Manovra Salva Italia del governo tecnico di Monti rincara le accise anche per GPL e metano
Sacrifici inevitabili, tardivi ma necessari. Sono quelli entrati in vigore mercoledì mattina dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge della manovra Salva Italia, scritta dal governo tecnico del premier Mario Monti.
Per il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, grazie a queste misure si è salvata l’Italia da una catastrofe.
Certo ci si chiede come si possa salvare uno stato con misure che, secondo il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, hanno conseguenze recessive. Infatti secondo la Banca d’Italia il Pil subirebbe un calo dello 0,5% nel prossimo biennio, con un aumento della pressione fiscale anche fino al 45%.
Aumento accise carburanti
Dall’entrata i vigore del decreto legge, sono diventati effettivi anche gli aumenti delle accise e ce ne siamo accorti tutti fin dal primo mattino.
L’aumento delle accise previsto dalla manovra Salva Italia ha portato un incremento di 11,2 centesimi al litro per il gasolio e di 8,2 cent/litro per la benzina. Ma applicando anchel’IVA del 21% sulle accise (ebbene si, una tassa sopra la tassa!) l’incremento dei prezzi alla pompa arriva a 9,9 centesimi per la benzina e 13,6 per il gasolio e la forbice tra i due carburanti si assottiglia: ora c’è una differenza minima anche inferiore ai 10 centesimi.
Ma non sono stati (ri)toccati solo gasolio e benzina ma anche quei carburanti alternativi: infatti sale il prezzo anche di GPL e metano.
Per il GPL c’è stato un aumento di 2,6 centesimi di euro al litro, ora giunto alla soglia di 0,765 €/lt. Per il metano invece l’accisa è stata ritoccata di 0,00331 Euro al metro cubo, il cui prezzo medio al chilo in provincia di Roma per esempio va 0,890 Euro a 0,996.
In provincia di Milano invece troviamo dei prezzi medi del GPL che variano da 0,710 eurocent/litro a 0,775, mentre per il metano si va dagli 0,917 €7kg ahli 0,978 (fonte: prezzibenzina.it).
Certo che GPL e metano costeranno sempre di meno rispetto a gasolio e benzina e, visti i rincari molti continueranno a convertire l’alimentazione della propria auto passeranno all’acquisto di auto a GPL o metano. Però, non è la strada giusta per incentivare i carburanti meno ecologici.