Papa Francesco prega per Michael Schumacher

In seguito all’incidente che l’ha visto coinvolto durante una vacanza sugli sci a Meribel in Alta Savoia, Michael Schumacher è ancora nella sua casa in Svizzera in riabilitazione dopo il coma. In questi giorni il presidente della Fia ed ex responsabile di Ferrari Jean Todt, si è recato in Vaticano per incontrare Papa Francesco e parlare della sicurezza stradale. Todt con l’occasione ha fatto una richiesta al Pontefice: “Gli ho chiesto se voleva fare una preghiera per Michael ed egli ha volentieri accettato”. In seguito il Santo Padre è stato messo al corrente riguardo i dati relativi agli incidenti stradali nel mondo, probelema al quale anche Schumacher era legato.

Infati nel 2009 all’Autrodomo di Vallelunga a Roma, l’ex pilota tedesco aveva partecipato alla prima giornata dell’eSafety Challenge. Questa manifestazione serviva per informare gli automobilisti di tutto il mondo dell’importanza dei sistemi elettronici per la sicurezza stradale, ed era sostenuta dalla Commissione Europea, dalla Fondazione Fia e da Euro NCAP. In seguito all’incontro con il Papa, Jean Todt ha affermato: “Siamo venuti per parlare di sicurezza stradale e ho potuto constatare il tono positivo della nostra discussione, del nostro incontro. Ho allargato un po’ la discussione ai soggetti di cui ero interessato di parlare e ovviamente Michael Schumacher è nel mio cuore, come tutti sanno: è di famiglia”.

Inotre Todt ha continuato dicendo: “Gli abbiamo fatto vedere il filmato che si chiama Save Kid’s Lives, prodotto da Louis Besson ed è rimasto molto impressionato. Lo abbiamo informato del fatto che ogni giorno 500 bimbi muoiono sulle strade, 20 mila rimangono feriti e che ogni anno 1,3 milioni di persone muoiono sulle strade e 50 milioni rimangono feriti. Sono cifre che non sono abbastanza conosciute. E lui subito ha accettato di firmare dei simboli importanti che potremo far vedere in tutto il mondo e poi di accompagnarci nelle sue preghiere”.