Con la sigla di progetto W638, basato sull’ossatura di un furgone a trazione anteriore, vengono identificati due modelli Mercedes-Benz nati nel 1996 dallo stesso progetto: la monovolume di grossa taglia nota come la prima delle due generazioni della Classe V ed il furgone chiamato “Vito”, dal nome dello stabilimento di Vitoria, in Spagna, dove entrambi i modelli sono costruiti. La nuova classe inizialmente deve chiamarsi “Viano”, ma alla fine si opta per “Classe V” per uniformarla con il resto della gamma: le vetture della Classe V offrono spazio a volontà e fino ad otto posti a sedere. Parallelamente alla Classe V viene introdotta sul mercato la prima generazione di Mercedes-Benz Vito, destinato ad essere utilizzato prevalentemente come furgone, per impieghi commerciali, che ha il suo precursore nel modello MB100, uscito di produzione nel 1995. La prima serie esce di produzione nel 2003, sostituita dalla seconda, prodotta fino al 2013 (la cui versione monovolume si chiama Viano). La terza generazione nasce l’anno successivo.
Oggi i veicoli commerciali sono sempre più simili alle auto normali, per poterne ricavare delle multispazio lussuose che non fanno rimpiangere le tradizionali monovolume. Non fa eccezione Mercedes Classe V, anche nella versione van Mercedes Vito. La strumentazione è la stessa montata sulla berlina Mercedes Classe C. Non mancano gli aiuti elettronici alla guida e ogni dotazione relativa al comfort come sulle ammiraglie della casa. Gli interni sono stati progettati dal centro stile di Como. Nonostante le dimensioni imponenti, Mercedes Vito non è penalizzato nell’aerodinamica ed è proposto a trazione posteriore o integrale.
Se nella versione passeggeri Mercedes Classe V è l’ideale per viaggiare in relax, tant’è vero che è una delle vetture più utilizzate dalle società di noleggio con conducente, anche nella versione furgone offre i lussi e le comodità di una berlina della casa tedesca.