Nuova Volkswagen Golf 8: prova su strada, motori e prezzi

Dal 1974 ad oggi Volkswagen ha fatto la storia dell’automobile grazie ad un prodotto senza tempo che ha saputo conquistare, sin dal suo debutto, i gusti della clientela. Da 10 anni leader nel settore delle compatte, 2,5 milioni di Golf vendute dal 1974. Golf arriva oggi all’ottava generazione e, sempre fedele alla sua evoluzione, è un modello portatore di novità che andranno poi ad espandersi agli altri prodotti della casa di Wolfsburg.
Golf 8 si caratterizza innanzitutto per uno stile in linea con il passato: nessuno stravolgimento particolare quindi o nessuna variazione stilistica di rottura per questa nuova versione che nella vista anteriore ha come elemento dominante la griglia del radiatore, sottile e affusolata, che allarga molto le forme. In realtà le misure compatte sono sostanzialmente le medesime: è lunga 4.284 mm, larga 1.789 mm e alta 1.456 mm. Il passo è di 2.636 mm.

Sempre relativamente al frontale va menzionato il fatto che da questa nuova versione la tecnologia a LED sostituisce l’illuminazione convenzionale in tutte le versioni e proprio questo sistema di illuminazione crea una firma ottica molto caratteristica. Al posteriore gli stilisti hanno portato nei tempi moderni la classica grafica iconica della Golf originaria. In termini di dimensioni la linea particolarmente bassa e le forme aerodinamiche portano oggi a raggiungere un Cx di soli 0,275 che si traduce in minori consumi e quindi minori emissioni.

Volkswagen Golf VIII

La tecnologia della nuova Volkswagen Golf 8

Il secondo punto degno di nota di questa ottava generazione è rappresentato dalla tanta tecnologia contenuta all’interno della vettura. Il protagonista, al suo interno, è il cockpit digitale: un vero e proprio centro di comando multimediale che può essere pilotato attraverso alcune isole di comando, sistemi touch ed anche attraverso la voce. Il livello di connettività dell’auto è molto elevato e grazie ad una eSim la nuova Golf può implementare servizi online chiamati We Connect e We Connect Plus.
Golf 8 è quindi capace di indicare i punti di interesse lungo il percorso arricchendo la navigazione con informazioni quali il numero di telefono e gli orari di apertura degli elementi individuati. L’effetto è molto piacevole e il salto tecnologico molto evidente, specie per una vettura di questo segmento resta solo da chiedersi quanto questa tecnologia
universalmente diffusa sia accettata dai consumatori e quanto invece spaventi i boomers, che poi alla fine sono quelli che possono permettersi di acquistare o accedere ad un finanziamento. L’eccessiva informatizzazione delle auto è una strada percorsa da molti costruttori ma altrettanti sono poi tornati sui loro passi inserendo qualche pulsante in più.

Anche in questa Golf 8 i pulsanti sono rari, a beneficio della pulizia degli interni, ma forse troppo pochi per i gusti di alcuni clienti che potrebbero non essere così d’accordo con tutta questa informatizzazione. Del resto Volkswagen è la “vettura del popolo”: non ci si aspetta di trovare le lancette del contagiri, ma sarei curioso di sentire le impressioni di un over 40/50 – un tempo cliente perfetto del prodotto, cosa ne pensa di tutte queste funzioni.

In termini di tecnologia di assistenza alla guida ci sono due particolari elementi che rappresentano una novità interessante: la guida assistita e la comunicazione Car2X. La prima tecnologia è un sistema di ausilio alla guida che permette di cedere il controllo (sempre dietro supervisione del conducente) della vettura al computer di bordo che fino
alla velocità di 210 km/h è in grado di gestire il traffico stradale accelerando, frenando e sterzando secondo i segnali dell’infrastruttura stradale che viene letta dalle telecamere poste all’interno della vettura. Ovviamente il presidio del conducente è obbligatorio, pena arresto del veicolo.
Il secondo elemento è una tecnologia che permette alla vettura di dialogare con altre auto presenti lungo la strada fino ad 800 metri di distanza: una sorta di passaparola tecnologico di auto in auto attraverso tecnologie WLANp / ITS G5 che rappresenteranno una sorta di futuro linguaggio universale delle automobili comune a costruttori e stati membri UE. Tutto questo in attesa del 5G che è già in realtà sperimentato su alcune strade italiane quali la Autostrada del Mediterraneo. Supponiamo ad esempio che il conducente rilevi un pericolo immediato lungo la strada: la tecnologia Car2X potrà comunicare il pericolo in tempo reale alle vetture che da lì in poi sopraggiungeranno, a beneficio della sicurezza.

