Ford EcoSport 1.5 TDCI ST-Line 2019: Aspetto compatto, ma muso aggressivo, la EcoSport sfoggia un family feeling marcato con le sorelle maggiori. In alcuni dettagli ricorda ad esempio la imponente Edge (auto da 484 cm x 193), ma lei è lunga meno di 4.1 metri. Alcuni ancora ricorderanno invece la provocazione delle prime EcoSport di seconda generazione, che nascevano con la ruota di scorta applicata sul portellone posteriore (tutt’ora disponibile, ma solo a richiesta). Non fu una scelta gradita, almeno non dal mercato europeo, tanto che la casa americana corse ai ripari con un “mezzo restyling” anticipato, a soli due anni dal lancio, che toglieva proprio quel dettaglio, rendendolo opzionale.
Per vederla nelle zone alte delle classifiche di vendita, addirittura ai primissimi posti in Italia, bisognava attendere però l’ultimo aggiornamento, quello classico di metà carriera. Grazie alle tante novità, la B-Suv dell’ovale blu è stata letteralmente lanciata nella zona nobile di un segmento tra i più importanti in assoluto. Con la MY 2018 sono debuttati, oltre ad alcuni aggiornamenti estetici, il Sync 3, rinnovate finiture per gli interni, un pacchetto ADAS più ricco e questo 1.5 EcoBlue diesel tutto nuovo, capace di 125 cavalli e abbinato ad una trasmissione manuale a 6 marce ed alla trazione integrale intelligente. Ne abbiamo testato un esemplare nell’allestimento al top della gamma, l’ST-Line.
Sono i dettagli a far notare la voglia di fare grande di questa EcoSport, come il segnalatore acustico, costituito da un clacson con trombe, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare da una segmento B. Ma non serve scoprire questo per capire le intenzioni del B-SUV di Ford, che sono evidenti al primo sguardo. Raramente un frontale può essere più aggressivo e massiccio in un segmento che, solitamente, punta su aspetti più “giocosi”, con look apprezzati anche dal pubblico più giovane e da quello femminile.
La EcoSport sembra decisamente la più americana delle concorrenti, anche se in effetti ha origini esotiche, ma viene ora prodotta in Europa. Se infatti la seconda generazione era precedentemente legata ai siti produttivi della casa americana in Brasile ed India, ora il riferimento è la fabbrica in Romania, più precisamente a Craiova. Nuovi posti di lavoro (ben 1.700 e 200 milioni di euro di investimento), per la porzione di EcoSport destinate al mercato del vecchio continente. Tra gli elementi distintivi del look della EcoSport la grossa calandra è forse quello più di effetto.
Non nasconde le velleità di avvicinarsi alla Kuga ed al full-size Edge, malgrado le sue dimensioni compatte (lunga meno di 410 cm x 176 di larghezza ed un’altezza di 165, che sale a 171 nel caso della AWD da noi provata). Frontalmente si notano poi le generose nervature che corrono lungo il cofano, con le due più esterne che scolpiscono la vettura in modo marcato e vanno a formare una unica linea salendo nella zona dei montante. Elemento quest’ultimo che può avere colorazione a contrasto con il resto della vettura, come per questo esemplare che abbina il tetto nero al rosso della carrozzeria, che è una delle dodici tinte disponibili.
Rivisitati i gruppi ottici, sia all’anteriore che quelli posteriori, con il destro che continua ad integrare la maniglia di apertura del portellone, che si apre lateralmente, incernierato sul lato sinistro. Questa resta una caratteristica distintiva della EcoSport che, a richiesta, può sfoggiare la ruota di scorta applicata proprio al portellone del bagagliaio. Comodo da un lato, di contro è una limitazione nel caso che la vettura sia parcheggiata davanti ad un’altra, dato che lo spazio necessario per aprire lo sportello è di poco inferiore alla larghezza dell’auto.
Questa ST-Line sfoggia poi dettagli sportivi, come i paraurti e le minigonne laterali dedicati, oltre alla presenza delle barre sul tetto, cerchi in lega bruniti da 17” ed i badge ST-Line (scritta che ritroviamo anche sul battitacco). Di serie anche la doppia colorazione, con tetto e specchietti retrovisori a contrasto.
In questo ricco allestimento ST-Line spicca a centro plancia lo schermo da 8”, interfaccia principale del sistema Sync 3 della nuova EcoSport. Non manca la compatibilità con Apple CarPlay ed Android Auto, ma a sorprendere in abitacolo sono soprattutto le finiture, migliorate e la scelta di materiali soft touch, primo indizio quando si parla di qualità percepita. Si chiude un percorso di miglioramento della EcoSport che l’ha portata da essere un possibile flop, quando la seconda generazione era stata accolta in Europa ed in Italia con un clima che definire tiepido è poco, all’essere negli ultimi 12 mesi il SUV preferito dalle famiglie italiane.
In questo l’hanno aiutata molti fattori, non ultima la tecnologia a bordo, che incrementa il comfort ed anche la sicurezza. L’altezza generosa regala una abitabilità molto buona, mentre il bagagliaio offre una capacità base di 334 litri, a salire fino ad un valore massimo di 1.238. Pratiche sono poi le due prese USB frontali, abbinate ad una 12 Volt a ridosso della leva del cambio.
Leva che sfoggia un look sportivo e curato, grazie alla scelta di una finitura con alluminio accostato al cuoio. Chi siede dietro ha invece a disposizione una presa 12 Volt, posta tra divanetto e portiera destra. Non manca nemmeno un prestigioso sistema audio marchiato B&O.
