Citroën Berlingo 2019, prova su strada del 1.5 Diesel da 102CV

Per molti Citroën Berlingo è un mezzo che smuove qualcosa nel profondo, come un classico Disney rivisto dopo vent’anni o un quaderno delle elementari ritrovato in soffitta. Perché il monovolume per eccellenza è legato a doppio filo con la famiglia, spesso numerosa, che si sposta nelle sue mille destinazioni con bambini piccoli e, per qualcuno, anche un cane.

D’accordo, per altri è stato (ed è tutt’ora) un eccellente mezzo da lavoro, perché la versatilità del veicolo metà monovolume e metà furgoncino è la sua prima ragione d’acquisto. Nel 2018 Citroën ha presentato la sua terza serie aggiornando massivamente un prodotto che vede la matita dei designer una volta ogni dieci anni. La prima serie infatti è del 1996; la seconda del 2008.

Abbiamo provato Citroën Berlingo nella sua variante più basica, ovvero equipaggiata da un 1.5 Diesel da 102CV con cambio a 5 marce, dimensioni taglia M (esiste anche la XL) e cinque posti a sedere, a tutto vantaggio della capacità di carico. Tra linee del tutto stravolte più vicine alla concezione di Citroën dei SUV, un’ottimizzazione degli spazi che ricorda il sottocoperta di piccole barche a vela e una guida tutto sommato piacevole, il monovolume francese riesce a far riscoprire il segmento.

Come una Polaroid

Dimensioni Citroën Berlingo

Il Berlingo viene prodotto in due misure: la M lunga 4,4 metri e la XL che arriva a 4,75 metri. In quest’ultima configurazione si può aggiungere una terza fila di sedili, per un totale di 7 posti.

Il Berlingo è un hipster genuino, come una Polaroid. Riporta a scoprire il gusto delle cose semplici, ben fatte, acqua e sapone. Cose lasciate da parte in favore di un futuro capace di promesse grandi ma solo piccoli passi avanti. Esteticamente il nuovo linguaggio stilistico di Citroën emerge dalla conformazione del frontale, con gruppi ottici sottili ed un “muso” spiovente per comunicare l’irrinunciabile portamento da SUV, mentre lateralmente campeggiano gli AirBump, pensati (con intelligenza) per non farvi sfregiare la carrozzeria da vicini distratti nei parcheggio.

Più tradizionale il posteriore -per via di fanali e portellone sviluppati in verticale- ma soltanto ad un primo sguardo: nuovo Berlingo premette infatti di aprire esclusivamente il lunotto posteriore, così da caricare piccoli oggetti alla svelta e senza dover necessariamente aprire l’intero vano bagagli.

Questo inaugura una lunga serie di piccole soluzioni -alcune geniali, altre buone, altre ancora soltanto curiose- che permettono di stivare cose di ogni tipo all’interno dell’abitacolo.

Ehi Berlingo, sii come l’acqua

Citroen Berlingo Interni

Se è vero che Citroën ha lavorato molto per stravolgere il design esteriore, è altrettanto vero che chi compra Berlingo lo fa per gli interni. Berlingo è, ovviamente, grande anche nei volumi di carico: la taglia M che abbiamo in prova ha un bagagliaio da 597 litri che può arrivare fino ad un massimo di 2.126 litri abbattendo i sedili.

Spaziosa da sempre, con la terza serie volendo diventa anche super accessoriata, nel senso che gli accessori ce li mettete voi. Ognuno al suo posto: che sia dietro, in stile cappelliera degli aerei, ai lati, o addirittura sopra al lungo ponte luminoso che attraversa l’abitacolo -e lo separa dal bel tetto panoramico- vani e cassetti offrono spazio per qualunque cosa. Fa quindi sorridere il fatto che non siamo riusciti a trovare il giusto vano per riporre lo smartphone collegato all’infotainment per sfruttare le funzioni di mirroring.

