La nuova frontiera dell’automotive elettrico si arricchisce con l’arrivo della nuova Renault Scenic E-Tech Electric, frutto dell’innovativa piattaforma CMF-EV, o “Common Modular Family” (Famiglia Modulare Comune), sviluppata dal gruppo Renault. Questo avanzamento tecnologico si traduce in un salto qualitativo per il settore, permettendo alla vettura, di offrire prestazioni interessanti. Con una autonomia straordinaria che raggiunge i 620 chilometri, grazie ad una batteria agli ioni di litio da 87 kWh, il nuovo modello si posiziona come un serio concorrente nel mercato dell’auto elettrica, sfidando direttamente colossi come Tesla.
Nonostante Tesla domini il segmento delle auto elettriche di alta gamma, la nuova vettura di Renault si fa strada con dimensioni e prestazioni che ne permettono la comparazione con i migliori produttori a livello mondiale. Il veicolo, lungo 4,45 metri con un passo di 2,78 metri, promette accelerazioni da zero a cento in tempi rapidi, grazie al motore anteriore da 220 cavalli. Non certo un fulmine, se pensiamo alle prestazioni elettrizzanti (in tutti i sensi) delle moderne vetture elettriche, ma il giusto compromesso per offrire un’autonomia finalmente alla portata di viaggio senza ansia da percorrenza, almeno per quelli che ne soffrono.
La piattaforma CMF-EV si distingue per la sua versatilità e questa nuova Renault Scenic offre varianti di batteria che garantiscono autonomie di 420 chilometri per la versione da 60 kWh e di 620 chilometri per quella da 87 kWh, con potenze di 160 CV per la prima e i 220 CV per la seconda. Il sistema di ricarica rapida raggiunge picchi di 150 kilowatt per la batteria potenziata, a dimostrazione di un impegno costante nella ricerca e sviluppo di soluzioni all’avanguardia per l’elettrico. Il picco scende inevitabilmente dopo poco, ma quantomeno approfitta della massima potenza per dare un buono spunto iniziale e permettere una rapida ripartenza.
Con queste caratteristiche, il nuovo modello non solo consolida la posizione di Renault nel competitivo settore dell’auto elettrica, ma si propone come un’opzione valida e sostenibile, in grado di soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più attento all’ambiente, alle prestazioni dei veicoli elettrici e alla autonomia (che poi in definitiva è forse l’unico dato che interessa).
Nel panorama automobilistico attuale, la nuova vettura di Renault si distingue per un design che sottolinea l’evoluzione stilistica del marchio. La parte anteriore del veicolo è caratterizzata da un innovativo sistema di illuminazione: i fari di posizione si integrano armoniosamente sui lati, mentre i fari di profondità, dotati di tecnologia Matrix, si collocano nella sezione superiore, accanto a una calandra elegantemente chiusa. Quest’ultima presenta una finitura bicolore, con un radar di distanza che si fonde con il logo di Renault, conferendo al frontale un aspetto distintivo.
Inoltre, il sistema di raffreddamento del comparto elettrico è sapientemente integrato nella parte inferiore del paraurti, evidenziando l’attenzione del marchio per la funzionalità, senza sacrificare l’estetica. La versione che abbiamo provato introduce anche accenti ispirati all’Alpine, arricchendo il design senza però raggiungere le elevate prestazioni tipiche di tale linea. Le ruote da 20 pollici, abbinare a pneumatici Michelin, nascondono un sofisticato sistema frenante con dischi in ghisa e campane in alluminio, sottolineando un equilibrio tra estetica e funzionalità.
Alzando il cofano della nuova vettura, si rivela il cuore dell’innovazione: il comparto elettrico, con l’inverter posizionato strategicamente nella parte superiore. Questa configurazione, tuttavia, elimina la possibilità di utilizzare il vano anteriore per lo stoccaggio del kit di ricarica, una scelta che solleva perplessità. Tradizionalmente, separare lo spazio dedicato alla ricarica dal bagagliaio offre una comodità non indifferente, permettendo una maggiore organizzazione dello spazio veicolare. Nonostante questa scelta progettuale discutibile, il bagagliaio si conferma generoso, offrendo una capacità di 545 litri. L’organizzazione interna prevede una divisione 40-20-40 dello schienale posteriore, sebbene si noti una marcata discrepanza di altezza tra il piano di carico e la soglia, che raggiunge i 25-30 centimetri. Tale dislivello, elevato e non facilmente compensabile, pone interrogativi sulle intenzioni stilistiche dietro a questa decisione, pur non sminuendo la funzionalità complessiva di un vano bagagli che rimane ampio per la sua categoria.
