Siamo stati tutti bambini, vero? E allora probabilmente anche voi, come noi, avete giocato almeno una volta con le macchinine… e magari anche con i Lego, i famosi mattoncini della Casa di Billund, in Danimarca. Oggi questi due mondi, per fortuna, si sono incontrati e il marchio danese ha dato vita ad alcune opere d’arte su quattro ruote (piccole e… grandi) veramente sensazionali, che abbiamo pensato di raccogliere in questo speciale articolo.
Da quale iniziamo? Domanda molto difficile in realtà… Forse vale la pena cominciare dall’ultimo progetto portato a termine da Lego in collaborazione con Lamborghini, che ha permesso la creazione di una spettacolare Sian Roadster in scala reale: al fianco del modellino in scala 1/8 (che replica fedelmente il motore V12, l’impianto frenante e il cambio a otto rapporti con palette al volante), oggi possiamo essere orgogliosi di essere di fronte a un esemplare da record, che ha richiesto oltre 8mila ore di lavoro per un numero di mattoncini superiore a 400mila.
In fatto di modelli 1:1, tuttavia, vi dobbiamo avvertire che Lego si è data parecchio da fare in questi anni, proponendo una serie di supercar vicine in tutto e per tutto alle loro controparti reali. Oltre alla Sian, infatti, bisogna assolutamente menzionare l’Honda Civic Type R del 2019 basata su un progetto di modellazione digitale (CAD), così come due delle McLaren più esclusive di tutti i tempi. Da una parte la 720S in esposizione al Petersen Automotive Museum di Los Angeles (che ha richiesto anche l’intervento dei visitatori per essere completata), dall’altra la “Senna” in onore al mitico Ayrton, sulla quale sono stati posizionati anche cerchi, pneumatici, volante e pedaliera della vettura vera e propria.
L’ultima vettura in scala reale è sicuramente la più interessante, nonchè quella che ha fatto entrare Lego nel libro del Guinness dei Primati: stiamo parlando della Bugatti Chiron da 1 milione di mattoncini, che hanno riprodotto sia la carrozzeria che gli interni di una vettura equipaggiata con 2.304 motorini elettrici in grado di farla muovere autonomamente su strada. La sua potenza? Sicuramente non all’altezza dell’originale W16 da 1.500 cavalli, ma comunque capace di arrivare a 5,3 CV e 92 Nm di coppia sufficienti a raggiungere una velocità di 20 km/h.
Passiamo ora ai “modellini” giocattolo: qui la Casa di Billund si è dilettata nel replicare praticamente di tutto nel corso degli anni, partendo proprio dalla Chiron appena menzionata… ma in scala 1:8. Ogni dettaglio, ovviamente, è al posto giusto e sapientemente modellato come sull’auto originale, esattamente come accaduto per la Ferrari 488 GTE numero 51 del team AF Corse, la Dodge Charger R/T conosciuta per l’impennata di Vin Diesel (alias Dominic Toretto) nel primo Fast&Furious e la Senna GTR 1:15, meno complessa delle precedenti ma comunque composta da un kit di quasi mille mattoncini.
Molto famose anche le due Porsche Lego Technic disponibili a listino, vale a dire la 911 GT3 RS e la 911 RSR: entrambe dispongono di un motore boxer a sei cilindri contrapposti perfettamente funzionante, proprio come lo sterzo e le sospensioni, e sono realizzate con una cura maniacale che rende visibili dettagli come il numero di serie del modello sulla prima oppure il radar, la mappa della pista di Laguna Seca e l’estintore sulla seconda.
Le ultime due riproduzioni Lego che vogliamo proporvi sono l’auto di Batman, quella originale del 1989, in scala 1:10 e la McLaren 720S che vedete qui sotto: questo modellino è probabilmente uno dei più speciali in assoluto, perchè realizzato dal gruppo amatoriale Charbel’s Lego Technic e, quindi, senza la supervisione del marchio ufficiale. Posizionata su un telaio modulare, questa riproduzione replica in tutto e per tutto l’auto reale: dispone di portiere con apertura a farfalla, ala posteriore attiva, sospensioni indipendenti, sterzo e cambio funzionanti e, addirittura, lo schermo mobile all’interno dell’abitacolo. Dopo due anni di sviluppo, questa realizzazione rimane ancora oggi un esemplare unico, tra l’altro non disponibile alla vendita: che sia veramente questo il “Santo Graal” delle auto in formato mattoncino?