INFOMOTORI: L’Italia deve poi affrontare questo cambiamento partendo con uno dei parchi circolanti più vecchi d’Europa con milioni di Euro 0, 1, 2 e 3 che devono essere rottamate quanto prima se vogliamo migliorare la qualità dell’aria ma anche la stessa sicurezza. Che soluzioni proponete voi costruttori al Governo ed al Parlamento, sfruttando per questa domanda anche la sua esperienza come Presidente Unrae?
MICHELE CRISCI: “Abbiamo già avuto diverse interlocuzioni con questo e con il precedente governo, gli incentivi che oggi sono in vigore in Italia si devono essenzialmente allo strordinario lavoro fatto da UNRAE insieme alle altre associazioni, Anfia e Federauto. Il ricambio del parco è la priorità da un punto di vista ambientale e non c’è alcun dubbio che un piano di rottamazione consistente e strutturato negli anni sia l’unico mezzo per accelerarne il ricambio. Incentivi su auto nuove di ultima generazione ed emissioni basse o 0 a fronte di
rottamazioni di Euro 4 e precedenti. Tutto questo vale per le auto come per i veicoli commerciali come per i mezzi pesanti dedicati al trasporto merci.”
INFOMOTORI: Il mercato automobilistico italiano sta soffrendo notevolmente rischiando di tornare indietro di oltre 40 anni pur essendo paradossalmente l’automobile il mezzo ora
più amato ed utilizzato dagli italiani che lo preferiscono ai mezzi pubblici quando monopattini, bici o scooter/moto non lo consentono. Gli incentivi da soli possono risolvere tutti i problemi o bisogna che vi sia un piano più strutturato che magari interessi la stessa fiscalità. Non c’è il rischio che stimolare le vendite oggi possa bloccarle poi fra qualche anno?
MICHELE CRISCI: “Un piano di incentivi strutturato negli anni non è mai bloccante, diversamente potrebbe creare questo effetto un piano stop&go come quelli a cui stiamo assistendo. La fiscalità è un’altra area di grande importanza e anche di questo abbiamo più volte discusso con i ministeri preposti. Quando parlo di piano strutturato intendo proprio questo, incentivi alla rottamazione, revisione della fiscalità sull’auto (per le aziende in particolar modo) e infrastrutture di ricarica elettrica di alta potenza.”
INFOMOTORI: Il mercato delle auto con la spina è in costante crescita in tutto il mondo ed anche l’Italia, partita “lenta”, sta recuperando velocemente grazie agli stessi incentivi. Volvo ha presentato numerose novità, forte anche della proprietà decisamente competitiva sia sulle PHEV che BEV: come sta rispondendo l’automobilista italiano alle vostre offerte?
MICHELE CRISCI: “Direi che sta andando davvero bene, siamo oltremodo soddisfatti e in fondo i numeri di Volvo in Italia (record dopo record), in Europa e nel mondo lo testimoniano. I modelli plug-in Volvo oggi in Italia sono di grandissimo successo con percentuali che si avvicinano su alcuni modelli al 50% del venduto (xc40 per esempio), e nel mondo aziendale e del noleggio sono ormai da tempo i numeri uno in assoluto sul mercato.”
INFOMOTORI: Più del 50% degli italiani comprerebbe subito una vettura elettrica se costasse come una endotermica, avesse una buona autonomia e ci fosse una struttura di
ricarica adeguata. Secondo Lei quando si concretizzeranno questi tre pilastri e sul versante delle infrastture che cosa pensa che sia necessario fare considerando che ormai ogni mese arrivano migliaia di BEV e PHEV a cui non corrisponde un altrettanto veloce adeguamento delle colonnine? Meglio delegare gli operatori o le Case devono ampliare il proprio raggio di azione come ha fatto, per esempio, Tesla con la sua rete Supercharger?
MICHELE CRISCI: “Come sta facendo anche Volvo con il progetto “Volvo Recharge Highways” secondo il quale presso i nostri concessionari, soprattutto quelli più vicini alle uscite autostradali, saranno presto a disposizione – di volvisti e non – impianti di ricarica fast di 175kw. E’ chiaro che infrastrutturare un paese debba essere un impegno governativo, per esempio introducendo delle leve fiscali simili a quelle per l’edilizia, per dare cosi’ poi il via con successo, in termini di tempi e di certezze per gli automobilisti, al processo. E’ il classico
esempio dove pubblico e privato possono (e debbono) cooperare per velocizzare il processo.”
