Opel Crossland X, test drive e allestimenti del crossover tedesco

Abbiamo provato su strada la Opel Crossland X, SUV/Crossover tedesco lungo 4,12 metri e disponibile a listino con motori benzina e Diesel. Prezzi da 17.400 euro.

Il via ideale alla famiglia crossover/SUV di Opel è stato dato dalla Mokka, presentata nel 2012 e dopo averla aggiornata e rimarchiata con la X per definirla al meglio nella famiglia Crossover, la
Opel ha trovato la sua strada in questo difficile segmento molto di moda in questi ultimi anni. Dall’anno della sua presentazione parliamo di 900.000 ordini per Mokka X e per questa Opel Crossland X oltre 125.000 prenotazioni che a guardarla da fermo quasi sembra ti viene da pensare che lo spazio tra Mokka X e Crossland X è davvero molto sottile considerando che la prima è lunga 4.27 metri contro i 4.21 della Crossland.

E allora? Allora la giustificazione è solo nel posizionamento di mercato che il marketing ha deciso di dare a due modelli. La Mokka X strizza l’occhio ad una utenza più premium e offrirla con grandi ruote a lega, le quattro ruote motrici, vuol dire lanciarla come rivale di prodotti come la Fiat 500 L Cross o la Nissan Juke. Questa Crossland, offerta solo a trazione anteriore, ha nel suo mirino auto come la Renault Captur piuttosto che la Peugeot 2008 di cui condivide le basi in funzione di un accordo di condivisione tecnologica precedente allo stesso acquisto da parte del Gruppo PSA.

A guardare il listino anche i prezzi sono piuttosto d’attacco con l’entry level (1.2 litri a benzina da 81 cavalli e cambio manuale a 5 marce) che viene offerto a 17.400 Euro per arrivare ai 26.850 Euro
della versione Ultimate 1.6 diesel da 120 cavalli e cambio manuale a 5 marce. La vettura che ho provato è la versione top Ultimate equipaggiata con l’interessantissimo motore 1,2 litri benzina, tre cilindri turbocompresso da 130 cavalli dotato di S&S e cambio manuale a 6 marce ed il cui prezzo parte da 32.900 Euro.

Un design Opel al 100%
Uno dei dettagli che sto apprezzando particolarmente di questo acquisto di Opel da parte di PSA è che non c’è nessun elemento in comune tra le vetture. L’identità di Marchio è rispettata e riproposta in pieno in questi nuovi modelli. Questa Crossland X, pur condividendo la piattaforma EMP2 del Gruppo francese, ha tutti gli elementi tipici di Opel e inoltre la possibilità di avere il tetto in tinta coordinata (Adam docet) contribuisce ad identificare ancora di più la gamma. Mi piacciono particolarmente i bodyside più incisivi e scultorei con quelle nervature che corrono in
tutta lunghezza e che richiamano gli stilemi di design introdotti dalla prima generazione di Insignia. Il front end è armonico e proporzionato, forse privo di emozionalità, meno avvincente di Mokka, ma solidamente Opel.

I numeri della sua ingegneria sono solidi e senza voli pindarici: la sua lunghezza di 4,21 metri la fanno leggermente più lunga di alcune protagonista del segmento A, il peso che sfiora i 1200 chili è
nel range di categoria, l’anteriore è sospeso su uno schema MacPherson mentre il posteriore si avvale di un ponte torcente. Il boquet di offerta di motori è in grado di coprire tutte le esigenze con motori a benzina da 1.2 litri che vanno dagli 80 ai 130 cavalli accoppiati a cambi manuali a 5, 6 marce e un automatico come optional. Per quanto riguarda i diesel, troviamo l’unità 1.6 litri
offerta con livelli di potenza che vanno dai 100 ai 120 cavalli e  il tutto condito da stop&Start, servosterzo elettrico, diverse funzioni di sicurezza attiva che troviamo anche sulla piattaforma
Peugeot e che rappresentano la nota positiva della categoria che sta vantando sempre di più elementi quali controlli attivi della velocità, alert su collisione, frenata di emergenza autonoma, riconoscimento automatico dei limiti di velocità, ecc. che fino a poco tempo fa erano appannaggio di segmenti superiori. La Opel definisce questi add-on come democratizzazione della tecnologia
della sicurezza. Una definizione molto efficace e che rende bene il concetto.

Abitabilità in linea con la categoria
L’architettura di un crossover è, a parità di dimensioni, ovviamente migliore rispetto ad una berlina di pari categoria. Il tetto più alto concede maggiore spazio soprattutto se parliamo di posti posteriori e questa Crossland X non sfugge al concetto. Posteriormente c’è spazio per le gambe proprio perché ti trovi seduto più in verticale rispetto, ad esempio, ad una Astra. C’è posto a sufficienza anche per i passeggeri più alti, ma credo che tre adulti non potrebbero godere di molto spazio a disposizione. In questo caso l’opzione “Versatility” che offre il sedile posteriore regolabile
sarebbe l’ideale, ma si tratta di un optional da 350 Euro. Ancora una volta, se il giro di marketing è che stai ottenendo spazio hatchback in un pacchetto più intelligente, è un piccolo difetto: un Astra ha una lunghezza e larghezza di carico molto più contenuta anche se, prevedibilmente, c’è più altezza di carico disponibile in Crossland X.