Per l’allestimento ST-Line sono previsti di serie il volante in pelle tagliato in basso, sedili con una sportiva e raffinata finitura in pelle e Miko-Dinamica (scamosciato ecologico prodotto da poliestere riciclato) e cuciture a contrasto rosse.
In un periodo in cui tra l’avanzata del processo di elettrificazione e il ritorno dei motori a benzina, grazie alla fuga da quelli a gasolio, la scelta più razionale restano proprio i propulsori diesel, purché di ultima generazione e rispettosi delle sempre più severe norme anti inquinamento. Così è per questo brillante e tutto nuovo EcoBlue da 1.5 litri, capace di numeri molto interessanti (soprattutto per una segmento B), con una potenza massima di 125 cavalli, ma soprattutto ben 300 Nm di coppia disponibili già a 1.750 giri.
Gli garantiscono, ad esempio, di passare da 0 a 100 in meno di 11 secondi e di passare la soglia dei 180 Km/h, ma soprattutto regalano una esperienza di guida piacevole, grazie al brio ed alla risposta sempre pronta. Gli manca qualcosa solo ai bassissimi regimi (sotto i 1.500), ma basta utilizzare il bel cambio manuale a 6 rapporti per ottenere i giusti feeedback. Promosso a pieni voti invece per vibrazioni e rumorosità, che non vanno mai oltre a livelli di guardia, anzi.
Quanto ai consumi, il giudizio è contrastato. È infatti in grado di avvicinare i valori dichiarati (nel ciclo combinato 4,5 l/100 km con emissioni di CO2 di 119 g/km), superando anche la ragguardevole soglia dei 20 km/l in extraurbano, ma in autostrada (a 130 km/h) e quando lo si sfrutta un po’, si scende sotto ai 15. Forse proprio il suo aspetto aggressivo ed il muso massiccio sono la causa di un valore che si attesta intorno ai 14 km/l lungo le tratte autostradali, malgrado il regime in sesta marcia a 130 sia di poco superiore ai 2 mila giri.
Per quanto riguarda la guida, la nuova Ford EcoSport si conferma una vettura piacevole, che sfrutta l’esperienza del marchio americano per regalare sensazioni che rendono la seconda parte del nome del modello coerente con il giudizio che possiamo esprimere. Nemmeno i centimetri aggiuntivi della versione dotata di trazione integrale guastano il risultato alla voce handling.
Resta infatti contenuto il rollio, mentre il feeling con lo sterzo è ottimo, con una risposta omogenea ed una buona precisione. Stabilità e tenuta di strada ottime, soprattutto per il tipo di vettura che stiamo guidando, con l’unico pelo nell’uovo di qualche fruscio aerodinamico in autostrada, che forse si sente di più proprio per la silenziosità già citata del 1.500 EcoBlue. Insomma, la EcoSport della Fiesta riesce a conservare una dose della sua sportività (ricordiamo che si tratta di una delle protagoniste del Campionato WRC), pur se con una posizione di guida ed una impostazione da SUV, soprattutto se la scegliete con questa Intelligent All-Wheel Drive.
Su strada aiuta in situazioni di scarsa aderenza, dove in 20 millesimi di secondo scarica parte della coppia sull’asse posteriore, normalmente escluso per sfruttare la maggior efficienza della sola trazione anteriore. Fino al 50% della coppia può così essere sfruttata per trarre d’impaccio, magari nel caso di una nevicata, ma anche di asfalto viscido. La EcoSport può però andare oltre ed essere un fuoristrada a tutti gli effetti, anche grazie ai suoi sbalzi molto contenuti, che le consentono di affrontare un po’ di off road senza il rischio di danneggiare la sua carrozzeria così ben rifinita (soprattutto in allestimento ST-Line).
La gestione della trazione è raffinata e si basa sulla lettura dei dati raccolti dai sensori che monitorano elementi quali la velocità delle singole ruote, quella del veicolo, oppure la posizione di sterzo e acceleratore, per assecondare al meglio le richieste del guidatore rispetto al percorso in cui l’auto è impegnata. Lo scopo è quello di ottenere una gestione predittiva, in grado di prevenire lo slittamento delle ruote, piuttosto che contrastarlo dopo che si sia già verificato. Più sicurezza e meno stress, per il guidatore e per i passeggeri, per riassumere gli effetti positivi di un sistema così ben funzionante.
Curata negli interni, sportiva e con una bella personalità nel suo aspetto esterno, la Ford EcoSport è una proposta accattivante che convince anche alla guida. Difetti ne ha pochi e comunque non gravi, come la capacità del bagagliaio non al top per il segmento dei B-SUV, oppure il dato reale del consumo in autostrada (anche se la concorrenza non fa molto meglio dei suoi 14 km/l circa).
In ultimo a qualcuno potrebbe sembrare elevato il prezzo della configurazione da noi provata, che di contro offre veramente molto e poi, comunque, la Ford EcoSport parte da molto meno, sotto la soglia dei 20 mila euro, dato che la 1.0 EcoBoost 100 CV Plus ha un prezzo di listino di 19.500 euro. Il ricco e sportivo allestimenti ST-Line si paga con 4.200 euro aggiuntivi, mentre l’esemplare da noi provato si attesta a 28.700 euro.
Si tratta ad oggi dell’unica motorizzazione disponibile con la trazione integrale, che prevede una differenza di 3.000 euro, in parte però dovuti al passaggio dallo step da 100 cavalli del 1.5 EcoBlue abbinato alla trazione anteriore, a quello da 125 cv che è disponibile unicamente con AWD.