L’incremento quotidiano del prezzo della benzina, comporta agli automobilisti un esborso sempre maggiore di denaro ogni mese. Ma purtroppo ci sono persone che non possono rinunciare all’automobile, vuoi perchè per andare a lavoro non possono usufruire dei mezzi pubblici, vuoi per problemi logisitici; o vuoi perchè hanno bisogno della loro vettura per poter svolgere le loro mansioni. Cosa si può fare quindi per riuscire a risparmiare un pò di euro a fine mese, visto e considerato che ci si può fidare solo al proprio intuito e al proprio stile di guida? Bene, la prima cosa da fare è proprio qualche piccolo accorgimento pratico quando siamo al volante della nostra vettura. Evitare le partenze razzo. In questa fase il consumo di carburante è molto elevato. Le partenze migliori sono il risultato di un gioco frizione-acceleratore graduale. Altra cosa importantissima da tener presente per risparmiare è quella di passare sempre alla marcia superiore, evitando di tirare le marce al massimo per avere maggiore accelerazione perchè questo porta ad un dispendio maggiore di carburante. Ricordatevi che tra la quarta e la quinta marcia il consumo cala del 20% circa. Mantenere basso i giri del motore è una delle abitudini di guida più efficaci per risparmiare sul consumo di carburante. Nelle lunghe soste spegnete sempre il motore, come ad esempio al semaforo o in prossimità dei passaggi a livello; mentre in autostrada è preferibile mantenere una velocità costante. L’andatura irregolare e le continue variazioni di velocità, oltre ad essere pericolose, spingono fortemente in alto i consumi. Il peso dell’automobile, poi, determina un consumo maggiore di carburante. In virtù di questo, montate il porta-pacchi e il porta-sci, solo quando è necessario; visto che la loro presenza penalizza l’aerodinamicità dell’automobile.
Il climatizzatore dell’automobile non è un accessorio gratuito. Il suo utilizzo può comportare una maggiorazione del 20% nei consumi quotidiani quando lo si usa senza moderazione. Bisogna quindi accederlo soltanto quando è necessario; e cercare di impostarlo su una temperature non troppo bassa. Anche la pressione dei pneumatici incide molto sui consumi della vettura, oltre ad aumentare l’usura della gomma. I pneumatici sgonfi hanno un maggiore attrito con l’asfalto agendo come elemento frenante al moto della vettura. E’ buona norma far controllare la pressione dei pneumatici almeno ogni due settimane. Bisogna anche evitare di gonfiare troppo i pneumatici altrimenti le sospensioni avranno una durata minore rispetto alla media stabilità dalla casa costruttrice. Per contrastare l’aumento dei prezzi della benzina, poi, si possono anche acquistare auto spinte da motori alimentati con carburanti alternativi quali il gas metano e il Gpl; oppure optare per le auto ibride o addirittura eletriche. Ma Fiat sa benissimo che è il guidatore, come abbiamo detto in precedenza, a fare la differenza; ed è per questo che con il sistema eco:Drive ha voluto monitorare lo stile di guida di oltre 50 mila automobilisti residenti oltre che in Italia, anche in Francia, Spagna, Germania e Inghilterra. Con questo software, scaricabile da internet gratuitamente dal sito della Fiat, è riuscita ad incamerare i dati di 10 milioni di percorsi. Il server Fiat, poi, li ha elaborati e ha per misurare l’efficienza di guida sulla base di 4 parametri: accelerazione, decelerazione, cambio marcia e velocità. I punteggi ricevuti in ognuna di queste quattro aree definiscono l’eco:Index, un indice che riassume la qualità di guida con un punteggio da 1 a 100. Ma il bello è che gli eco:Driver, vale a dire i guidatori sotto esame, ricevono dei consigli personalizzati su come migliorare le proprie prestazioni. Analizzando i risultati ottenuti dai migliori eco:Driver si scopre che il sistema permette di ottenere in 30 giorni, senza investimenti e senza fatica, un risparmio fino al 16% di carburante, CO2 e denaro. Ciò significa che ognuno dei guidatori più bravi può risparmiare, nell’arco del ciclo di vita della sua auto (calcolato in circa 7 anni e mezzo) quasi 3 tonnellate di CO2 e circa 1.600 euro.