Renault Espace è, per certi versi, la pizza classica che ordini dove non sei mai stato, per non sbagliare. Un rifugio sicuro da quando, nel 1984, venne presentata la sua prima incarnazione: l’ibrido tra automobile e furgone, talmente innovativo che sulle prime risultò difficile digerirlo. Oggi, dopo più di 30 anni e 4 diverse serie, ci si presenta tra le mani come l’anello di congiunzione tra lusso e comfort. Renault Espace lo conosciamo bene, quindi abbiamo chiesto di testare l’esemplare più caratteristico ed interessante in gamma, vale a dire la versione da 225CV con 4 ruote sterzanti 4Control. Caratteristiche sportive che, su di una (quasi) monovolume a 7 posti, si trasformano in puro comfort di bordo.
Renault in questi anni ha saputo rendere le proprie auto estremamente bilanciate anche per un mercato generalista in cui la proverbiale coperta corta è spesso una costante. Tralasciando la fascia puramente utilitaria, caratterizzata da Twingo e Clio, tutte le Renault offrono un’elettronica d’alto profilo (davvero gratificante il Multi-Sense), una guida piacevole e tante piccole accortezze che riescono a fare la differenza su buona parte dei competitor.
La variante Initiale Paris avuta in prova, top di gamma, si discosta dalle versioni più basiche per particolari ricercati come le sellerie in pelle ed i sedili climatizzati. Il prezzo di partenza per questa full-optional a benzina è di 49.000€ e sale a 51.400€ per il dCi 200 con automatico EDC, per arrivare a 41.300€ per l’1.6 litri Diesel presentato come prima motorizzazione. Prezzi poco popolari se vogliamo, ma capaci di offrire un’esperienza completa e ricercata se confrontati con berline premium molto meno interessanti in termini di rapporto qualità/prezzo.
Liberiamoci subito del proverbiale elefante nella stanza che, viste le dimensioni, potreste pensare sia la grandezza della vettura. La quinta serie di Espace misura 4.860 mm in lunghezza, 1.890 in larghezza e 1.680 di altezza e quindi si, è grande, ma il punto è un altro: come si presenta nel 2019 una monovolume in un mondo di SUV? Guardate la foto, difficile pensare che sia una macchina sgraziata.
Ed è questo il punto focale della nuova Renault Espace: è grande come lo sanno essere le familiari, ma non per questo poco piacevole alla vista. L’ormai pluricitato Laurens Van Den Acker, capo designer Renault, è riuscito a lavorare bene anche stavolta, a cominciare da un frontale dominato da gruppi ottici Full LED ben riusciti ed una griglia forte di cromature e geometrie ricercate. Davvero bello poi l’ampio tetto panoramico apribile, capace di rendere più luminoso l’ambiente insieme ad un parabrezza particolarmente ampio. Il vano di carico? ottimo: il bagagliaio offre un volume di carico pari a 660 litri, che superano comodamente i duemila se scegliamo di abbattere i sedili posteriori.
D’accordo, la versione 1.6 sarebbe sufficiente per chiunque e, anche con 225CV, la Renault Espace non si presta di certo a campionati monomarca et similia. Ma c’è un piacere sottile nello scaricare a terra più di duecento cavalli da una vettura così, è come sentire l’assolo di Stairway to Heaven dalla Les Paul di un sacerdote. Ripartenze, sorpassi e strade di montagna (anche a pieno carico) diventano quindi normale amministrazione ed ancora una volta si raggiunge un punto d’incontro tra chi dalla propria auto vuole il comfort e chi invece, di tanto in tanto, non disdegna qualche calcetto al pedale del gas.
Abbiamo quindi una macchina a 7 posti, dal cielo alto e dallo spazio abbondante per le gambe, che vi permette di viaggiare ad alte velocità senza pensieri e, meraviglia delle meraviglie, quattro ruote sterzanti grazie al sistema 4Control. Per chi volesse approfondire il funzionamento del sistema abbiamo scritto un articolo dedicato, per tutti gli altri saremo brevi e concisi: le ruote posteriori sterzano nel lato opposto a quelle anteriori in modo da facilitare le manovre a basse andature. In questo modo l’auto guadagna un raggio di sterzata pari a quello di una Renault Clio (circa 11 metri), rendendo la guida in città tutt’altra cosa rispetto a buona parte dalle rivali ed annullando così le problematiche incontrate nel guidare un’auto lunga quasi 5 metri. A migliorare ulteriormente le cose ci pensa il sistema di Infotainment R-Link 2, completo di telecamera di parcheggio e sensori di prossimità.
L’abitacolo è ben insonorizzato, è possibile sentire qualche fruscio soltanto nella zona dei retrovisori ad andature più che autostradali. A lasciare piacevolmente sorpresi sono le sensazioni offerte dallo sterzo, che pare perfettamente collegato alle ruote in una sensazione che si traduce (sempre in relazione al tipo di vettura) nell’avere “le ruote in mano”.
Il sistema multimediale, a nostro modo di vedere, potrebbe essere leggermente migliorabile: l’assenza di una costante controparte analogica forza ad interagire spesso con il touchscreen che in alcuni casi risulta non troppo reattivo. Ad ogni modo a fianco del generoso comando del cambio automatico EDC troviamo una sorta di joystick per navigare tra i menù al fianco del quale è posto un portaoggetti a scorrimento.
Il pozzetto vero e proprio è sotto al tunnel centrale, in una posizione quasi scomoda. Se avete smartphone di dimensioni generose infatti, non potrete riporlo esattamente a portata di mano, andando quantomeno ad azzerare le tentazioni di controllare notifiche e quant’altro alla guida. Per quanto riguarda i consumi la vettura si è comportata bene, riuscendo a viaggiare sempre per più di 10 chilometri con un litro di verde.
Renault Espace è una compagna di viaggio dalle ampie vedute. Comoda, pratica e lussuosa, offre tutto quello che potremmo volere da un’auto. Riesce a fare da ponte tra due mondi, coniugando insieme qualità apparentemente troppo distanti tra loro. Il prezzo non è dei più popolari, ma la qualità si paga e le finiture sono all’altezza delle aspettative.