Nel 2024 si sta assistendo a quella che può essere definita come una “nuova era” per quanto concerne le auto elettriche. Oltre ai costi, sia di sviluppo che di produzione, i cambiamenti riguardano le batterie. Se, inizialmente, le attese erano tutte per i miglioramenti delle performance legati all’impiego di tecnologie all’avanguardia, nei mesi più recenti l’attenzione si è spostata verso soluzioni che puntano su sostenibilità, accessibilità e sicurezza per il futuro delle auto elettriche.
L’European Alternative Fuels Observatory, portale finanziato dalla Commissione Europea, ha fornito diversi dati relativi alla situazione del comparto auto elettriche in Italia. Nel 2023, nella penisola italiana circolavano circa 44 milioni di vetture; di queste, una percentuale inferiore all’1% elettriche. Rispetto al 2022 il numero di auto e autocarri elettrici è aumentato del 37%, arrivando a superare quota 250.000. Altri dati sono giunti da Motus-E, piattaforma neutrale che coinvolge numerosi operatori del mondo automotive. La quota di mercato delle auto elettriche in Italia, a dicembre 2023, è stata del 4,1%.
Francia e Germania presentavano entrambe percentuali decisamente più elevate (16,4% per la prima e 18,1% per quanto riguarda la seconda). Deve essere comunque sottolineato come le prospettive di crescita nel territorio italiano siano positive. Motus-E ha infatti preso in esame anche il numero di stazioni di ricarica pubbliche, che al 31 dicembre 2023 mostravano una crescita de 27,45% rispetto all’anno precedente. Altrettanto positive sono le notizie sulla densità di colonnine di ricarica. Considerando l’intera penisola, chi è alla guida di un’auto elettrica Smart ha la possibilità di incontrare una colonnina elettrica ogni 10 km nell’86% del territorio. Se si limita l’analisi alle aree urbanizzate, il numero di colonnine in 10km può salire fino a 2.000.
Dal 1° gennaio 2024, e fino alla fine dell’anno (o all’esaurimento dei fondi), chi ha in programma di sostituire la propria vettura è libero di richiedere il “Bonus Auto Elettriche 2024“. La vettura da acquistare non deve avere un costo superiore ai 42.700 euro, Iva inclusa. Nel caso non si ricorra alla rottamazione, con ISEE superiore ai 30.000 euro l’incentivo è pari a 6.000 euro; un ISEE inferiore, invece, prevede un bonus di 7.500 euro. Le rottamazioni che contribuiscono a determinare l’importo del bonus sono quelle relative a veicoli da Euro 0 a Euro 5; a ogni classe è associato un valore differente. Con un ISEE che supera i 30.000 euro, rottamando una vettura, si riceve un incentivo tra i 9.000 e gli 11.000 euro; uno inferiore assegna tra gli 8.000 euro e gli 11.250 euro.
Nel mondo delle batterie per auto ha iniziato a farsi strada l’opzione Litio-Ferro-Fosfato (LFP), da utilizzare come alternativa a materiali del calibro di Cobalto e Nichel. Ed effettivamente, i costruttori apprezzano le LFP perché le ritengono più sicure e decisamente meno costose.
Sono apparse nel mercato automobilistico nel 2023, ma è in questo 2024 che diversi produttori di auto (cinesi in primis) guardano con convinzione alle batterie agli ioni di sodio. Questa tipologia di accumulatori, al pari delle batterie LFP, presenta materiali meno costosi. Il sodio, inoltre, è decisamente più semplice da reperire del litio.
Altro vantaggio delle batterie agli ioni di sodio è la possibilità di utilizzare in fase di produzione le medesime linee impiegate per creare gli accumulatori agli ioni di litio. E questo permette di contenere gli investimenti con una tecnologia facilmente scalabile. Nel 2023 QuantumScape ha posto fine alla fase di sperimentazione delle batterie allo stato solido. E alcuni produttori di veicoli giapponesi e tedeschi stanno seguendo la via dell’industrializzazione con l’obiettivo di introdurle sul mercato nel 2027 o, al più tardi, l’anno successivo.
Altra innovazione nel comparto dei veicoli elettrici è l’adozione del sistema cell-to-pack. Quest’ultimo dà l’opportunità di assemblare direttamente le celle al telaio della vettura; così facendo vengono ridotti peso e ingombro. Se tale tecnologia venisse implementata su larga scala, non solo i prezzi dei veicoli elettrici si ridurrebbero, ma si otterrebbero benefici anche nella gestione delle ricariche veloci.