Nel 1931 Ferdinand Porsche fonda a Stoccarda lo studio di progettazione Dr. Ing. h.c. F. Porsche GmbH. Durante il periodo nazista, su richiesta di Adolf Hitler, Ferdinand progetta una vettura a destinazione popolare: nasce così la prima Volkswagen Maggiolino. Successivamente, insieme al figlio Ferdinand Anton detto “Ferry”, si dedica alla progettazione di un’auto più sportiva, prodotta a partire dal 1948: si tratta del modello 356, prima automobile prodotta in serie con il marchio Porsche, equipaggiata con un motore boxer a quattro cilindri collocato dietro, come sul Maggiolino. Successivamente viene introdotto, per le versioni più sportive, il motore Carrera (dal nome della Carrera Panamericana vinta nel 1954). Nel 1953 nasce Porsche 550, una barchetta a motore centrale nota per aver regalato alla Casa tedesca la prima vittoria importante (nella Targa Florio del 1956 con Umberto Maglioli e Huschke von Hanstein) e per il fatto di essere stata, nel 1955, l’ultima auto guidata da James Dean, scomparso in un incidente stradale. Nel 1963 Ferdinand detto “Butzi”, figlio di Ferry, progetta la 911, ora con motore a sei cilindri, il più grande successo nella storia della casa di Stoccarda. Dal 2012 Porsche è interamente di proprietà del gruppo Volkswagen, con il quale è legata a doppio filo sin dalle origini.
Senza dubbio Porsche, tra i marchi del panorama automobilistico mondiale, è quello che più di tutti è rimasto fedele alla propria tradizione, sia dal punto di vista tecnico che del design, continuando a costruire automobili leggere a due porte con motore posteriore o centrale. Grazie alle poche modifiche introdotte nel corso della sua storia, tutti i modelli del passato e di oggi Porsche mantengono un appeal “senza tempo”, comune soprattutto alle sportive della casa. Nelle intenzioni dei progettisti, da Ferdinand Porsche in poi, le Porsche devono essere vetture da corsa, capaci di vincere le competizioni, ma utilizzabili nella vita di tutti i giorni. Dal punto di vista dello stile, anche i SUV che da qualche anno completano la gamma, cercano di mantenere quel family-feeling che ha decretato in molti anni il successo di Porsche, evidente soprattutto nella parte superiore delle vetture dalla caratteristica forma “ad anatra” e nei gruppi ottici anteriori, che costituiscono i dettagli più riconoscibili di una Porsche.
Non si può pensare alla casa di Stoccarda senza che venga in mente il modello per eccellenza, Porsche 911. Senza mai rinnegare i propri canoni, questo modello si è evoluto nelle motorizzazioni ed è stato prodotto in moltissime serie, fino a diventare un punto di riferimento per tutti i costruttori di auto sportive. Da qualche anno Porsche 911 cabrio e Porsche 911 coupé sono affiancate nella gamma da una spider con motore posteriore centrale chiamata Porsche Boxster, oggi 718 Boxster e dalla coupé 718 Cayman, nota semplicemente come Porsche Cayman. Nella gamma dal 2002 è presente Porsche Cayenne, il primo Suv della casa di Stoccarda, creato in collaborazione con Volkswagen e Audi, dotato di trazione integrale e quindi adatto a un uso fuoristradistico, motivo per cui inizialmente è stato criticato dai “puristi” di Porsche. Ricavata sulla base di Porsche Cayenne è la berlina-coupé Porsche Panamera (berlina perché ha quattro porte, coupé per via della forma sportiva e slanciata). La gamma attuale è completata da Porsche Macan, SUV di medie dimensioni.