La differenza è sensibile, obiettivo divertimento nella guida raggiunto! Il pneumatico francese all’inizio sembra più brusco nelle reazioni, mentre il concorrente avvisa con maggiore anticipo di un’eventuale perdita di aderenza, ma negli ultimi due giri ci accorgiamo che non è proprio così, è solo che le velocità in curva sono maggiori e la perdita di aderenza inferiore, soprattutto con le gomme calde. La stessa sensazione, forse ulteriormente amplificata, la ricaviamo nella prova di guida veloce sul bagnato. In questo caso si nota che con le Sport Pilot 3 anche l’ESP interviene in misura minore, a dimostrazione quindi di una migliore tenuta. Il profilo dei Michelin permette infatti di “scaricare” meglio l’acqua e permette al pneumatico di avere una maggior aderenza all’asfalto.
A questo contribuiscono anche i materiali utilizzati che formano la mescola “Green Power” e l’architettura della carcassa particolarmente piatto. In Michelin ci garantiscono che queste gomme consentono inoltre un sensibile risparmio di carburante e minori emisisoni di CO2 grazie a una resistenza al rotolamento inferiore del 10% (rispetto al Sport Pilot 2) e una durata superiore, cosa che ovviamente non abbiamo avuto modo di verificare direttamente ma che, visti i risultati toccati con mano, non possiamo permetterci di mettere in dubbio.