Le due monoposto che Nigel Mansell ha recentemente messo in vendita hanno fatto letteralmente impazzire il pubblico che ha partecipato alle aste di RM Sotheby’s: la storica Williams-Renault FW14, infatti, ha superato l’asticella dei 4 milioni di Euro, mentre la Ferrari 640 del 1989 ha raggiunto la quotazione di 3.605.000 Euro praticamente in un solo giorno. Cifre davvero da capogiro, alle quali presto si aggiungerà anche quella relativa alla vendita della sua personale Fiat Tipo, consegnata all’ex-pilota britannico nel lontano 9 settembre del 1990.
Si tratta di un esemplare unico nel proprio genere, ricevuto in dono subito dopo il Gran Premio di Monza del 1990 dall’allora amministratore delegato di Fiat Cesare Romiti. Con motore 1.8 DGT, questa Tipo è stata prodotta in via eccezionale proprio per Mansell e rappresenta, tra l’altro, anche il milionesimo veicolo di questo modello costruito dalla Casa del Lingotto.
Le sue caratteristiche distintive? Innanzitutto la speciale colorazione British Racing Green, abbinata a dei bellissimi interni in pelle e cerchi in lega leggera: lo stesso modello, però colorato di azzurro, fu consegnato al suo ex-compagno di squadra in Ferrari, quell’Alain Prost che successivamente passò in Williams conquistando il suo terzo Titolo Mondiale in Formula 1.
Immatricolata nel 1992, questa Fiat Tipo è stata tenuta da Nigel Mansell solo un anno prima di essere venduta (con 425 miglia all’attivo) a un residente dell’Isola di Man. Nel 2003, poi, è passata nelle mani del direttore della concessionaria Fiat di Guernsey, che a sua volta l’ha rivenduta a un piccolo museo privato in Inghilterra. L’ultimo proprietario, che l’ha acquistata nel marzo 2008, l’ha utilizzata solo poche volte all’anno principalmente per prendere parte ad alcuni raduni automobilistici.
Questo la rende decisamente speciale, al punto che diversi esperti le attribuiscono un valore di ben 7.000 Euro. Al momento è ancora disponibile alla vendita presso il sito d’aste Catawiki fino al 24 giugno: se siete fan del “Baffo” più veloce d’Inghilterra, allora è giunto il momento di rompere il salvadanaio!