Il coronavirus sta mettendo seriamente in difficoltà l’economia globale e il settore dell’automotive non è esente dal fare i conti con questa condizione. Molte aziende hanno deciso di sospendere la produzione, altre di riconvertire le proprie linee per la produzione, ad esempio, di ventilatori polmonari. Tutte iniziative lodevoli, ma la domanda è una: quale sarà il destino dei lavoratori? Da Liqui Moly arriva un’importante rassicurazione: nessuno verrà licenziato.
Ernst Prost, amministratore delegato di Liqui Moly, è abituato ai colpi a effetto. All’inizio della settimana, aveva stupito i suoi dipendenti con un premio di 1.000 euro “Come motivazione e come segnale di sicurezza, che durante la crisi potrà presto essere sconvolta“, ora arriva il comunicato in cui rassicura tutti i lavorato del gruppo sul fatto che nessuno perderà il proprio posto di lavoro. “Nessuno verrà licenziato. Se dovesse succedere, rinuncerò al mio stipendio – ha detto -. Con la paura e la preoccupazione si vive male e non si possono fare grandi cose. Per questo vi ho promesso che non avreste dovuto subire alcuna perdita finanziaria. Nessuno verrà licenziato. Cercheremo di mantenere l’azienda in funzione per il più tempo possibile. Uno contraddizione impegnativa ma necessaria“. Questo vale per tutti i dipendenti, nazionali e delle affiliate in Spagna e Portogallo, Italia, Francia, Sud Africa e Stati Uniti. A ciò si aggiungano i dipendenti in Danimarca, Regno Unito, Belgio e Olanda, Thailandia, Cina, Giappone e India. Inoltre, per l’amministratore delegato è importante continuare a pagare puntualmente i salari in misura completa.