Nuova Citroen C1 prova su strada motorizzazioni e prezzi

Si è svolta per le vie di Roma la nostra prova su strada della Nuova Citroen C1. La citycar francese, nuova nel design, stile e molto altro che a breve scopriremo, ci ha accompagnato per farci scoprire tutte le novità presenti in questa generazione che, rispetto alle altre, vuole fare grandissimi passi in avanti, primi tra tutti quelli in merito alla sicurezza ed alla tecnologia interna.
Parlare della Nuova C1 significa parlare di un prodotto di estrema importanza per il brand francese del double chevron poiché rappresenta un volume considerevole del dato vendite. Si consideri infatti che dal 2005, anno del debutto della prima generazione, ne sono state immatricolate 780.000, ed è stata scelta l’Italia per questa prova su strada dato il grande successo ottenuto qui con almeno il 18% di vendite.

Sicuramente rispetto a prima questa edizione coinvolge non poco per il suo design, allegro e sbarazzino che vuole essere unico nel suo genere ed emanare personalità come non mai. Secondo Carlo Bonzanigo, il C1 program design director, il design “è come un linguaggio, una forma di comunicazione per esprimere valori e caratteristiche del mercato e della vettura in sé”. Importanti le caratteristiche alle quali questo stile si è in un certo senso “aggrappato”: look simpatico, ampie personalizzazioni date anche dall’adozione della capote in tela, facilità d’utilizzo e quindi agilità e compattezza e coerenza col corso stilistico Citroen.
Se avete già visto le immagini ufficiali di Peugeot 108 e Toyota Aygo vi sarete accorti che le “gemelle” di Citroen C1 hanno cambiato questa volta le “carte in tavola”. C’è molta più differenza di stile e, rispetto alle altre, in Citroen hanno voluto adottare la tecnica dei montanti anteriori in tonalità nera così da illudere l’occhio della più grande spaziosità della vettura, ossia “coniugare” il parabrezza con i finestrini laterali.

Otto in tutto i colori in listino e tre quelli per il tetto in tela (nero, grigio o rosso) nel caso in cui si optasse per questa inedita variante Airscape che fa sembrare la piccola citycar francese una sorta di cabrio. Al lancio nel mercato sono disponibili due edizioni speciali in due differenti tonalità: bianca o nera con tetto verde oliva ed interni che richiamano invece la vernice della carrozzeria.

Rispetto al modello ormai in via di pensionamento, la nuova generazione si propone tutta nuova e rivista specialmente nel comfort per via anche delle nuove sospensioni, insonorizzazione dell’abitacolo, sedili più avvolgenti e dimensioni che, rispetto a prima, rimangono comunque compatte grazie ai 3 metri e 46 centimetri di lunghezza (3 centimetri in più) ed un centimetro e mezzo più bassa.

E’ diminuito il diametro di sterzata che arriva ora ad una soglia di 9,60 metri ed un bagagliaio, sempre restando in tema di dati, che propone una capacità minima di carico pari a 196 litri – con tanto di cappelliera solidale per aiutare l’entrata dei bagagli – che aumentano di quattro volte una volta abbattuti gli schienali (sedile posteriore frazionato per gli allestimenti Feel e Shine) e forse è qui una nota negativa da segnalare: l’alta soglia di carico per i bagagli.
Il tetto in tela, che sicuramente non passerà inosservato da chi si orienta verso l’acquisto di Citroen C1, ha un’ampiezza di 80 x 76 centimetri così da “coprire” tutto il tetto della vettura, è elettrico e può esser aperto fino ad una velocità di 120 chilometri orari e, rispetto a DS3 Cabrio, questo fa rimanere fisso il lunotto fermandosi quindi alla fine del tetto.

Parlando di tecnologia c’è da segnalare il comodo ed efficiente collegamento dello smartphone allo schermo touchscreen da 7 pollici e consente inoltre di gestire le informazioni della radio, telefono, lettore video e del computer di bordo oltre poi ad attivarsi come telecamera a colori una volta inserita la retromarcia e questo è un importantissimo ausilio per le manovre di parcheggio. Nota di merito poi all’Hill Assist. Citroen C1 infatti prevede anche questo dispositivo che va ad aggiungersi tra le dotazioni della sicurezza e consente di far rimanere ferma la vettura in fase di partenza in salita almeno per una ventina di secondi.

Ci siamo cimentati nel test drive della Citroen C1 della variante mossa dal 1.0 da 68 cavalli di potenza massima in tecnologia VTi. Vettura in configurazione cinque porte color grigio metallizzato in allestimento Feel, quello intermedio, con cambio manuale a cinque rapporti, è disponibile anche il robotizzato a cinque marce ETG in opzione per gli allestimenti Feel e Shine ad un prezzo di 500 Euro.
Da subito ecco che a farla da protagonista ci pensa l’ottima agilità nel traffico, una manovrabilità dello sterzo da vera leader nel suo segmento e comodità interna che non dà problemi specialmente per via dei comodi sedili e delle sospensioni modulari. L’assetto infatti è davvero straordinario, si comporta molto bene nelle asperità del manto stradale, specialmente sullo sconnesso ed anche alle alte velocità, quindi nell’extraurbano, poiché fa rimanere il conducente ed i passeggeri nel pieno del comfort.
Quel che non convince è sicuramente lo scatto da ferma. Ai bassi regimi il 1.0 tre cilindri risulta esser leggermente parco, ecco quindi che per sfruttare al meglio la potenza serve sollecitare gli alti giri andandone a discapito dell’insonorizzazione dentro all’abitacolo, anche se considerata una caratteristica migliorata e da non sottovalutare rispetto alla concorrenza del segmento “A”.
Buoni se non ottimi comunque sia i consumi che le emissioni. Nel ciclo misto abbiamo realizzato una media di 3.8 litri ogni 100 chilometri pari a circa 25 chilometri con un litro, proprio come dichiarato da Citroen, ed emissioni pari ad 88 grammi di anidride carbonica per chilometro.

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