L’adattabilità di Berlingo passa anche attraverso la sicurezza: il complesso pacchetto di ADAS (aiuti elettronici alla guida) affianca ai più tradizionali sensori di parcheggio e mantenimento della carreggiata sistemi innovativi come l’Head-Up display per un totale di 18 funzioni differenti. Non manca nemmeno il Cruise Control, presente nonostante il cambio sia un manuale a 5 marce.

La nostra prova su strada

Citroen Berlingo Frontale

Una volta saliti al posto di guida a colpire sono l’ariosità dell’ambiente e la posizione dello sterzo, da automobile vera. Ad andature molto basse o molto elevate (oltre i 130Km/h) si può sentire qualche rumore di troppo, nel primo caso per via del propulsore e nel secondo per la conformazione aerodinamica.

In tutte le altre situazioni però -che ricoprono l’80% della guida- l’auto è semplicemente favolosa. Le sospensioni garantiscono un buon compromesso tra comfort e sicurezza, limando i tipici movimenti di rollio e beccheggio che si innescano in percorrenza di curva e frenata. Non abbiamo testato il comportamento a pieno carico, ma difficilmente verrebbe sconvolto. Ciò che piace del Berlingo è la sua immediata facilità di utilizzo: ci sali, fai manovra (sfruttando l’ottima visibilità garantita dall’auto), metti la prima ed è come se l’avessi guidata da sempre. Buona la ripresa, con una risposta che non tarda ad arrivare specialmente a bassi regimi capace di semplificarci un po’ la vita in città.

E poi è distensiva come una canzone reggae, non vuole prendersi troppo sul serio con improbabili Kit Sport su auto da città o costosissimi interi in pelle, Alcantara e carbonio. Per chi siede dietro poi risulta piuttosto ospitale. I sedili offrono sufficiente spazio per le gambe ed un tavolino in plastica con porta bicchiere. Alcuni assemblaggi potrebbero essere migliorabili, altri sono invece davvero pregevoli, come quello che ricopre la plancia nella zona del passeggero.

Nonostante un cambio a cinque marce -ma tra le opzioni si può aggiungere una sesta d’ampio respiro- l’auto riesce a consumare davvero poco. L’ottima gamma Diesel di PSA, con il beneficio dell’additivo AdBlue (clicca qui per scoprire il miglior AdBlue), riesce a viaggiare senza troppi patemi a circa 20Km con un litro di carburante. Con un’inevitabile riqualificazione dei motori Diesel di nuova generazione da parte dei governi europei, l’acquisto di un veicolo a gasolio è ancora un’ottima opzione. Certo, per una sicurezza in più potete optare per un acquisto con formula Valore Futuro Garantito.

Motori, prezzi e allestimenti disponibili

Ctroen Berlingo Cerchi in Lega

Berlingo offre più declinazioni di una versione di latino, motivo per cui è pressoché impossibile (per noi, ora come allora!) elencarvele tutte. Vi basti sapere che oltre alle già citate due taglie (M e XL) troviamo un’ampia gamma motori (per il benzina c’è il PureTech 110, mentre il Diesel si divide tra il motore avuto in prova ed il più prestante 130CV) ed allestimenti che permettono una variazione di prezzo che va dai 20.000€ della versione base ai quasi 30.000€ delle abbinate più complete. Per avere una panoramica completa, vi rimandiamo al nostro listino prezzi di Citroën Berlingo.

In Conclusione

Citroën Berlingo, fino ad oggi, si è rinnovato una volta ogni dieci anni. Se le premesse sono queste ci sono buone probabilità che la terza serie non faccia eccezione. A lasciare il segno è infatti una dinamica di utilizzo fresca e coinvolgente: più auto che furgone nella guida, viceversa nella capacità di carico. Pazienza se avremmo preferito un cambio a sei marce o un vano più ampio per lo smartphone, Berlingo si fa perdonare con un’inedita modulabilità e consumi sempre sotto controllo.

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