Uno sguardo complessivo all’abitacolo ti ritorna una sensazione complessivamente soddisfacente: i materiali sono un mix di grani e finiture, si possono individuare una manciata di tocchi di classe
(bella la linearità e il nero lucido del tunnel centrale), ma altrettante plastiche dure. Mi piace la disposizione dei comandi e la leggibilità degli strumenti (non si può dire altrettanto nella 2008) e il
front end del sistema infotainment non punta a grafiche e transizioni accattivanti quanto a chiarezza e utilizzo immediato. In perfetto stile Opel. Il pannello touchscreen da 7.0 pollici presenta radio DAB, mirroring per i sistemi iOS e Android con controllo vocale. Con 800 Euro è possibile scegliere il Navi 5.0 con pannello da 8 pollici, 2 USB e 6 altoparlanti con subwoofer e ricarica wireless.

Su strada
Con grande interesse ho provato la versione con il motore tricilindrico da 1.2 litri turbocompresso che già ho avuto modo di provare su Peugeot, Citroen e DS. Già vincitore più volte del premio Engine of The Year (anche l’ultima edizione 2018), sulle vetture francesi l’ho trovato piacevolmente forte e caratteristico, ma anche un filino rozzo. Su questa Crossland, forse merito di qualche intervento mirato da parte dei motoristi di Rüsselsheim, l’ho trovato più fluido e silenzioso. Dinamicamente la Opel Crossland X ha un setup piuttosto smorzato ed è piuttosto inattiva al ritmo
imposto dall’acceleratore. E evidente che c’è stata una delibera precisa in fase di sviluppo proprio per differenziarsi, magari, rispetto alla Mokka X. Considerando che i due modelli sono così vicini in termini di dimensioni, sicuramente il cliente del Crossland è più maturo e orientato al comfort rispetto a quello, più giovane e dinamico che troverà nella Mokka X la sua migliore scelta. Alle alte velocità l’isolamento della cabina è nella media con il vento che vortica intorno agli specchietti, ma a velocità superiori ai 130 km/h.

Oltre alla guidabilità anche il consumo è un elemento importante per questo tipo di modelli e, rispetto agli oltre 20 km/litro dichiarati come consumo medio, abbiamo registrato un consumo di
utilizzo di quasi 18 km/litro tra autostrada, extraurbana e città. L’erogazione della coppia è piacevole con un certo carattere nel passaggio dalla terza alla quarta dove il tre cilindri esprime una gradevole effervescenza e voglia di essere guidato in zona alta del contagiri. Anzi, direi che la sua tendenza a mostrare carattere agli alti giri non si riscontra ai bassi e medi dove la risposta dell’acceleratore è piuttosto morbida. Il cambio manuale a 6 velocità ha un feeling leggermente più liscio e piacevole di quelli montati sui modelli PSA mentre il suo sterzo è nella media, con tre
giri di passo completi sul suo rack e una reazione agli input soddisfacente.

È un’auto complessivamente morbida anche se l’ho trovata meno filtrata rispetto ad una Citroën C3 Picasso o una C4 Cactus. Ha una guida leggera e poco impegnativa, ma, come tutte le auto che
rispecchiano questa impostazione, la trovo, impegnandola, anche vaga e sconnessa e non immune alle forze legate alla trazione. Solo impegnandola con maggiore decisione, infatti, emerge il sottosterzo che non fatica a prendere il centro della scena. Non dico che le strade intorno a Francoforte sono un biliardo, ma quasi e, quindi, a guidarci sopra la Crossland X puoi capire che l’obiettivo di Opel è stato centrato: produrre un’auto comoda, manovrabile, facile da usare e sicura. Tutto è conforme. Resta da guidarla sulle strade a noi più consone capaci come in nessun’altro posto nel tirare fuori le precise intonazioni del corpo vettura. In attesa di questa prova, certamente più impegnativa, gli 85.000 clienti già conquistati hanno indubbiamente fatto un buon acquisto.

I SUV Opel in Italia
A guardare i numeri italiani, il successo della serie X sembra confermare i dati complessivi. Il segmento SUV vale il 36% del mercato (l’anno scorso si è chiuso con il 30%) in questo scenario
Mokka X ha già collazionato 27.723 ordini mentre Crossland X 20.000 con il 70% di questi nella configurazione Ultimate, top di gamma e quindi impianto full LED, cerchi da 17”, sicurezza attiva
con Collision Alert con allarme pedoni, frenata di emergenza, riconoscimento automatico dei segnali e dei limiti di velocità, controllo del mantenimento della corsia, sistema di parcheggio 3D,
Head Up display e sedili AGR, studiati e realizzati sotto la guida di una equipe di medici specializzati.

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