Il mondo delle auto Gran Turismo è stato fino ad oggi dominato dalle case tedesche che sono riuscite a conquistare una fetta di mercato tanto ristretta quanto redditizia. Oggi però torna Bentley con un prodotto, a nostro avviso, sostanzialmente perfetto. Certo non una vettura per tutti, ma è giusto che resti tale.
Il mercato delle auto Gran Turismo è, allo stato attuale, dominato da Audi, Mercedes-Benz e Porsche. Ad onore del vero potremmo citare anche Maserati ma i volumi del costruttore italiano nel segmento sono bassi e di fatto la torta viene divisa tra i costruttori tedeschi che lasciano agli altri brand solo le briciole di un ambito minuscolo ma molto remunerativo. I numeri del segmento – benché esigui – sono cresciuti esponenzialmente, sintomo del fatto che esiste un target ben preciso che va cercando prodotti particolarmente sportivi ed eleganti.
Bentley prova nuovamente a tuffarsi nel mercato con una macchina a dir poco azzeccata che ha tutti i numeri per diventare un successo perché coniuga al meglio gli elementi richiesti dal tipico cliente altospendente: eleganza, raffinatezza, classe ma anche sportività, tecnologia e comfort. A queste caratteristiche Bentley aggiunge un valore aggiunto ormai perso dalle tedesche: l’esclusività.
Del resto, prendendo per esempio Porsche, si hanno ormai volumi tali per cui il prodotto sta diventando mainstream e questo inizia un po’ a piacere meno al cliente benestante che desidera, tra le altre, distinguersi dalla massa.
Bentley è una scelta che denota gusto, classe e raffinatezza che va ben oltre la mera esperienza di possesso e con questa nuova Bentley Continental GT, fresca e tecnologica, siamo convinti che si riesca anche ad arrivare ad un target più giovane rispetto al passato. Certo vediamo difficile che un ventenne possa permettersi un oggetto come questo, ma il quarantenne in carriera ha una proposta concreta e accattivante e, lo ribadiamo, più giovane rispetto al passato.
L’estetica lascia estasiati. A nostro avviso si apprezza l’importante lavoro dei designer che sono riusciti a creare continuità con il passato pur creando forme nuove, più innovative ma soprattutto più giovani. Le innovative tecniche di lavorazione dell’alluminio utilizzate nell’ambito della creazione della scocca hanno permesso di creare elementi estetici impensabili con metodologie tradizionali e la linea è un susseguirsi di nervature e spigoli dai chiari tratti distintivi Bentley. Ai più attenti ricorderà la Bentley EXP 10 Speed 6 Concept, una concept car presentata in occasione del Salone Internazionale dell’auto di Ginevra.
L’impianto di illuminazione domina la scena anteriore. Gli importanti fari con tecnologia a LED utilizzano la tecnica della matrice per illuminare selettivamente la strada e l’effetto visito è simile a quello che si ottiene guardando un cristallo (o meglio, un diamante) controluce. All’interno del faro ci sono centinaia di sfaccettature che creano un effetto molto elegante e distintivo.
Per quanto riguarda i cerchi si possono scegliere due disegni diversi ed in entrambi i casi si deve optare per una dimensione da 21 pollici. In alternativa i clienti più esigenti possono ordinare anche i cerchi da 22 pollici frutto del dipartimento personalizzazione di Bentley. Come per tutti i modelli Bentley, la Continental GT può essere affidata alla cura degli esperti artigiani di Mulliner, il reparto Bentley dedicato agli ordini su misura.
Il posteriore è l’elemento che maggiormente ricorda il concept del 2015: i fari posteriori a forma ovoidale, diamantati al loro interno, hanno la stessa forma degli scarichi. Il logo Bentley integra e nasconde il pulsante per l’apertura del vano bagagli che è sufficientemente abbondante per le esigenze di due persone. Ovviamente lo spazio ospita senza problemi una sacca da golf, requisito fondamentale per auto di questo calibro.
Partiamo intanto dai numeri: 6 litri, 12 cilindri (W12 TSI), 636 CV, 900 Nm di coppia (1.350 – 4.000 giri), 0-100 in 3,7 secondi e 333 km/h di velocità massima. Con questi valori parliamo di prestazioni da vera supercar che non ha nulla da invidiare alle sportive pure.
I primi chilometri a bordo intimoriscono: le dimensioni sono importanti e l’oggetto ha un valore elevato ma prendere confidenza con gli ingombri è quasi immediato anche grazie ai tanti sensori e sistemi di ausilio alla guida che supportano il conducente.
