Nuova Mercedes Classe E Station Wagon: prova su strada e prestazioni

Sono passati 50 anni da quando Mercedes ha proposto la sua prima Station Wagon, e oggi con la nuova Classe E si riscrivono le regole del settore per la casa di Stoccarda. Sì, perché fino a ieri la filosofia di Mercedes era: un centimetro cubo in più di prima, in più dei concorrenti. Come dire che ciò che definiva la “supremazia” di una station wagon era la capacità di carico… e in effetti, rispetto alle berline, le sw sacrificavano spesso l’eleganza e la sportività sull’altare della praticità e della capacità di carico perché erano vetture pensate per la famiglia e il tempo libero. Oggi questo ruolo è svolto dai Suv, il pubblico delle station wagon è cambiato e Mercedes non poteva non adeguare le proprie vetture a questo nuovo orientamento. Così sulla base della Classe E nasce la nuova Mercedes Station Wagon, che rispetto alla versione precedente perde 130 litri ma guadagna un portellone posteriore molto più filante e sportivo… e comunque restano a disposizione 640 litri di bagagliaio con i sedili posteriori alzati che diventano ben 1820 quando li si abbatte.

In definitiva lo spazio che viene sacrificato rispetto a quello comunque disponibile non è molto, ma la vettura ne guadagna senza dubbio dal punto di vista dell’immagine. Per il resto la SW è in tutto simile alla berlina, a cominciare dai motori fino agli allestimenti e al fantastico cruscotto. Due schermi uniti da un unico vetro, con quello davanti al guidatore che riporta i dati in analogico e che, ovviamente, si può personalizzare. Le informazioni che si possono avere mentre si viaggia sono molte e si può “comporre” come si vuole la consolle. I metodi di immissione sono, come vuole la moderna cultura dell’interfaccia, più di uno e sinceramente non tutti sono immediati… ma una volta che ci si è impossessati soprattutto dei pad sul volante tornare su un’auto “normale” sembrerà di fare un tuffo nel passato.

Resta un po’ la domanda se tante informazioni e tante possibilità di “interazione” con la vettura non possano diventare causa di distrazione, e la risposta forse è se, ma il buon senso non viene interdetto dalla tecnologia… anzi, i richiami a tenere le mani sul volante e a non distrarsi sono presenti proprio per questo. Per non parlare dei sistemi di guida assistita: in autostrada con il cruise control adattivo inserito e sistemi di rilevamento della corsia attivati la classe E viaggia letteralmente da sola… ma ecco che prontamente compare un messaggio che ci invita a tenere le mani sul volante… ed è giusto così.

A bordo della Mercedes Classe E SW si viaggia in tutto comfort, nel silenzio dell’abitacolo e con un cambio (il nuovo 9G-Tronic) che sembra non cambiare mai, il passaggio da una marcia all’altra sia in salita che in scalata è quasi inavvertibile… almeno finché non si decide di passare al set Sport+ e schiacciare l’acceleratore… a questo punto quando il motore si fa sentire date un occhio al tachimetro perché probabilmente siete già oltre i limiti. In tutta questa tecnologia e attenzione all’ergonomia ci ha lasciati un po’ perplessi la scelta di mantenere il cruise control nella leva dietro il volante (perfettamente nascosta e da azionare totalmente a memoria…) e la mancanza dell’apertura del portellone posteriore senza mani, soluzione molto comoda e disponibile su vetture di fascia inferiore. Dettagli, certo, ma che visti il livello e il costo della vettura ci sembra giusto sottolineare.

A breve la nuova Classe E SW si arricchirà della versione a quattro ruote motrici, in attesa della E4 Matic All Terrain, punto di incontro tra il mondo fuoristrada/suv e berline che segnerà un attacco frontale a un altra famosa quattro ruote motrici tedesca… Un’ultima nota di colore… se avete paura che la vostra nuova Mercedes Station Wagon possa ricordare un carro funebre, sappiate che la casa di Stoccarda ha deciso di non fornire più i propri telai per questo scopo…

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