Nissan Pathfinder – Long Test Drive. “L’esploratore” nipponico ci ricorda in questo nostro long test il suo DNA da vero fuoristrada. In un momento in cui l’apparire conta sempre più della sostanza, Nissan Pathfinder continua imperterrito a testa bassa per la sua strada, puntando su un appeal rustico, grezzo e muscoloso. Partendo dal presupposto che il numero di utenti che comprano un mezzo come questo per il suo reale utilizzo si possono contare sulle dita di una mano, non giudichiamo Nissan Pathfinder per quello che dovrebbe essere, ma per quello che rappresenta: solidità, spazio e sicurezza, sono le prime tre considerazioni che giungono alla nostra mente. All’interno dell’abitacolo Pathfinder abbandona il suo animo fuoristradistico in favore di un’ergonomia degna della migliore station wagon. La plancia massiccia è moderna e ben realizzata, ed offre un colpo d’occhio piacevole grazie alle ottime finiture, con una strumentazione completa e ben visibile. I posti sono sette, disposti su tre file. Lo spazio è ottimo per i passeggeri anteriori e per quelli del divano posteriore, sia in altezza che in larghezza: cinque adulti trovano posto senza sgomitare. Gli ultimi due sedili si pongono come “plus”, generosi per due bambini ma risicati nel caso due adulti. In compenso il vano bagagli mantiene una buona capienza anche con 7 passeggeri a bordo. Trazione fatale! Il sofisticato sistema di trazione integrale All Mode 4×4 prevede quattro differenti impostazioni, selezionabili agendo sull’apposito comando a cruscotto. In modalità standard “2WD” la trazione viene trasferita completamente sull’assale posteriore, permettendo spostamenti rapidi e sicuri in caso di fondo ottimale. In presenza di asfalto umido o terreno scivoloso, è preferibile passare allo step “Auto”, che rileva automaticamente le perdite di aderenza distribuendo la coppia. La ripartizione 50:50 di partenza viene poi soppiantata dalla pura trazione posteriore, una volta raggiunta la velocità di crociera, salvo poi essere nuovamente ridefinita nel caso il sistema rilevi scompensi nell’aderenza delle quattro ruote. Ma un SUV che si rispetti deve saper affrontare anche i terreni più difficili, ed è per questo che Nissan ha predisposto le modalità 4HI e 4LO: trazione ripartita equamente tra i due assali, e marce ridotte nel secondo caso, per cavarsela anche quando lo sterrato leggero lascia posto al fango.