La serie 3 di Peugeot ha una storia che ha inizio nel 1932, fa un certo effetto pensare che oggi ci troviamo, una vita più in là, davanti alla Peugeot 308 2017. Nello specifico l’auto è in versione Station Wagon e allestimento GT Line, secondo solo al vero e proprio GT sui sei allestimenti disponibili a listino per la SW (la berlina ha anche la GTi By Peugeot Sport). Il motore è un BlueHDI (Diesel per i profani) da 1,6 litri quattro cilindri in linea, con potenza massima di 120CV e 300Nm di coppia già a 1.750. Quest’ultima è imbrigliata sorprendentemente dall’automatico EAT6 che in questo caso offre il sequenziale via paddle a richiesta nel Driver Sport Pack: in mancanza, si agisce tramite la leva del cambio. Partiamo però dall’inizio.
Il Restyling 2017 ha portato solo ad un lieve ritocco di quella che, nel suo complesso, è una linea piacevole e raffinata, molto apprezzata dal numeroso pubblico che l’ha finora scelta. Frontalmente cambia la griglia, davvero curata ed ora con il logo del leone al suo interno, così come i proiettori che ora inglobano le luci diurne a LED in tutti gli allestimenti. Al posteriore, quelli della berlina sono più scuri. Nel suo complesso l’auto denota un’inequivocabile maturità, complici le cromature su cornici della vetratura e barre di carico, a cui si aggiungono l’oscuramento dei cristalli posteriori ed il tetto (panoramico) a contrasto. Soprattutto però sono interessanti le dimensioni: la 308 SW misura 4,58 metri in lunghezza, 1,80 in larghezza e 1,46 in altezza. Questo ci porta subito a sondare il bagagliaio, con un volume di carico ben sfruttabile di 610 litri che possono diventare 1.660 abbattendo i sedili. Davvero un gran bel volume. Non manca nemmeno l’ingegnoso sportello per trasportare gli sci. Belli i cerchi da 18 pollici montati su questo esemplare in allestimento GT Line, mentre di serie sono comunque da 17″.
Entrando in auto si apre un mondo. Interni rivestiti con estrema cura portano la linea rossa dell’allestimento GT Line un po’ dappertutto, a sottolineare la vocazione sportiveggiante di questa 308. La plancia è pulita e ordinata, ma il vero gioiello è -come è giusto che sia- davanti a chi guida. Fiore all’occhiello di Nuova 308 è il Peugeot i-Cockpit, una vera rivoluzione ergonomica ideata da Peugeot per esaltare quelle che sono le esperienze di guida a bordo delle auto della Casa del Leone. Il quadro strumenti è visibile al di sopra del volante dalle dimensioni davvero compatte; è più in linea con lo sguardo quando si guida e questo aiuta non poco, sia a livello di comfort che di sicurezza perché permette di essere più reattivi. La strumentazione è sviluppata orizzontalmente e sfoggia un contagiri rovesciato (con lo zero a destra e il limitatore a sinistra) ed una conformazione nettamente premium.
Davvero bello -e funzionale- il volante dalle dimensioni ridotte sapientemente rivestito in pelle (traforata in questo allestimento), così come la pedaliera in alluminio ed il display infotainment centrale dal quale si comandano le diverse funzioni dell’auto.
Quest’ultimo è particolarmente fluido, il touchscreen ora capacitivo risponde prontamente e ci sono sei pulsanti (sempre touch) per raggiungere più in fretta i menù. Purtroppo mancano dei comandi fisici per il clima, che appunto si può utilizzare solo tramite il monitor centrale, ma la regolazione della temperatura è richiamabile tramite una scorciatoia. Fortunatamente non è lo stesso per musica e telefono, gestibili con semplicità dai comandi al volante che è implementato anche con il cruise control adattivo.
Con il tempo impariamo ad apprezzare i vari scompartimenti di cui è dotata l’auto, dal tunnel centrale al cassetto del passeggero, senza dimenticare i vani sulle portiere.
Ne abbiamo apprezzato gli spazi ampi e pratici al pari delle eleganti finiture degli interni, ma la realtà è che sono tutte cose passate in secondo piano. Quello che vuoi fare con un auto in prova è guidare, farlo il più a lungo possibile e nelle condizioni più disparate. A questo punto, bisogna ammetterlo, la Peugeot 308 SW ha superato brillantemente le aspettative.
Entriamo in auto, spingiamo sul pulsante START (che rileva la chiave magari tenuta in tasca) tenendo il piede sul freno e l’auto si accende. Lo fa con garbo, il motore è una vita avanti ai Diesel che tossiscono e borbottano in circolazione qualche anno fa. Usciamo un momento, giusto per capire se sia l’ambiente ad essere perfettamente insonorizzato o se effettivamente è il motore ad essere di una silenziosità imbarazzante. Diciamo un po’ di tutti e due. Partiamo un po’ prevenuti nei confronti dell’EAT6, l’automatico a convertitore di coppia sempre più in voga sulle auto del Gruppo PSA. Diciamo la verità, funziona che è una meraviglia. Più scattante di quanto ci aspettassimo, è fluido quanto basta alle alte andature e riesce a gestire bene i 300Nm di coppia presenti già a 1.750 giri, un numero per dire subito stampato sulla scheda tecnica.
