Il posteriore rimane intatto, il fascione basso leggermente più pronunciato con tanto di quartetto di scarichi integrati. Nell’insieme piccole variazioni, quindi, come le “branchie” laterali in colore grigio, piccoli estetismi utili a personalizzare quanto basta un corpo macchina, come si alludeva, già di per sé caratterialmente forte.
All’interno si perdono gli inserti in legno a favore di plastiche dal colore più neutrale, un accorgimento che rende l’abitacolo più sportivo e meno elegante. Tuttavia il lusso di certo non manca: uno schermo LCD scende dal soffitto (con annesso DVD player), per l’intrattenimento dei passeggeri posteriori, mentre i sedili anteriori ospitano nel retro i comodi vassoi stile aereo, per un maggiore comfort di viaggio. Il volante multifunzione cambia, diventa bicolore, più sportivo, più corsaiolo, soluzione inevitabile visto i “contenuti” di questo SUV top class. Ogni scelta anche nell’abitacolo è puntata ad accentuare uno spirito più sportivo, senza però rinunciare al lusso.
Aumenta la potenza Range Rover HM 5.2 by Hamann monta, come si può intuire dal nome, un motore di 5.2 litri erogante una potenza massima di 385 cavalli a 5.800 g/m, con una coppia massima di 540 Nm disponibile a 4.000 g/m. Le performance sono eccellenti se si considera la stazza di questo bisonte (ben 2,5 tonnellate): da 0 a 100 km/h in 8 secondi, per una velocità massima di 229 km/h.
Un tuning poco coreografico Come risultato finale, dunque, il preparatore tedesco ottiene un richiamo alla sportività più essenziale, priva di vistosi estetismi o di contenuti spropositati, convinto di colpire chi ama il tuning equilibrato, non eccessivo e poco coreografico.