Renaulution 2025: il piano di Renault per vincere la sfida dell’elettrico

La rivoluzione per il futuro del settore automotive secondo Renault si chiama… “Renaulution“: nella press conference andata in scena alla fine della settimana scorsa con a capo il nuovo AD Luca De Meo, il marchio francese ha delineato il suo piano strategico per diventare leader nel mercato delle vetture a zero emissioni entro il 2025, ponendo l’accento su diversi aspetti che toccano sia la produzione di ben 14 nuovi modelli “full electric” che l’ottimizzazione del modello generale su cui si basa l’azienda della Losanga.

Iniziamo proprio da quest’ultimo punto: la rivoluzione di Renault andrà ad abbandonare progressivamente il focus sulla massimizzazione dei volumi di vendita, spostando l’attenzione sull’aumentare il valore di ogni singolo prodotto venduto. Come? Attraverso tre fasi ben distinte: la prima, chiamata “Risurrezione” e prevista fino al 2023, si concentrerà sull’aumento degli utili e sulla generazione di liquidità, i quali serviranno per il successivo “Rinnovamento” che, come dice la parola stessa, andrà ad impegnarsi sul miglioramento e sull’arricchimento di ogni singola marca presente all’interno del Gruppo. L’ultima fase, invece, avrà il nome di “Rivoluzione“, avverrà come già detto nel 2025 e avrà il compito di far evolvere il modello economico di Renault verso i concetti di tecnologia, energia e mobilità attraverso l’introduzione, appunto, di nuovi modelli a listino.

Renault 5 Prototype 2021

Al fianco di questo progetto, il Gruppo Renault si impegnerà anche sull’ottimizzazione dei costi complessivi (sia per i collaudi che per la ricerca e lo sviluppo di nuove vetture) e sulla semplificazione della gamma proposta al pubblico, in modo da avere a disposizione entro il 2025 una sola motorizzazione per ogni tipologia di cliente. Per far questo il marchio francese darà vita a una joint venture con l’azienda americana Plug Power, che permetterà la creazione di un polo strategico nel nord della Francia dove produrre tutti i modelli di tipo BEV previsti nei prossimi anni. Tra questi bisogna menzionare la nuova Renault 5 Prototype, che riporterà in auge il mito della R5 degli anni ’70 e ’80 in chiave moderna, così come altri 14 modelli per i segmenti C e D… senza dimenticare quelli provenienti dalla divisione Alpine e dagli altri brand incorporati nel Gruppo d’oltralpe.

Iniziando proprio da Alpine, il primo focus sarà quello di rinnovare l’attuale team che partecipa al Campionato del Mondo di Formula 1, seguito da almeno tre modelli in arrivo tra cui una vettura sportiva che sarà realizzata in collaborazione con Lotus, mentre per i marchi low-cost Dacia e Lada la volontà è quella di procedere a un’ottimizzazione delle piattaforme di base (da quattro a una sola) e al lancio di alcune vetture che amplieranno la gamma di segmento C, tra le quali la già annunciata Dacia Bigster e la nuova Lada Niva (momentaneamente in esclusiva per il mercato russo). In aggiunta sarà inaugurato un nuovo marchio, chiamato “Mobilize” e destinato alla creazione di veicoli a mobilità alternativa e, ovviamente, eco-sostenibile: quattro di questi sono già stati annunciati e serviranno rispettivamente per i servizi di car-sharing, per i trasporti di merci e le consegne a domicilio, per il trasporto di persone e per altri servizi di tipo energetico (tra cui anche la raccolta dati per i reparti di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie).

Renaulution 2021 Renault

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