Il motore ha una spinta incredibile ed il merito è dei due turbocompressori ma anche dell’importante lavoro di ingegneria che integra iniezione diretta ad alta e bassa pressione. Questa rinnovata versione del propulsore riduce del 16% le emissioni in atmosfera ma soprattutto ha più cavalli. La disposizione dei cilindri a W rende la soluzione più corta del 24% rispetto ad una classica soluzione a 12 cilindri.
Per limitare i consumi viene usata una tecnologia a cilindrata variabile che disattiva 6 dei 12 cilindri quando non c’è bisogno di potenza. Il passaggio è istantaneo e trasparente per il conducente e il taglio di potenza viene realizzato semplicemente togliendo carburante ai cilindri che non devono essere azionati: semplice, economico ed efficace.
Per la prima volta abbiamo un cambio a doppia frizione ad otto rapporti. I tempi di cambiata variano in funzione della modalità di guida Sport, Bentley oppure Comfort. Nella prima modalità sono più rapidi ed ovviamente sono più lenti nell’ultima, che predilige una guida rilassata piuttosto che performante. Forse la trasmissione è l’unico punto debole di un contesto sostanzialmente perfetto: i due turbo consentono al motore di raggiungere immediatamente il limite superiore di rotazione del motore fissato a 6.000 giri/minuto e la trasmissione ha veramente molto da lavorare, specie nelle prime marce.
In termini dinamici si percepisce il peso di 2.715 kg ma ancora una volta la tecnologia viene in aiuto agli ingegneri che grazie al nuovo alle nuove sospensioni realizzate con sistema multi-link in alluminio riescono ad ottenere una guida più confortevole nei viaggi rilassati e più dinamica nella guida sportiva. La soluzione viene realizzata tramite l’adozione di molloni a tripla camera che permettono di immagazzinare un 60% di aria in più.
Anche questa soluzione della tripla camera, con questa specifica volumetria d’aria è, a nostro avviso, già stata vista all’interno del gruppo ed applicata in vetture di simile caratura. Il risultato, frutto anche di un sistema di controllo costante degli ammortizzatori, è una guida priva di beccheggio e rollio, persino quando si cerca di esagerare.
Alcuni lettori ci hanno chiesto informazioni riguardo i consumi: potreste essere sorpresi dal sapere che abbiamo percorso quasi 500 km tra autostrada, salite in alta quota ed altrettante discese e ci siamo attestati intorno ai 14/15 litri per 100 km: non male per un peso massimo da oltre 600 cavalli.
Cosa la renderebbe perfetta? Alcuni pulsanti del volante sono soluzioni già viste all’interno del gruppo e un occhio attento potrebbe notare questa somiglianza. Citando un collega inglese potrei dire che dubitiamo che chi compra una Bentley sia mai salito su di una Volkswagen UP! ma resta il fatto che alcuni pulsanti ed i paddle sono già stati visti in alcune auto meno prestigiose.
Si tratta di una cosa che accade in ogni “famiglia allargata” e che possiamo tranquillamente perdonare. Il secondo aspetto riguarda la dinamica di guida: l’auto si guida come un treno sui binari, il divertimento è assicurato ma forse con un asse posteriore sterzante sarebbe stata una vera macchina da guerra in grado di competere al millesimo di secondo anche in pista. Visto il peso consiglieremmo di optare per i freni carbo-ceramici perché l’impianto frenante ha molto da lavorare, specie nella guida più sportiva.
Il prezzo, solo per i pochi tanto abili da guadagnare una somma considerevole per potersela permettere sia in termini di acquisto sia in termini di odiato superbollo.
Nei giorni della prova abbiamo pubblicato alcune immagini della vettura ed i commenti sono stati i più disparati. Molte persone hanno apprezzato la linea ed altri la hanno definito la nuova Bentley Continental GT una “balena” – viste le forme ed il peso. Onestamente, e passo alla prima persona singolare, posso dire che si tratta di una vettura che ha molto da offrire in un mercato in cui il cliente cerca la massima espressione in ogni ambito. Ha soprattutto da offrire esclusività e classe, cosa che altri brand hanno un po’ messo da parte in favore del vile denaro.
Il peso della vettura è innegabile ma le sospensioni a tripla camera, a mio avviso in tutto e per tutto simili a quelle già provate su di una Porsche Cayenne di nuova generazione, permettono di assorbire e gestire in maniera molto efficiente i piegamenti laterali. Ne sono rimasto stupito allora e non posso che confermare che anche le soluzioni adottate in questa Bentley Continental GT, che peraltro usa lo schema multi-link in alluminio, sono tali da eliminare ogni fastidioso rollio e permettere una guida da vera sportiva, tenendo comunque in considerazione i limiti imposti dal Codice della Strada.