Il design esterno della vettura non passa inosservato, presentando linee audaci che ricordano quelle di altri noti produttori francesi, evidenziando una continuità stilistica grazie alla condivisione di designer all’interno del gruppo Renault. Per dirla in parole semplici: si nota quanto sia stretta cugina del marchio Peugeot. Dettagli come l’integrazione delle maniglie delle porte, che emergono solo quando necessario, e l’illuminazione full LED posteriore confermano l’attenzione al design e alla performance.
Quest’ultima è ulteriormente sottolineata dalla scelta di freni a disco in acciaio con pinze flottanti monopistone al posteriore, mantenendo coerenza con le specifiche tecniche delle ruote anteriori. In conclusione, la vettura incarna un bilanciamento tra estetica audace, innovazione tecnica e funzionalità pratica, benché alcune scelte progettuali sollevino dibattiti sul loro impatto complessivo.
La nuova vettura si distingue per integrazione della batteria, sottile e discretamente collocata sotto il pavimento, un dettaglio che ottimizza lo spazio interno: questa si nasconde elegantemente, confermando l’impegno nella ricerca di un equilibrio tra funzionalità e design. L’interno del veicolo rivela un’attenzione meticolosa ai dettagli: dai materiali di rivestimento, che combinano robustezza e estetica di qualità, fino alle finiture curate che abbracciano tonalità scure e accenti in blu. La pelle morbida e le cuciture blu arricchiscono l’abitacolo, creando un ambiente accogliente e raffinato. Il cruscotto presenta elementi in plastica di alta qualità, evidenziati da un elegante listello in alluminio con illuminazione LED integrata, che si estende fino alla consolle centrale, conferendo un’atmosfera moderna e tecnologica.
Il segno distintivo Alpine, presente nella versione in prova, si manifesta nei sedili sportivi, che ereditano lo spirito di sportività del brand. Pur offrendo una regolazione meccanica, esiste la possibilità di includere funzioni di massaggio, un’opzione che, sebbene non sia del tutto convincente per tutti, rappresenta un plus per i clienti alla ricerca di quel comfort extra, specie durante le ricariche. La moquette blu aggiunge un tocco di colore vivace all’interno, armonizzandosi con il logo Alpine sui tappetini, un dettaglio che sottolinea l’identità sportiva della vettura.
L’alta posizione della plancia, arricchita dalle bocchette dell’aria integrate, non solo migliora l’ergonomia ma enfatizza anche la sensazione di spaziosità e apertura all’interno dell’abitacolo, dimostrando come ogni elemento sia stato pensato per unire estetica e funzionalità in un connubio perfetto tra tradizione e innovazione.
Un aspetto notevole della nuova vettura è l’incorporazione di un sistema di infotainment basato su Android Auto nativo, un segno distintivo della modernità tecnologica del veicolo. Oserei dire: finalmente. Finalmente i costruttori inizino a creare sistemi in infotainment propri e si affidano alle mani di player del settore con know-how. Questo sistema, nonostante possa offrire spunti di miglioramento, offre già oggi un’ampia gamma di applicazioni per soddisfare le esigenze di connettività e intrattenimento dei conducenti, rendendo quasi superflua la necessità di interazione diretta con lo smartphone. La compatibilità sia con dispositivi Apple che Android amplia ulteriormente le possibilità di interazione, permettendo un facile accesso a mappe, podcast e altre funzionalità quotidiane attraverso il display montato in posizione verticale.
