 150 kW. Rispetto alla concorrenza, la loro composizione è a 560 celle raffreddate singolarmente con 14 Litri di liquido refrigerante alla temperatura di 45°, ritenuta ottimale per la loro massima efficienza anche nel lungo periodo.
Con questa dotazione, le prossime vetture sportive della Casa della Stella a Tre Punte potranno contare su ben sei “driving modes” selezionabili attraverso il Dynamic Select AMG: Electric, Comfort, Sport, Sport+, Race e Individual. Quella impostata all’accensione del motore sarà sempre la Comfort in modalità silenziosa e propulsione completamente elettrica, ulteriormente affinabile con i quattro settaggi del recupero di energia durante le fasi di decelerazione e frenata. La più potente, con una rigenerazione fino a 90 kW, permetterà l’utilizzo dell’auto in modalità “one-pedal”, e quindi con il rallentamento tramite il semplice lift-off dell’acceleratore.
Per quanto riguarda i motori veri e propri, il reparto interno E Performance declinerà la propria offerta su due tipologie di powertrain: la top di gamma, al debutto sulla prossima AMG GT73, potrà contare su un V8 4.0 Litri a doppio turbo-compressore da oltre 800 cavalli e 1000 Nm di coppia massima, mentre la seconda sarà contraddistinta da un quattro cilindri 2.0 Litri da oltre 420 CV, accoppiato a un’unità elettrica supplementare in grado di alzare l’asticella prestazionale fino a quasi 650 CV. In questo caso siamo di fronte alla versione montata longitudinalmente dell’M139 oggi impiegato sulla A45 S, che proporrà un motore elettrico capace di tenere in pressione la turbina annullando, quindi, il classico fenomeno di turbo-lag di questi propulsori.
La sua destinazione sarà la nuova generazione della C63, che insieme alla GT73 e alla Project One andrà ad affiancare i modelli in allestimento AMG del brand EQ, per la precisione le AMG 43 e 53. Le loro peculiarità? Diverse modifiche estetiche specifiche che toccheranno l’aerodinamica (su piattaforma EVA), il design all’anteriore e al posteriore, le sospensioni (di tipo pneumatico AMG Ride Control+), l’impianto frenante e addirittura l’impianto di scarico, con tecnologia AMG Sound Experience e diffusori dedicati. Interessanti anche le performance, con velocità massima di 250 km/h e scatto 0-100 cronometrato sui 4 secondi netti. Il loro arrivo sul mercato? Entro la fine dell’anno… ma prima di allora vi aggiorneremo sicuramente: stay tuned!