INFOMOTORI: Il lockdown ha spinto lo smartworking nel lavoro e la didattica a distanza per gli studenti, accelerando sulla digitalizzazione che la filiera automotive ha sfruttato in
maniera importante. Il ruolo delle Concessionarie, in questo quadro, resterà immutato o siamo dinanzi ad importanti cambiamenti? Restando poi sul tema delle Concessionarie, molti nostri lettori, specie di AndiamoElettrico.it ci segnalano che non sempre i venditori sembrano motivati a vendere una BEV e talvolta la loro “conoscenza elettrica” è piuttosto debole: avete in programma azioni di rafforzamento sia sul versante della formazione che dei bonus…?
MICHELE CRISCI: “Il mondo sta velocemente cambiando, la pandemia ha solamente accelerato un cambiamento che era già in atto e di cui noi stiamo parlando ai nostri concessionari da almeno 5/6 anni. Non possiamo pensare che l’automotive continui a non essere toccato dai cambiamenti portati dal digitale. Ovviamente ci saranno impatti sulla filiera, ma se insieme ai nostri concessionari saremo capaci di trasformarci tutti nella direzione giusta prevedo un futuro importante, ancora insieme ai nostri partners. Tutti dovremo saper cambiare, dai produttori ai concessionari ai venditori. La formazione ovviamente sarà alla base per velocizzare il cambiamento e abbracciarlo in modo efficace ed efficiente. Ripeto, se siamo capaci di farlo correttamente la soddisfazione del cliente porterà la soddisfazione anche del business.”
INFOMOTORI: Siamo giusto a metà dell’anno! Come si è chiuso il primo semestre 2021 per Volvo Cars Italia e come pensa si possa concludere alla luce dei confortanti scenari
che gli esperti attribuiscono all’Italia per il 2021 e 2022 con un PIL in forte recupero?
MICHELE CRISCI: “In Italia abbiamo chiuso un primo semestre straordinario con oltre 12.500 unità immatricolate e due record consecutivi su maggio e giugno. I numeri sono importanti ma ancor più importanti se ottenuti nell’ambito della strategia di trasformazione che stiamo percorrendo. Sul futuro ovviamente come tutti siamo in apprensione per la carenza di semiconduttori e materie prime, comunque vogliamo continuare a crescere ed essere una parte importante delle strategie globali di volvo anche in Italia.”
INFOMOTORI: Le auto sono davvero destinate ad essere elettriche, connesse ed autonome con il volante destinato a scomparire?
MICHELE CRISCI: “Credo che il futuro prossimo dell’auto sia abbastanza chiaro ormai, come lo descrivete voi. Sulla necessità o meno di avere il volante (non sono un ingegnere) credo e spero di trovarne sempre uno, magari a scomparsa ma che possa essere disponibile se necessario.”
INFOMOTORI: Pensa che sia possibile convincere gli italiani che sia più vantaggioso affittare una vettura piuttosto che comprarla considerando anche l’accelerazione tecnologica che stiamo vivendo in questo periodo? Volvo Cars Italia ha studiato qualcosa di particolare e con che risultati?
MICHELE CRISCI: Nel resto d’Europa è già cosi. In italia ci vorrà un pochino di più perché siamo ancora molto legati al concetto di proprietà su tutto… A partire dalla casa. E credo che negli anni si sia rivelato un grande vantaggio per tutti. Per quanto riguarda la mobilità è ormai chiaro che il costo d’uso sta sopravanzando velocemente l’idea della proprietà. Volvo ha già da tempo lanciato sistemi di abbonamento e membership (Care by Volvo) che si stanno rapidamente diffondendo in europa e prestissimo con successo anche in Italia.”
INFOMOTORI: Dopo un periodo decisamente impegnativo dovendo seguire sia Volvo Cars Italia sia l’UNRAE ha già programmato le vacanze e come pensa di ricarsi le batterie? Resterà in Italia o ne approfitterà per uscire dai confini dopo questo lungo blocco?
MICHELE CRISCI: “Resterò in italia e mi muoverò serenamente con la mia XC90 t8 plug-in hybrid….. Una macchina strordinaria!”
INFOMOTORI: Se non fosse approdato nel mondo dell’automobile, in quale settore le sarebbe piaciuto operare e perchè?
MICHELE CRISCI: “Difficile rispondere, la vita porta sempre cose che non ti aspetti e pensarci a posteriori aumenta magari solo i rimpianti. Sono felicissimo di quanto mi ha regalato la vita fino ad oggi. Certo, adoro la musica, si sa…”
Grazie mille Presidente per il tempo che ha dedicato ai nostri lettori che stanno pure loro cambiando la modalità di fruizione dell’informazione utilizzando sempre di più gli smartphone ed apprezzando l’interoperabilità fra web e canali social che offrono una esperienza più completa e diretta potendo poi da Infomotori.com passare direttamente sul sito della casa per ulteriori informazioni…
Carlo Valente
Founder
Infomotori.com – AndiamoElettrico.it