Siamo davanti a una lama di coltello da Sous Chef, sempre più affilata man mano che passa il tempo. La Mercedes CLS 2018 debutta con linee ricercate, aerodinamiche (il Cx è di 0,27) ed immancabilmente eleganti. A prima occhiata si può vedere subito il cambiamento più determinante, appannaggio anche della nuova Classe A che verrà presentata a breve.
I gruppi ottici anteriori sono adesso più stretti, ricetta che viene esportata anche al posteriore dove il taglio del fanale viene replicato nella forma dei terminali. Davvero molto ben riuscito il lunotto posteriore, così inclinato da non necessitare -come va di moda sulle premium di oggi- della spazzola del tergicristallo. D’altronde le telecamere stanno sostituendo l’occhio umano, oltre al fatto che i possessori di questo gioiello potranno risparmiare (!) sulla sostituzione delle spazzole.
A cambiare meno -fortunatamente, visto il successo e le diverse imitazioni- è la griglia frontale del radiatore così come la linea complessiva dell’auto. La nuova Mercedes CLS ha misure da ammiraglia, abbastanza per giocarsela con Porsche Panamera ed Audi A7: la versione precedente era lunga 4,94 metri, larga 1,88 e alta 1,42. Numeri da Playmate che con la CLS 2018 cresceranno ulteriormente.
Agli interni ritorna la filosofia imposta dalle nuove Classe S e Classe E: la plancia centrale diventa un tutt’uno con la strumentazione, coperta però -al contrario della Classe A 2018- da un parasole. Probabilmente quindi i menù saranno ampiamente personalizzabili come impone l’esperienza degli Smartphone.
Bello e pulito il tunnel centrale, così come la fascia luminosa che corre fra inserti in legno e materiali pregiati. Mercedes, con la nuova CLS, punta a mercati come quello cinese dove il proprietario siede dietro e contemporaneamente a quello europeo in cui -al contrario – il cliente vuole guidare. Questo la dice lunga sul livello di comfort e lusso che è stato profuso in tutto l’abitacolo e sulle performance che ci si possono attendere dall’auto.
Mercedes CLS si fregia del badge 53 AMG per raggiungere la cifra strepitosa di 429CV grazie ad un motore elettrico che va ad affiancare il sei cilindri in linea da 3.0 litri.
L’offerta base include il prestigioso 9G-Tronic (automatico a nove marce) su tutte le versioni, che si dividono tra quattro e sei cilindri in linea. A scelta anche la trazione, semplicemente al posteriore o integrale intelligente con il collaudato 4Matic Mercedes.
Per quel che riguarda le potenze la CLS parte dall’ultima evoluzione del 350. Il che si traduce in un turbo benzina da 2.0 litri a cui dare del lei, è infatti accreditato di 299CV e 400Nm di coppia anche grazie all’EQ Boost, il mild-hybrid con batteria da 48 V che mette sul piatto 10kW e 150Nm.
Salendo con le potenze troviamo il sei cilindri in linea da 3.0 litri, con compressore elettrico attuato dalla già citata batteria da 48 V. Un sistema che permette 435CV e 500Nm di coppia massima, lo stesso adottato sulla Mercedes Classe S 450.
Passando al Diesel si apre con la CLS 300d, un quattro cilindri in linea da 2.0 litri turbo con 194CV e 400Nm di coppia. Più in alto sulla scala delle prestazioni torna il sei cilindri declinato nelle versioni 350d e 400d. I numeri di questi due motori sono, al solito, spaventosi: troviamo rispettivamente 286CV per 600Nm e ben 340CV per 700Nm di coppia massima.