VW Golf 8

Più motori per tutti

In termini di motorizzazioni la tendenza del mercato è quella di offrire sempre più soluzioni per accontentare le esigenze di tutti quanti. Anche Golf 8 segue questa moda proponendo motori benzina, diesel, metano, ibridi e ibridi plug in. Ci sono davvero soluzioni di ogni tipo con proposte che partono dai 90 CV ed arrivano ai 300 CV. Tutto dipende dalle abitudini del cliente e dal suo stile di vita.
Accantonati gli scandali del passato oggi Golf propone motori più puliti: anche il tanto odiato diesel (TDI), che viene venduto con potenze di 115 e 150 CV, diventa oggi una forma di alimentazione che, grazie al twin dosing (doppia iniezione di AdBlue nel processo di abbattimento dei gas di scarico), riesce a ridurre ancora di più i valori di ossido di
azoto (NOx) con consumi più bassi del 17% rispetto al modello precedente a parità di cilindrata (sempre un 2.0). I motori TDI sono oggi disponibili con trasmissione manuale oppure DSG a doppia frizione e la versione più potente può essere dotata di trasmissione integrale 4MOTION.

Le proposte a benzina (TSI) sono ben quattro. Si parte da due nuovi motori 90 e 110 CV da un litro di cilindrata a tre cilindri e poi si sale di cilindrata ad 1.5 litri con i motori da 130 CV e 150 CV. Le prime tre potenze sono accomunate dall’efficiente ciclo di combustione TSI Miller e da un turbocompressore con turbina a geometria variabile VTG. Volkswagen Golf 8 sceglie poi l’ibrido leggero a 48 V per affacciarsi al mondo dell’elettrificazione e lo fa con tre proposte: 110, 130 e 150 CV, solo ed esclusivamente accoppiati a trasmissione automatica DSG a 7 rapporti.
Lo step successivo verso l’elettrificazione è rappresentato dalla versione eHybrid che offre due motorizzazioni da 204 e 245 CV (valori combinati). In questo caso la componete termica è un motore 1.4 litri accoppiato ad una trasmissione automatica DSG a 6 rapporti. La batteria agli ioni di litio accumula ben 13 kWh che rappresentano un valore più che sufficiente per una trasferta giornaliera nel centro cittadino.

Prime impressioni di guida

In termini di impressioni di guida vorremmo averla provata meglio, inutile nasconderlo. O, ancora meglio, averla provata con la calma e la serenità necessaria per testare una vettura così importante. I tempi tecnici dei test drive sono sempre molto ristretti e a questo giro ci si è messo anche lo sciopero francese che ha praticamente paralizzato i cieli di mezza Europa, lasciando tutte le testate provenienti da Milano a terra per un’intera giornata e annullando quindi il test drive. La breve prova si è svolta lungo un di un tratto di strada limitato, con traffico veicolare del mattino (operai, famiglie che portano bambini a scuola) e non all’altezza della vettura. Meno di 40 minuti di guida in contesto misto e pochi minuti di autostrada dall’albergo all’aeroporto di Porto non sono sufficienti per esprimere un giudizio oggettivo che comunque non può che essere simile a quello del passato, vista la piattaforma MQB (evoluta) su cui poggia la nuova Golf 8.

La tecnologia presente a bordo sembra funzionare bene, ma non basta certo un rapido contatto ad apprendere le diverse funzioni offerte dalla nuova Golf 8 e quindi anche in questo senso poco può essere. Certamente è stato fatto un lavoro importante, ma sarei appunto curioso di sentire il parere della clientela finale riguardo tutta questa tecnologia.
I prezzi partono da 25.750 per la versione 1.0 TSI EVO 110 CV manuale (che arriverà più avanti) ma ovviamente ci sono versioni e allestimenti – tra cui una versione riservata agli ex proprietari di Golf.
Ci sono poi offerte di leasing (Progetto Valore Volkswagen) che permettono di avvicinarsi a questa vettura senza investire un capitale, ma in un periodo di tassi negativi meglio valutare attentamente se lasciare i soldi fermi in banca (a “consumarsi”) oppure usare il capitale per comprare un’auto. Certo il leasing ha i propri vantaggi specie in con auto così informatizzate – perché non è pensabile tenere un’auto moderna per 9 anni (età media del parco circolante in Italia), ma tutto dipende sempre dalle vostre disponibilità economiche e dal reddito mensile che vi permetterà di accedere o meno al finanziamento.

Prezzi e motori

Inizialmente sono disponibili 4 motorizzazioni: 2 benzina, 1 ibrido  e 1 Diesel. Si parte con il 1.0 L TSI EVO da 110 CV abbinato al cambio manuale 6 marce, mentre per 4 cilindri si passa dal 1.5 L TSI EVO Act 130 CV, anch’esso con cambio manuale a 6 marce. I prezzi sono rispettivamente di 25.750 euro e 27.100 euro, entrambe in versione Life.

Il mild hybrid conta su un 1.5 L eTSI Evo Act da 150 CV con cambio automatico DSG. Il prezzo è di 30.800 euro.

I Diesel sono il 2.0 L TDI da 115 CV, con cambio manuale e il 2.0 L TDI da 150 CV, con cambio automatico DSG. Prezzi in versione Life rispettivamente da 29.600 euro e 33.900 euro.

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