Prova Smart ForTwo Cabrio, la libertà della citycar per eccellenza

Abbiamo provato la nuova Smart ForTwo Cabrio 2018 in allestimento Passion con un motore da 90CV. La piccola citycar si è dimostrata, ancora una volta, una vera e propria compagna di libertà. Ecco il nostro test completo di video

Abbiamo guidato la nuova Smart Cabrio ForTwo in versione Passion equipaggiata da un 90CV Turbo con cambio automatico di serie. Sbarazzina, spensierata e rapida, la piccola Smart ci ha sorpresi e coccolati in una lunga prova per le vie del centro.

Abbiamo spinto questa piccola runner per le vie del centro di Vicenza per capire quanto, nella frenetica vita tra le vie della città, l’auto giusta possa cambiare in meglio la nostra giornata. Ma partiamo dall’inizio.

Smart è considerata da molti una rivoluzione del segmento. Mai nessun costruttore aveva pensato di offrire una vettura così compatta con dotazioni da segmento premium. E invece chi ha bisogno di un mezzo agile e scattante magari cerca anche stile e cura per i dettagli. Nonostante un percorso lungo oltre vent’anni (e non sempre in discesa) l’auto è arrivata ad oggi come il vero riferimento per la categoria.

Esemplare, a pensarci, la lungimiranza del naming: ad oggi abbiamo in tasca lo Smartphone, in salotto la Smart TV e in cucina il frigorifero Smart, il tutto mentre sentiamo parlare di Smart Mobility e Smart Working. Avere una Smart da parcheggiare sotto casa finisce inevitabilmente per mantenervi giovani.

Ad oggi la gamma è completa, eterogenea ed estremamente personalizzabile. Con il debutto con la versione ForFour e il lancio della ED esclusivamente elettrica, che presto rappresenterà l’unica alimentazione sulla gamma, Smart ha lavorato sulla personalizzazione delle proprie vetture su più livelli anche attraverso programmi come il Tailor Made.

Per la nostra prova abbiamo scelto una Smart ForTwo Cabrio in versione Passion che, più completa della Youngster, precede gli allestimenti Perfect, Prime e il top di gamma Brabus.

En Plain Air

Smart ForTwo Cabrio


Il primo motivo
d’acquisto di una Smart è la dimensione, che si attesta sui 2,7 metri in lunghezza e 1,66 metri di larghezza, mentre l’altezza è di 1,55 metri. Con un peso di soli 825Kg in ordine di marcia l’auto si rivela estremamente leggera nell’utilizzo quotidiano favorendo, oltre alla guidabilità, il risparmio di carburante. Per raggiungere questo risultato il propulsore alloggia nell’asse posteriore, lasciando al bagagliaio 190 litri di carico: abbastanza per un bagaglio a mano o la spesa settimanale, ma poco altro.

Nel nostro caso il motore è un tre cilindri turbo da 0,9 litri e 90CV abbinato al cambio automatico (di serie) TwinAmic. Si tratta di un’unità robotizzata che si adatta al nostro stile di guida anche attraverso le due mappature, una che punta all’ecologia ed una seconda più sportiva. Quest’ultima rende la guida energica e scattante, quasi “troppo frizzante” se non siete abituati.
Andiamo però con ordine. A fronte di linee esterne caratteristiche e ben curate, gli interni della nostra ForTwo Passion non sono particolarmente sfarzosi. Per chi cerca l’esclusività esistono altri allestimenti. La capote rossa su carrozzeria bianca riesce però a restituire un’immagine elegante alla vettura, che si lascia notare anche grazie alle finiture argentate dei montanti e ai bei cerchi in lega da 15 pollici.

La versione Cabrio poi offre due diverse posizioni della capote, che può essere aperta come un tetto panoramico o reclinata ulteriormente fino a lasciare scoperta anche la zona dietro alla testa. Il sistema, elettronico, piega a fisarmonica la tela ed il lunotto posteriore in materiale plastico.

La nostra prova

Smart Cabrio Interni

L’ultima generazione di Smart, non è un segreto, condivide molti particolari con la piccola Renault Twingo. Le differenze però sono più marcate di quanto si possa immaginare. Entriamo a bordo e veniamo accolti da una seduta comoda, sportiva e avvolgente. Il poggiatesta integrato sostiene bene, così come le fasciature dei sedili che rimangono ottimi anche per le taglie importanti. La Smart, checché se ne possa pensare, per i due occupanti è particolarmente spaziosa. Il guidatore si trova a suo agio anche se ben oltre il metro e ottanta, e anche chi si trova a fianco ha tutto lo spazio che si possa desiderare.

La Smart ForTwo è plug and play, nel senso che una volta saliti a bordo la sentite già vostra. Non serve apprendistato, il TwinAmic non vi impone di conoscere la frizione e lo sterzo, comunicativo ma estremamente morbido e versatile, rende tutto facilissimo. Dopo un’ora di test, strade e parcheggi prima impegnativi sono diventati accessibili.

Solo quando ci liberiamo di un problema riusciamo a capire quanto ci abbia portato via in termini di energie: i problemi del traffico e dei parcheggi in centro sono più pesanti di quanto si potrebbe pensare, e con questa piccola citycar riusciamo a strappare un morso di libertà alle giornate.  Sarà questo, o magari il vento tra i capelli, ma la sensazione è quella di essere tornati indietro nel tempo, quando si andava a scuola con lo scooter.

Per il resto l’auto non delude, l’elettronica sa essere puntuale se esageriamo nel misto -la sicurezza, a bordo, non manca- mentre i comandi di clima e infotainment reagiscono in maniera reattiva alle nostre richieste. Il navigatore funziona bene ed è possibile  interagire con il proprio smartphone attraverso i sistemi di mirroring implementati dalla casa.

Tra le soluzioni più curiose, di cui Smart non è mai stata avida, troviamo un contagiri distaccato dalla strumentazione orientabile a seconda delle nostre esigenze. Bene anche i controlli al volante così come lo spazio ricavato dietro ai sedili. 90CV non saranno moltissimi ma, credete a quello che stiamo dicendo, nemmeno pochi su di una vettura che rimane sotto alla tonnellata passeggeri inclusi. I sorpassi si dimostrano alla nostra portata anche in autostrada dove i fruscii non sono del tutto assenti ma comunque contenuti.

In Conclusione

La Smart ForTwo si conferma ancora una volta regina tra le citycar. Una guidabilità senza precedenti in termini di aderenza e il tre cilindri turbo sempre pronto a spingere riescono a consegnarci una macchina matura e pronta sotto tutti i punti di vista. Il valore aggiunto di una carrozzeria cabriolet poi è una “coccola” che si apprezza nel quotidiano come nel lungo periodo, irrinunciabile per completare l’idea di spensieratezza tipica di Smart. Certo, il bagagliaio non è grande (come potrebbe?) e la qualità si paga, ma con i piani rateali del marchio è possibile adattarsi alle più disparate esigenze.

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