Oltre alle funzioni di intrattenimento, il sistema di infotainment consente la personalizzazione dell’esperienza di guida attraverso diverse modalità selezionabili, come comfort, sport e personal, nonché la regolazione della qualità dell’aria interna. A livello puramente teorico potreste usare anche i comandi vocali di Google, se proprio siete interessati al fatto
che la vettura ascolti tutte le vostre conversazioni. Inoltre, è possibile monitorare e gestire l’energia della batteria, programmare i tempi di ricarica e regolare il livello massimo di carica. Una particolare attenzione è stata dedicata ai sistemi di assistenza alla guida, che comprendono funzionalità avanzate per migliorare sia la sicurezza attiva che il comfort durante la guida.
Tra questi, il controllo adattivo della velocità e il sistema di mantenimento della corsia offrono un supporto indispensabile per la sicurezza dei conducenti, dei pedoni e dei ciclisti. Dal test drive spagnolo confermo l’efficacia della tecnologia. Il cruscotto digitale, personalizzabile attraverso diverse grafiche selezionabili dal volante, e la presenza di comandi intuitivi per il cambio, i tergicristalli, il controllo radio e l’illuminazione, con funzionalità automatica Matrix, evidenziano l’attenzione alla facilità d’uso e all’interazione con il conducente. In aggiunta, le leve per la regolazione del recupero energetico e il pulsante Multi-Sense offrono ulteriori opzioni di personalizzazione, rendendo l’esperienza di guida ancora più su misura e tecnologicamente avanzata.
Nell’ambito dell’innovazione automobilistica, Renault esplora una via di mezzo tra minimalismo e ricchezza di comandi, rispondendo così a un pubblico variegato. Mentre alcuni consumatori prediligono l’approccio essenziale, tipico di marchi come Tesla, che punta su pochi comandi e un’interfaccia digitale avanzata, altri desiderano la praticità dei tasti fisici.
Renault, in questo contesto, tende a inclinarsi verso una maggiore presenza di controlli fisici, cercando di accontentare coloro che apprezzano un abitacolo più carico. Forse, se proprio devo essere onesto, il carico è importante. Tanti pulsanti, tante leve, tanto tutto. Il volante conta qualcosa come 14 pulsanti e ai quali si aggiungono 4 leve. Se da un lato mi trovo contrario alla eccessiva integrazione nel sistema di infotainment, dall’altro va detto che indubbiamente il posto di guida risulta, almeno ad una prima esperienza, carico.
Tra le caratteristiche più affascinanti della nuova vettura Renault spicca la tecnologia del tetto che può variare la sua trasparenza: un effetto scenografico che non solo arricchisce esteticamente l’auto ma offre anche un confortevole controllo della luce solare, trasformandosi in una sorta di tendina digitale. Se vi piace, sappiate che ha un costo di 1.500 euro (e speriamo non lo colpisca la grandine) e che non è integrato in nessun pacchetto.
Al di là di questo elemento di design, la vettura è pensata per la praticità quotidiana, con vani e cassetti ben posizionati. Per quanto riguarda l’abitabilità, la parte posteriore offre uno spazio confortevole, seppur con una posizione dei piedi leggermente elevata rispetto alle auto tradizionali, un compromesso comune nelle vetture elettriche. Renault non trascura i dettagli, come la presenza di tasche portaoggetti multiple e un sistema di climatizzazione dedicato ai passeggeri posteriori, senza dimenticare l’assenza di uno scalino centrale, dato dall’assenza della trasmissione, che aumenta il comfort per chi siede dietro.
Il test drive rivela come Renault abbia finemente bilanciato le caratteristiche di guida della sua ultima creazione elettrica. Nonostante il peso intrinseco di un veicolo elettrico, l’auto vanta un baricentro basso che migliora la stabilità e riduce il rollio, contribuendo a un’esperienza di guida piacevole e sicura. L’assistenza elettronica gioca un ruolo cruciale nel mantenere la vettura aderente alla strada, specialmente in curva, offrendo prestazioni in linea con le aspettative dei consumatori moderni. Sebbene non si possa parlare di prestazioni “sportive”, la Renault dimostra di soddisfare le esigenze di coloro che cercano un’auto piacevole da guidare, con una buona tenuta di strada e un consumo di energia ottimizzato.
