Lotus ed auto sportive sono sinonimi. Strano che non la pensino allo stesso modo i vocabolari, tanto è lapalissiano il concetto. Quisquiglie a parte, al Salone di Ginevra la casa di Hethel presenta l’ultima evoluzione della sua bestseller: la nuova Lotus Elise. Il riassunto perfetto dell’automobile sportiva secondo Colin Chapman, leggera e veloce senza turbine sequenziali o motori a 28 cilindri, rappresenta quanto di meglio sul mercato per chi ama la vera guida sportiva, anche in circuito, ma non ha voglia di firmare assegni con più zeri che lettere.
Il restyling parte da un concetto sconosciuto alle “altre” auto: ogni modifica deve portare ad un miglioramento prestazionale. Ecco quindi spiegate le forme più rotonde, forellate da prese d’aria funzionali al raffreddamento degli organi meccanici. Al posteriore fa la sua comparsa un bel diffusore, sagomato al centro per accogliere il terminale di scarico ad uscita sdoppiata. Nel complesso l’efficienza aerodinamica migliora del 4%, valore ottimo se si considera la base di partenza più che raffinata sotto questo punto di vista.
Buone nuove anche sotto il cofano, rigorosamente posteriore, con l’adozione di un nuovo motore entry level di 1.6 litri. L’unità 1ZR Euro 5 ha sangue Toyota, ma con una buone dose di interventi da parte dei tecnici inglesi per meritarsi il logo Lotus. Il quattro cilindri a fasatura variabile VVT-i eroga 134 cavalli e 160 Nm, dati che uniti al peso ridotto a 876 kg ed al nuovo cambio manuale a sei marce fanno scattare la nuova Lotus Elise da 0 a 100 in 6,7 secondi con un consumo medio da utilitaria: 6,2 l/100 km.
Rimangono saldamente al loro posto, com’è giusto che sia, i due 1.8 della Elise R ed Elise SC, quest’ultima dotata di sovralimentazione, probabilmente con qualche aggiornamento sui valori massimi di potenza e coppia. Per i prezzi invece, vi aggiorneremo in seguito alla presentazione ufficiale.