Nel 2016 la Casa del Leone ha introdotto Peugeot Traveller, otto posti dalle dotazioni estremamente ricche e dal prezzo piuttosto accessibile. Le linee, pensando ad esempio al gruppo ottico anteriore e alla calandra, ripercorrono gli stili tracciati con le berline di casa. Per il resto, gli ingredienti di Peugeot sono quelli che da sempre contraddistinguono il marchio transalpino: dettagli curati, tanta efficienza e qualche particolare unico. Pensiamo all’azionamento del cambio automatico EAT6, su cui torneremo più avanti nel corso della prova.
È grazie a Peugeot Traveller se siamo riusciti a riunire cinque grandi rappresentanti della buona tavola, visitando i luoghi dove si svolge il loro lavoro e portandoli con noi di tappa in tappa. Una giornata per scoprire i sapori del Veneto più inaspettato, a tratti dolce e ad altri brillante: partendo dalla nostra redazione, nel cuore di Vicenza, siamo stati alla pasticceria Loison: insieme a Dario, titolare dell’azienda, siamo poi partiti alla volta di Breganze, dove ad aspettarci abbiamo trovato Fausto Maculan. Se nel primo caso il prodotto di punta è rappresentato da panettoni estremamente riusciti e mai stucchevoli, nel secondo ci siamo trovati di fronte ad uno dei più importanti produttori di vini dolci d’Italia . Il tempo per scoprire che Maculan si occupa anche di tante altre qualità di vino a partire dal premiatissimo Fratta e siamo ripartiti. Fausto e Dario hanno così cominciato a raccontarci le loro storie a bordo di Peugeot Traveller mentre da Breganze ci spostavamo verso Bassano del Grappa.
Qui siamo stati alle maestose Bolle Nardini -si, quel Nardini- costruite per celebrare il 225° anniversario della distilleria nel 2004. Una visita, quella alle cantine della famiglia, difficile da dimenticare. A questo punto ci siamo visti davanti alla sfida più dura per il nostro Peugeot Traveller, che si è trovato a trasportare otto passeggeri sulle strade impervie e montuose che collegano la città all’Altopiano di Asiago. Nei Sette Comuni infatti avevamo ancora due appuntamenti con le vie del gusto, quello con Rigoni di Asiago e con il Caseificio Pennar. In entrambi i casi si è trattato di esperienze davvero indimenticabili grazie alla disponibilità ed alla gentilezza di Luigi Rigoni ed alla professionalità della nostra guida tra le mura e le profondità (oltre 10 metri) del caseificio.
Portare diversi imprenditori che esportano i propri prodotti in tutto il mondo in un unico mezzo ci aveva messo addosso qualche timore reverenziale: il comfort del viaggio non era da mettere in secondo piano, così come lo stile dell’abitacolo che doveva essere adeguato alla situazione. Inutile dire che non siamo (e non sono) rimasti delusi, anzi. Ecco perché.
Cominciamo col dire che Peugeot Traveller debutta sul mercato con un rapporto qualità/prezzo a dir poco notevole. Nella versione che abbiamo avuto in prova c’era tutto ciò che si potrebbe richiedere durante un viaggio in auto, nonostante l’allestimento Allure non sia ancora top di gamma!
A nostra disposizione ci sono 3 file di sedili, con le ultime due che oltre ad essere regolabili sono removibili in pochi istanti. Peccato solo non poter invertire il loro orientamento in modo da creare una sorta di salotto, anche se a onor del vero è una possibilità che Peugeot offre nel più specifico allestimento Business Vip. Esternamente il nostro Traveller offre vetri oscurati per le due file posteriori, che possono anche utilizzare delle tendine parasole a scomparsa. I portelloni laterali poi si aprono e chiudono elettronicamente attraverso comandi posti su plancia, chiave e montanti B.
È così che compare il battitacco in alluminio satinato con logo Traveller, posto su di uno scalino che facilita notevolmente la salita. I sedili in pelle nera si rivelano comodi ed accoglienti anche quando ci troviamo a pieno carico, con il bagagliaio occupato interamente da prodotti in formato magnum portati dai nostri amici. A chi siede dietro, dicevamo, non manca proprio nulla. Ci sono i tavolini a scomparsa sugli schienali dei sedili, così come sei bocchette dell’aria azionabili comodamente anche da dietro ed impostabili sia per quanto riguarda il calore che l’intensità dei getti. Peccato solo che le finestrature laterali non siano in alcun modo apribili.
Per chi guida invece la sensazione predominante è quella di avere tutto sotto controllo. L’inclinazione dello sterzo è ottima, così come l’organizzazione della plancia che distribuisce bene i vari pulsanti senza creare una sorta di caos che -purtroppo- caratterizza diverse vetture moderne. Il nostro Peugeot Traveller è equipaggiato con un 2.0 litri Diesel da 180CV, con sistema Start&Stop e cambio automatico EAT6 a sei rapporti molto precisi per una guida fluida, tanto da essere molto apprezzata da tutti gli ospiti. La sua particolarità, nonostante si tratti dello stesso impianto già collaudato con il resto della gamma, è in una rotella per selezionare le varie posizioni (P, D,N,R). La cosa ad ogni modo non preclude l’utilizzo dei paddle al volante, anche se in tutta onestà non abbiamo mai sentito il bisogno di azionarli.
Durante la guida siamo aiutati da uno sterzo molto comunicativo, che ci permette di mantenere la traiettoria ideale e di offrirci un buon riscontro. In questo modo evitiamo continue correzioni che renderebbero qualsiasi trasferimento un incubo per chi siede dietro. Bene anche su fondi dissestati, dove la sospensione assorbe senza particolare ritorno. Tra le altre cose Peugeot Traveller è dotato del sistema Grip Control, che permette di adattare la trazione a cinque diverse situazioni. La prima è pensata per quando tutto procede nel migliore dei modi, mentre la seconda esclude l’ESP per darci il pieno controllo della motricità senza tagli di potenza. Le altre tre, invece, sono state pensate specificatamente per fondi difficili: c’è una modalità dedicata alla sabbia, una alla neve ed un’altra per fango ed erba. Fortunatamente non abbiamo avuto la necessità di sperimentare queste soluzioni, ma conosciamo bene questa tecnologia Peugeot e sappiamo quanto possa essere utile all’occorrenza.
Tornando alla guida stupisce in positivo la frenata, così come la spinta del motore a bassi regimi che si addolcisce progressivamente con il salire dei giri. Tuttavia la cosa importante per un veicolo come il Peugeot Traveller è una sola: quanto riesce, con le sue dimensioni, a somigliare ad un’utilitaria. In questo gli uomini di PSA si sono messi anima e corpo, restituendo al pubblico una vettura capace di destreggiarsi in manovre e parcheggi con una disinvoltura insospettabile.
Anche i consumi si sono rivelati piacevolmente contenuti ed anche in autostrada si viaggia in gran comfort con medie molto interessanti. Tutto ciò ci permette una sicurezza davvero apprezzata in ogni fase della guida, anche in giornate impegnative come questa Via del Gusto intrapresa con i nostri cinque maestri della cucina.