Saab 9-6X seconda parte
Lo sviluppo del crossoveer Saab 9-6X risale ancora al 2005, quando i vertici svedesi idearono un’economica strategia di re-branding sfruttando la Subaru B9 Tribeca ma cassata poi da GM, che vendette la sua quota di minoranza in Saab.
Insieme a questo modello ce ne doveva essere anche un altro a tre porte ma di questo non sono mai state rinvenute traccie fotografiche.
Ora, a sei anni di distanza, rispunta il suv svedese: infatti un modello definitivo è stato fotografato al museo Saab a Trollhättan.
Insieme a questo suv, Saab e Subaru stavano anche sviluppando la versione svedese della Impreza WRX, soprannominata 9-2X, sparita anch’essa dai piani della casa.
Gli interni sono largamente ripresi dalla Subaru Tribeca, distinguendosi solo per qualche dettaglio e per il badge Saab.
Vedremo ora se, con la vendita di una quota si Spyker ai cinesi di Hawtai Motor Group, coi quali è stato siglato un accordo di joint venture per quanto riguarda tecnologia, produzione e distribuzione grazie al quale Spyker ha ottenuto 150 milioni di euro (120 subito, 30 per 6 mesi con un tasso di interesse del 7%) utilissimi per ripianare il crescente debito del marchio svedese, la Saab riuscirà a ripresentarsi sul mercato con i fasti di un tempo oppure se le sue condizioni, già finanziariamente molto critiche, la porteranno al collasso definitivo.