Chi al momento possiede una Renault Twingo dovrà tenersela ben stretta in futuro, perchè a breve la famosa citycar francese dalle dimensioni contenute non sarà più disponibile. Ad annunciarlo è stato il nuovo CEO della Casa francese alla rivista Challenges, Luca De Meo: “Renault abbandonerà il segmento A. È un peccato lasciare questo tipo di veicoli, ma le piccole auto a combustione interna spariranno a causa delle regole del gioco europee: l’inasprimento degli standard sulle emissioni di CO2 creerà molte difficoltà nel rendere redditizio un modello a benzina lungo 3,6 metri. Si tratta di una situazione assurda, perchè ad oggi esiste ancora una certa domanda sul mercato automobilistico per questo tipo di vetture“.
La piccola Twingo, quindi, è destinata ad uscire di scena proprio come la Citroen C1 o la Peugeot 108, nonostante il debutto qualche mese fa della versione elettrica che sarà disponibile in Italia con un prezzo lancio di 11.500 Euro grazie agli ecoincentivi statali. Come affermato da De Meo, elettrificare automobili di queste dimensioni risulta poco conveniente per i produttori, soprattutto se devono agire da soli: nel caso di Renault questa situazione, infatti, è ancora più difficile, vista la chiusura della collaborazione con Daimler che aveva permesso di lanciare nel 2014 la terza generazione della Twingo insieme alle Smart forfour e fortwo, con le quali condivideva le medesime catene di montaggio.
Mentre il marchio tedesco ha provveduto a stipulare una joint venture con Geely che porterà alla produzione di nuovi modelli elettrici (anche se solamente per il mercato cinese), ora la Casa della Losanga dovrà pensare all’erede della Twingo: le “papabili” sono la nuova Renault 5 a batterie, che però non arriverà prima del 2023, oppure l’imminente Dacia Spring, prevista per l’autunno di quest’anno e con un prezzo molto conveniente inferiore ai 20mila Euro. In ogni caso, il pensionamento anticipato della Twingo creerà un vuoto all’interno della gamma francese: sarà veramente questa la carta vincente per risollevare il mercato delle piccole vetture cittadine con qualche alternativa elettrica?