Come detto, su questo esemplare mancano i paddle, anche se a parte qualche slancio ludico nelle prime settimane dall’acquisto sarebbe difficile trovarne una reale utilità. Il sedile ci permette di trovare subito una posizione comoda e allo stesso tempo “sugli attenti” in modo da avere un’ottima panoramica della strada. Il montante C -quello che separa il lunotto posteriore dalla fiancata- è un po’ invasivo, ma per il resto l’auto offre un’ottima visibilità e spazi interni che lasciano ampio respiro. Nei parcheggi -dove il volante ridotto si fa particolarmente apprezzare- abbiamo comunque sia la telecamera posteriore che quella a volo d’uccello, 360° se preferite, oltre ai sensori di prossimità grazie ai quali è davvero difficile toccare possibili ostacoli. La frenata è davvero a punto in città, nel traffico, dove occorre modulare con precisione ma anche avere un buon mordente per affrontare gli imprevisti e la 308 non delude affatto, anzi.
Fin qui, direte, tutto nella norma. “È facile da parcheggiare il che è apprezzabile per una Station, che poi è anche un’auto che mi piacerebbe prendere se non fosse che manca di agilità”.
E invece.
La portiamo su di una strada di misto impegnativo, di quelle che durante il weekend vengono assalite da moto di ogni genere: è una strada che percorriamo sempre con le auto in prova, presenta diversi saliscendi, tornanti, curve veloci e i rettilinei non mancano. È il nostro ‘ring casalingo (limiti di velocità inclusi!). La Peugeot 308 SW, nonostante la lunghezza, si comporta estremamente bene. Intanto, il rollio è appena percepibile, cosa che altrimenti manderebbe in subbuglio lo stomaco di chi siede dietro.
Anche i trasferimenti di carico poi, in frenata e accelerazione, non mandano minimamente in crisi la macchina. Ripartendo in piena in uscita da un tornante l’auto non perde tempo facendo fischiare le gomme o tagliando con l’elettronica, prende solo una gran velocità. Il volante di dimensioni ridotte ci permette di ridurre al minimo i movimenti delle braccia, regalandoci una sensibilità ed una reattività sconosciuta alle concorrenti. Non ultimo, risulta anche più rilassante da guidare perché muoviamo meno le mani sul volante a parità di sterzata.
A stupire di più poi è l’assenza (o quasi, dirà chi in auto ci corre davvero) di sottosterzo: la 308 chiude le curve in un fazzoletto, eppure la lunghezza della vettura suggerirebbe il contrario. Vettura che, tra le altre cose, è anche molto ben assettata. Rigida quanto basta a farci divertire in sicurezza sul veloce, non si lascia confondere da buche o avvallamenti della strada.
Per quanto riguarda i consumi invece, la differenza è ovviamente nello stile di chi guida ma ciò detto si tratta di uno dei propulsori più parchi della categoria. C’è da segnalare che, come ogni BlueHDI, il motore richiede di tanto in tanto l’additivo ADBlue: una spesa irrisoria che può essere fatta praticamente ad ogni tagliando. Ad ogni modo, la casa di chiara che per percorrere 100Km servono 4,5 litri di gasolio nei percorsi urbani, 3,7 litri in quelli extraurbani e 4,0 litri nel ciclo combinato.
L’auto che abbiamo avuto in prova con motore 1.6 litri Diesel, cambio automatico e allestimento GT Line, ha un prezzo di 29.120€: Il rapporto qualità prezzo è davvero notevole anche perché la dotazione è davvero ricca: dal sistema di navigazione connessa 3D, al Mirrorscreen, ai fari anteriori FullLED, ai cerchi in lega da 17″, ai vetri posteriori oscurati, al pacchetto degli ADAS (i sistemi di aiuto alla guida), ai sensori di parcheggio anteriori e posteriori, tutto di serie. Ad ogni modo i prezzi partono dai 19.870€ della SW in allestimento Access equipaggiata con il benzina PureTech Turbo da 110CV e cambio manuale a 5 marce. La berlina 5 porte, invece, costa 900 euro in meno.
Tuttavia, se volete una panoramica completa sui costi in relazione alle dotazioni, vi rimandiamo al nostro listino del nuovo dedicato alla Peugeot 308 SW.
Se state pensando a una vettura spaziosa, capace di portarvi ovunque senza mettere in crisi la vostra schiena, fatevi un favore e provatela. Rimarrete sorpresi dalle dotazioni, dalla qualità e ricchezza degli allestimenti e soprattutto dal piacere di guida. L’unico difetto riscontrato, a nostro avviso, è la mancanza di un comando fisico per l’A/C. Ahinoi bisognerà rassegnarsi all’avvento della tecnologia di cui quest’auto è francamente traboccante.