Il modello in questione, grazie alla sua architettura elettrica, si distingue per un’esperienza di guida fluida e piacevole, quasi come se il veicolo viaggiasse su rotaie, nonostante un peso di circa 1800 chili a vuoto (ormai “a secco” non si può davvero più dire). In un contesto in cui il peso può sembrare elevato, nel mondo delle auto elettriche si posiziona invece come relativamente leggero, considerando inoltre l’autonomia teorica di 620 chilometri con una batteria da 87 kilowatt.
Questi dati posizionano la Renault non solo come un forte concorrente tra i marchi prestigiosi del settore automobilistico elettrico ma evidenziano anche la vasta esperienza del produttore in questa tecnologia. La capacità di Renault di offrire un veicolo elettrico tanto avanzato sottolinea la crescente competizione in questo segmento di mercato, dove l’azienda si fa strada grazie alla sua competenza e innovazione.
Nel testare la nuova Renault Scenic E-Tech Electric, ho messo alla prova il comparto batterie in un contesto stradale misto, spingendole ai limiti delle sue capacità per valutare le prestazioni generali e l’autonomia. Non ho esitato a sollecitare la vettura con accelerazioni brusche, mettendo alla prova la risposta del motore e la gestione dell’energia in condizioni di guida intensa. Il percorso, della durata di tre ore (grazie Renault per averci offerto, finalmente, una prova guidata), ha offerto una varietà di scenari: dall’asfalto cittadino congestionato dalla “protesta dei trattori” ai tratti autostradali, fino alle curve delle strade collinari. Contrariamente alle aspettative, la macchina ha dimostrato una notevole efficienza energetica. Anche sottoponendola a uno stile di guida esigente e fuori dagli schemi ordinari, sono stato in grado di concludere il mio viaggio con oltre il 50% di batteria residua.
Questo risultato sottolinea l’evoluzione delle tecnologie legate alla mobilità elettrica e l’impegno dei costruttori nel migliorare l’efficienza dei veicoli, rendendoli competitivi anche per gli automobilisti più dinamici. La questione del peso, pur essendo un fattore importante, viene relativizzata dalla qualità della dinamica di guida offerta dal veicolo. Con un comportamento su strada che sfida le aspettative, questa Renault Scenic E-Tech Electric dimostra che, anche nel settore delle auto elettriche, il peso non deve necessariamente compromettere le performance.
Al contrario, l’auto promette un’esperienza di guida coinvolgente, posizionandosi come una scelta interessante e attraente per gli automobilisti alla ricerca di un’opzione sostenibile senza sacrificare il piacere di guida. Nel fervore del mercato automobilistico elettrico, una particolare vettura si distingue per alcune scelte progettuali audaci, suscitando dibattiti tra gli appassionati e gli esperti del settore: in questo caso un elemento che catalizza l’attenzione è la decisione del produttore di equipaggiare il veicolo con un unico motore anteriore senza altre opzioni, una scelta che, se da un lato garantisce una certa leggerezza e semplicità, dall’altro limita le potenzialità di innovazione in termini di trazione integrale e recupero energetico. Questa configurazione, pur essendo efficiente, lascia intravedere come l’aggiunta di un secondo motore posteriore avrebbe potuto ampliare le dinamiche di guida, offrendo prestazioni potenzialmente superiori e una gestione dell’energia più sofisticata, aiutando anche a generare maggiori recuperi energetici.
Comparando il veicolo con i giganti del settore, come Tesla, noto per la sua gamma di auto elettriche ad alte prestazioni, emerge che, sebbene la casa automobilistica in questione possa apparire leggermente indietro in termini di cavalli e accelerazione, offre comunque prestazioni in grado di essere uan vera alternativa. Tesla, con i suoi modelli dotati di trazione integrale e una potenza superiore, stabilisce un benchmark importante, tuttavia, non è solo una questione di numeri. L’aspetto distintivo di questa vettura risiede nell’esperienza di guida “tradizionale” che propone. A differenza dell’approccio minimalista e futuristico adottato da Tesla, che privilegia spazi interni spartani e una forte integrazione tecnologica, il veicolo in esame si avvale di un’ergonomia più convenzionale, con una strumentazione familiare, display intuitivi e una disposizione organica degli elementi interni.
Questa scelta progettuale rappresenta un ponte tra passato e futuro, offrendo agli automobilisti un ambiente accogliente, ricco di quelle comodità a cui sono abituati, ma senza sacrificare l’innovazione tecnologica. Inoltre, l’integrazione di un sistema infotainment basato su Android Auto pone il veicolo in competizione diretta con i colossi del settore, fornendo agli utenti un’esperienza connessa e integrata che riduce la necessità di dipendere dal proprio smartphone per funzionalità aggiuntive come la navigazione o l’ascolto di podcast.
Sebbene alcune scelte progettuali possano essere percepite come conservative o meno avventurose rispetto a quelle di concorrenti più orientati verso il futuro, è indiscutibile che la casa automobilistica abbia puntato su un approccio equilibrato che mira a soddisfare le esigenze di una clientela ampia, offrendo una macchina elettrica che non rinuncia alla familiarità e al comfort, arricchendoli con la modernità e le prestazioni che il progresso tecnologico consente.
Tra le peculiarità si annovera anche il sistema di recupero energetico, gestito tramite due levetta che permettono di modulare l’assorbimento di energia nelle fasi di decelerazione. Questo meccanismo, che trasferisce automaticamente energia al pedale del freno, non solo ottimizza il recupero di energia ma insegna anche al conducente a sfruttare con maggiore efficienza la frenata regenerativa, caratteristica distintiva della guida elettrica.
In autostrada, il veicolo dimostra ulteriormente le sue capacità tecnologiche con il controllo adattivo che mantiene la vettura stabilmente al centro della corsia, evidenziando una notevole autonomia nella guida assistita. Queste caratteristiche, unite a una gestione intuitiva e a un’esperienza di guida confortevole e silenziosa, rivelano un’attenzione scrupolosa verso l’esperienza utente, che bilancia innovazione e tradizione in un compromesso mirato a soddisfare un’ampia gamma di preferenze.
Tra le caratteristiche più apprezzate c’è il sistema di ricarica wireless, che, unitamente a una strumentazione avanzata, si posiziona come alternativa solida ai modelli concorrenti, anche se alcuni potrebbero sentire la mancanza di un display più integrato. Nonostante la mancanza di trazione integrale, che avrebbe potuto elevare ulteriormente le prestazioni, il
veicolo brilla per il comfort di guida, grazie anche alla presenza di telecamere di parcheggio che facilitano le manovre in spazi stretti.
L’opzione di una ricarica da 150 kilowatt, sebbene non stabilisca nuovi record nel settore, risulta comunque competitiva, specialmente considerando la possibilità di aggiungere un modulo da 22 kilowatt che amplifica notevolmente la praticità di utilizzo quotidiano, avvicinandosi alle prestazioni offerte da Tesla, leader riconosciuto dell’elettrico. Renault, tuttavia, convince per la sua capacità di offrire una “vera” esperienza automobilistica, unendo l’efficienza alla piacevolezza della guida.
Nell’arena dell’automotive elettrico, il dibattito sulle prestazioni e l’efficienza energetica rimane acceso, ma lasciando da parte le controversie, si può affermare con certezza che l’ultima proposta di Renault rappresenta un significativo passo avanti nella tecnologia elettrica. Questo modello, con un consumo energetico di soli 13 kilowattora ogni 100 chilometri, si posiziona come un esempio di efficienza e sostenibilità, dimostrando che anche in condizioni di guida non ottimali, come autostrade ventose o percorsi accidentati, è possibile mantenere consumi contenuti.
Superando ampiamente i 450 chilometri di autonomia in condizioni reali, la vettura di Renault sfida le aspettative e si avvicina ai dati prestazionali dei leader di mercato, offrendo una guida piacevole e una gestione dell’energia eccellente, grazie anche all’ausilio di sistemi elettronici avanzati.
Al termine di una prova approfondita (ben 5 ore di guida in totale) lo considero promosso a pieni voti. Il prezzo di listino di questo modello si attesta intorno ai 40.050 euro, un investimento giustificato dalla qualità costruttiva e dalle prestazioni offerte. Considerando gli incentivi disponibili e le eventuali promozioni dalla rete vendita, il costo può arrivare fino a circa 49.000 euro.